Il caffè fa bene o male? 13 cose da sapere
Benefico per girovita e muscoli, meno per il cuore e le ossa: vizi e virtù della bevanda più amata dagli italiani
O lo si ama (e non se ne può fare a meno) o lo si odia, e si cerca di starne alla larga, soprattutto per evitare spiacevoli effetti collaterali. Ma il caffè fa bene o fa male? O meglio: sono di più i benefici della caffeina o le controindicazioni? Gli esperti si dividono: se è provato che anche solo una tazza di caffè può portare il battito cardiaco a 100 pulsazioni al minuto e troppo caffè può favorire l'osteoporosi, è anche vero che, se non si esagera, bere caffè può aiutare i muscoli. Se soltanto poche settimane fa un studio ha provato che la caffeina contribuisce a ridurre il rischio di attacchi cardiaci, non bisogna dimenticare che il caffè dovrebbe essere evitato se si soffre di ansia.
Ecco 13 cose da sapere prima di gustarsi una delle bevande più consumate dagli italiani e non solo.
Il girovita
Il caffè aiuta a perdere peso, se bevuto con moderazione. Non solo ha un basso contenuto di calorie, ma è anche "un buon soppressore di appetito" come spiegato da Nigel Denby al Daily Mail.
Non solo: uno studio recente ha dimostrato che il caffè verde, ovvero non tostato, può aiutare a perdere peso perché si riduce l'apporto di zucchero e accelera il metabolismo, grazie all'acido clorogenico, ovvero una sostanza naturale contenuta nel caffè. L'importante è non berlo insieme al latte, se non si vuole aumentare l'apporto calorico!
Il cuore
Una sola tazza di caffè può far aumentare il battito cardiaco, portandolo dalle normali 60/80 pulsazioni al minuto, fino a 100. Può anche contribuire al restringimento delle arterie, aumentando la pressione. Tutti effetti che in una persona in salute non portano ad alcun tipo di conseguenza. Al contrario, il caffè contribuire a dare "energia" ai muscoli e a ridurre la possibilità di attacchi cardiaci.
In chi soffre di problemi di cuore, però, andrebbe assolutamente evitato il caffè espresso, perché contiene alti livelli di potassio, che provocano pericolosi cambiamenti nel ritmo cardiaco, come spiegato dal dottor Graham Jackson, cardiologo presso la Guy's and Thomas' NHS Foundation Trust.
L'intestino
Sorseggiare caffè di prima mattina, a stomaco vuoto, può stimolare l'intestino, perché il caffè stimola e aumenta le contrazioni intestinali. Questo significa anche che l'assorbimento dei nutrienti sarà fortemente ridotto per la maggior rapidità con cui questi passeranno nell'intestino.
Il caffè riduce anche l'assorbimento del ferro, dunque sarebbe da evitare dopo aver mangiato alimenti ricchi di questo minerale, come la carne rossa.
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, il caffè non aiuta in casi di stitichezza, nonostante possa causare spasmi temporanei dell'intestino.
Infine, meglio evitare di bere un espresso a stomaco vuoto: la caffeina stimola produzione di acidi gastrici, irritando le pareti dello stomaco stesso e causando gonfiore addominale.
Le ossa
Troppo caffè può aumentare il rischio di fragilità ossea e osteoporosi, perché interferisce con il processo di formazione delle ossa stesse, come dimostrato da uno studio pubblicato sul Journal of Orthopaedic Surgery and Research nel 2006.
La caffeina intralcia anche l'assorbimento del calcio, dunque sarebbe consigliabile non berne più di tre tazze al giorno. Se proprio non se può fare a meno, meglio mischiarlo con un po' di latte, che controbilancia l'assunzione di calcio stesso.
I denti
Il caffè macchia i denti, ma...il tè fa anche peggio! "Per arrivare ad avere denti macchiati occorre bere davvero molto caffè, fino a 5 o 6 tazze al giorno" ha spiegato il dottor Mervyn Druian, dentista al London Tooth Whitening Centre. Secondo l'esperto, la caffeina agisce solo sulla parte superficiale dei denti, dunque un buon dentifricio è sufficiente a rimuovere fino al 90% dell'effetto opaco sui denti in soli 14 giorni.
