juventus inter conte agnelli insulti dito medio immagini rai lega
Fermo immagine tratto da Rai
Calcio

La lite Agnelli-Conte: da dove vengono i video (e di chi sono)

Il botta e risposta nel corso di Juventus-Inter, cosa prevede la legge Melandri e chi produce e detiene le immagini che hanno fatto il giro del mondo

Le immagini della lite a distanza tra Agnelli e Conte nel corso di Juventus-Inter stanno facendo il giro del mondo dividendo i due mondi a metà tra chi sottolinea il dito medio del tecnico nerazzurro all'intervallo rivolto a panchina e staff bianconero e chi stigmatizza la reazione del numero uno della Juventus al termine della gara con insulto rivolto all'ex allenatore, oggi avversario in campo.

Una polemica destinata ad intossicare i due ambienti a lungo, anche considerando l'appuntamento del 16 maggio che attende Juventus e Inter, sempre a Torino, per un confronto diretto alla penultima giornata del campionato che promette di essere decisivo nella corsa scudetto. C'è un aspetto della vicenda che sta facendo discutere e che Panorama è in grado di ricostruire analizzando le regole che governano la produzione tv di un evento calcistico in Italia. Mentre, infatti, l'immagine del presidente Agnelli e dell'insulto rivolto (presumibilmente) a Conte a fine gara è stata trasmessa in diretta dalla Rai, dunque è stata vista da tutti, quella del dito medio rivolto da Conte allo staff bianconero è rimasta invisibile fino a quando non è stata fatta girare a partita conclusa, intorno a mezzanotte.

Da dove veniva? Chi l'ha realizzata e ne detiene la proprietà e la libertà di utilizzo? Per rispondere a queste domande, che sottintendono l'accusa nemmeno troppo velata che la Lega Serie A o la Rai abbiano voluto fare un 'favore' alla Juventus, bisogna partire dalla legge Melandri che dal 2008 regola la produzione degli eventi calcistici e la loro distribuzione. Ecco una rapida guida per comprendere cosa è accaduto nei minuti successivi al termine di Juventus-Inter:

CHI HA PRODOTTO LA SEMIFINALE JUVENTUS-INTER?

La produzione è stata della Juventus in quanto club organizzatore dell'evento. E' previsto dall'articolo 4, comma 4, della legge Melandri dove si specifica che solo in caso di rinuncia della società ospitante a esercitare questa opzione subentra la Lega Serie A in quanto organizzatore della manifestazione. Produrre un evento sportivo significa scegliere il service cui appoggiarsi (tecnici, operatori, telecamere) mentre la regia è indipendente a cura della Lega stessa che cura la confezione editoriale del prodotto e detta le linee tecniche che il club è obbligato a rispettare. Quello che si vede in televisione è il frutto del lavoro della regia.

DI CHI SONO LE IMMAGINI PRODOTTE?

La proprietà delle immagini è dell'organizzatore dell'evento, cioè del club di casa, fatto salvo il diritto della Lega Serie A di farne uso per tutti i fini previsti dai contratti. E' previsto dall'articolo 4, comma 6, della legge Melandri e accade quasi ovunque perché ormai tutti i top club si avvalgono della possibilità di produrre in proprio il segnale delle partite. Lo fa la Juventus allo Stadium, ma anche l'Inter (e il Milan) a San Siro. Essere titolari delle immagini significa poterne fare l'utilizzo che si ritiene utile dal punto di vista editoriale o commerciale.

QUALI IMMAGINI VANNO A TV E ALTRI SOGGETTI?

Tutte le immagini rilevanti, non solo quelle mandate in onda nel corso della diretta, vengono fornite in tempo reale ai soggetti che sono titolati a riceverle: broadcaster detentore del diritto di quell'evento (nel caso della Coppa Italia la Rai), Lega Serie A e club protagonisti della partita. Non viene messo a disposizione tutto, ma qualunque immagine relativa a fatti di gioco rilevanti, presa da ogni telecamera utilizzata nel corso della partita. In linea di massima i contenuti addizionali riguardano fasi di gioco, non esterne al campo. Chi ha diritto a ricevere questo scarico deve solamente registrarlo e archiviarlo per l'utilizzo che ritiene opportuno.

COSA E' SUCCESSO A TORINO?

E' ragionevole, dunque, ritenere che l'immagine del dito medio di Antonio Conte - non passata in diretta dalla Rai perché la regia stava privilegiando altra inquadratura - non facesse parte dello scarico dei contenuti addizionali. Essendo, però, parte del prodotto integrale era ed è a disposizione del club organizzatore dell'evento e produttore dello stesso (Juventus). Quindi la Juventus lo aveva e poteva farne quello che voleva senza doverlo chiedere ad altri e senza dover coinvolgere la Rai o la Lega Serie A. A campi invertiti lo stesso avrebbe potuto fare l'Inter.

E' difficile pensare che esista un'eventuale immagine degli insulti e delle provocazioni precedenti al gestaccio di Conte, fatte filtrare dall'Inter come spiegazione della reazione del tecnico alla fine del primo tempo. Anche ci fossero, non riferendosi a momenti rilevanti di gioco, quasi certamente non sono finite nei contenuti addizionali messi a disposizione di broadcaster, Lega e club in tempo reale. L'obbligo del service è non omettere nulla che ricada in questa categoria di inquadrature.

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano