Calabria, 10 morti nel parco del Pollino: cosa è successo
La piena improvvisa del fiume Raganello ha travolto due gruppi di escursionisti che sono stati scagliati sulle rocce: trovati i 3 dispersi
È di 10 escursionisti morti il bilancio della drammatica piena del torrente Raganello, nel parco del Pollino, in Calabria. Ventitre sono le persone messe in salvo, di queste 11 sono rimaste ferite dalla furia del fango, un'ondata che ha spazzato via tutto quello che ha incontrato. Sono stati trovati vivi i 3 dispersi che mancavano ancora all'appello dopo la piena del torrente.
La zona
Le gole del Raganello, dove si è consumata la tragedia, sono una zona impervia con oltre 400 metri di pareti rocciose che circondano l'omonimo torrente. Una serie di gallerie che ogni anno viene visitata da migliaia di persone, incuriosite dai canyon della zona.
La tragedia
Gli escursionisti erano stati bloccati alla mattina a monte del "Ponte del Diavolo" a causa delle forti piogge. Dopo aver visitato la zona intorno al torrente Raganello sono stati sorpresi dalla piena improvvisa del fiume, una forza inaudita che li ha scagliati contro le rocce. Alcune persone sono riuscite a salvarsi raggiungendo gli scogli più alti, altre sono state spazzate via dalla furia del fango.
I soccorsi
Immediatamente si sono attivati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino. Il centro di coordinamento è stato allestito nella palestra comunale di Civita e in municipio si è tenuta una riunione del Comitato operativo comunale con il prefetto, il capo della protezione civile regionale, il sindaco e il procuratore di Castrovillari. Tra le oltre venti persone tratte in salvo c'è anche una bambina di nove anni trasferita all’ospedale di Cosenza in ipotermia e un bambino trovato in buone condizioni. Sotto shock un turista olandese, salvato nonostante la frattura del bacino: "È stato un inferno".
Le vittime
Le persone coinvolte nella tragedia facevano tutte parte di due gruppi di 18 persone provenienti soprattutto dalle zone di Milano, Brescia e Bergamo. Non sono state ancora rese note le generalità delle vittime della tragedia.
Il ritrovamento dei dispersi
Nella mattinata di martedì i soccorritori hanno trovato anche le ultime tre persone che mancavano all'appello. Si trovavano in una zona diversa, dove si erano accampati, e i cellulari non avevano campo.
L'inchiesta
Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio: "Adesso dobbiamo verificare se le persone che si trovavano in quell'area erano consapevoli della situazione cui andavano incontro o se erano all'oscuro di quello che poteva accadere". Dalla giornata di ieri in tutta la regione era stato annunciato infatti lo stato di allerta per piogge abbondanti, un allarme sottovalutato. Le ondate di piena del torrente Raganello sono infatti tipiche del periodo invernale ma in estate non era mai successo. Fino ad oggi.