Per gli amanti del caffè, al contrario, c'è una buona notizia: il caffè - compreso il decaffeinato - contiene un agente chimico in grado di fermare l'azione dannosa sui denti del batterio Streptococco mutans.
L'alito
Esiste un termine in inglese che traduce quel tipico alito che si ha dopo aver bevuto un caffè: coffee breath. Bere caffè aumenta la disidratazione della bocca e chi ne beve molto tende ad avere proprio la bocca secca. Se si abusa del caffè il risultato è che le cellule della mucosa che si trovano in bocca, e che vivono appena tre giorni, non hanno il tempo per rinnovarsi e muoiono. Per evitare ciò sarebbe sufficiente sorseggiare poco caffè, mangiando qualcosa, in modo da stimolare la produzione di saliva. Oppure, con meno calorie, masticare un chewing-gum senza zucchero!
Il cervello
Un consumo moderato di caffè può contribuire ad abbassare il rischio di Alzheimer fino al 20%, come dimostrato da un recente studio dell'Institute for Scientific Information on Coffee.
La ricerca ha dimostrato come chi beve da 3 a 5 tazze di caffè al giorno ha il 20% in meno di rischio di sviluppare al malattia. Questo - pare - per l'effetto della caffeina nella riduzione della formazione di placche al cervello.
Sembra anche che sia la caffeina sia gli antiossidanti che si trovano nel caffè riducano le infiammazioni al cervello e il deterioramento delle stesse cellule cerebrali.
I reni
Il caffè è un diuretico, stimola i reni a secernere più fluidi, aumentando il bisogno di andare in bagno. Se consumato in quantità eccessive può portare problemi ai reni.
La caffeina è anche irritante per la vescica.
La pelle
Come detto, il caffè ha forti proprietà disidratanti, dunque può avere effetti anche sull'idratazione della pelle, ma solo se bevuto in grandi quantità.
Il caffè è però anche associato ad un basso livello di rischio di tumori alla pelle e questo grazie ai suoi antiossidanti. Uno studio pubblicato nel 2005 ha scoperto che le persone che bevono più caffè sono anche quelle che hanno minore probabilità di andare incontro ad un melanoma.
Il diabete
Ci sono numerosi studi che dimostrerano che il caffè aiuta a ridurre il diabete di tipo 2. Tra questi una ricerca condotta su 123 mila persone negli Usa. Non è chiaro il perché, ma sembra che i benefici derivino alla presenza degli antiossidanti del caffè e di alcuni altri nutrienti.
I muscoli
Bere caffè aiuta a dare una "spinta" ai muscoli e ad aumentare la loro potenza. Ricercatori dell'Australian Institute of Sport hanno scoperto che anche una sola tazza di caffè aumenta di un terzo la capacità degli atleti di sostenere lo sforzo: pare che l'effetto della caffeina sui muscoli aiuti a bruciare i grassi, trasformandoli in energia.
L'effetto sveglia
Non bisogna dimenticare l'effetto stimolante che ha il caffè. Aumentando la pressione e il battito, ha come effetto quello di avere maggiore reattività.
Non da ultimo, il caffè ha la capacità di stimolare il rilascio dell'ormone del buon umore, la dopamina, riducendo temporaneamente il senso di fatica. Tutto ciò avviene con molta rapidità: come spiegato dal dottor Nigel Denby, infatti, la caffeina viene assorbita più rapidamente in forma liquidità, dunque con la classica tazza di caffè, e in 30-40 minuti si ha il massimo livello di concentrazione nel sangue e nel cervello.
L'altra faccia della medaglia sta nel fatto che, dopo un certo periodo e quando si assume troppa caffeina, si ottiene l'effetto di assuefazione, dunque i "benefici" scompaiono.
Gli esperti
Il consiglio degli esperti? Ridurre la quantità di caffè bevuto in modo graduale, alternarlo con il decaffeinato fino ad arrivare a non assumerne più di 3 tazze nell'arco delle 24 ore. Solo così il caffè sarà (solo) un piacere!