Budrio: chi è il killer del barista
L'ex militare russo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, era ricercato per l'omicidio di due persone. Arrestato in Spagna, ha ucciso ancora
Si chiama Norbert Feher, il "russo" (che in realtà è un cittadino serbo di Subotica) che conta una manciata di alias tra cui Igor Vaclavic, arrestato il 15 dicembre (dopo un conflitto a fuoco) per l'omicidio del barista di Budrio e della guardia provinciale di Portomaggiore, avvenuto nel bolognese il 1 aprile.
Chi è il killer
Secondo gli accertamenti tecnici questo sarebbe il suo nome definitivo. Norbert Feher ha 41 anni, un passato nella fanteria dell'Esercito russo e diversi precedenti penali.
Sul militare russo pende un mandato di arresto europeo per tre rapine commesse nel 2015 in provincia di Ferrara e il sospetto che sia stato sempre lui ad assaltare una guardia giurata a Consandolo la sera del 29 marzo per rapinarla di una pistola, una Smith&Wesson calibro 9 argentata.
E proprio quell'arma potrebbe essere stata usata nel Bolognese per uccidere il barista Davide Fabbri, 52 anni. Questo il nesso, tutto da dimostrare, che lega l'ex latitante russo all'omicidio di Budrio.
Ad aprile nei confronti di Feher non c'erano elementi che possero portare a un arresto, ma già mesi fa se rintracciato, sarebbe stato fermato perché ritenuto il principale sospettato, in cima nella lista dei ricercati per l'assassionio del barista.
Le foto segnaletiche del militare sono state infatti sui cruscotti delle auto delle forze dell'ordine per nove mesi tanto che la caccia si era estesa ad altri ambienti, come i trasporti e gli ospedali dove il killer del barista poteva essere andato per farsi medicare da ferite che gli sarebbero state inferte durante la colluttazione con il proprietario del locale di Budrio.
Poi il 15 dicembre la svolta. Avvistato a Saragozza dalla polizia, avrebbe fatto fuoco per tentare la fuga uccidendo due poliziotti e un passante. Ma la Guardia Civil, però, lo avrebbe comunque arrestato.
Le indagini prima dell'arresto
Tra tanti dubbi però le indagini finora condotte avrebbero portato a una analogia: il colpo di Consandolo (Ferrara) avvenuto la sera del 29 marzo (che si ricorda essere stato compiuto da un uomo armato di doppietta da caccia che aveva sfilato a una guardia giurata la pistola, una Smith&Wesson, simile per forme e calibro alla pistola usata per uccidere Davide Fabbri) è stata ritenuta una delle piste più importanti.
Altra cosa certa è che Feher, uscito dal carcere nella primavera del 2015, ha vissuto nella Bassa per almeno 10 anni. Qui nel 2007 era stato arrestato per aver rapinato agricoltori, minacciati con arco e frecce, tra Ferrara e Rovigo. Faretra sulle spalle, coltello legato ad una gamba, una bandana nera in testa. Look e armamentario da pellerossa, come il soprannome "Lupo Solitario" che si dice gli sia stato affibbiato in prigione. Così lo hanno sempre descritto coloro che hanno avuto a che fare con lui ma che per paura non l'avevano denunciato. Ora l'incubo è finito.
(Scritto il 13 aprile e aggiornato il 15 dicembre)