Funerali del boss Vittorio Casamonica, Roma
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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Casamonica e gli altri: le mafie di Roma

Oltre al clan di "zio Vittorio" ci sono i Casalesi, i Senese, 'ndrangheta, camorra e Cosa nostra

Tanto clamore sul clan Casamonica. Il funerale show che sta facendo tanto discutere ha riportato l'attenzione su una famiglia di nomadi stanziali che da sempre ha fatto parlare di sé a Roma e non solo: il loro regno si estende verso sud, da Ciampino a Frascati fino all'alta Ciociaria.

Ma non sono da soli.


Articolata è la presenza della 'Ndrangheta per il riciclaggio con la acquisizione di immobili e attività commerciali, con 'ndrine del Vibonese, Crotonese e Reggino che hanno intessuto rapporti con i sodalizi romani, soprattutto i Casamonica, secondo Gabrielli.

La camorra si concentra in alcune zone ben precise di Roma; oltre all'investimento di capitali sporchi nel mercato immobiliare del Centro storico i sodalizi campani concentrano le proprie attività illecite nei quartieri dell'Esquilino con il clan Giuliano e Ostiense con il clan Zaza, in collegamento con i Mazzarella con interessi sulle attività di ristorazione e alberghiere, ma anche traffico di stupefacenti con il clan Moccia a Tor Bella Monaca.

Cosa Nostra infine fa riferimento alla famiglia Triassi e concentra i propri interessi sul riciclaggio a Ostia insieme al clan Fasciani.

Il funerale di Vittorio Casamonica

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Chiesa Don Bosco, periferia di Roma, 20 agosto 2015. Un momento dei funerali del boss Vittorio Casamonica.

La famiglia criminale dei sinti venuti dall'Abruzzo - un migliaio di affiliati - opera in tutta la zona sudest della città, dalla Romanina ad Anagnina a Torre Angela a Tor Bella Monaca ai Castelli Romani. E a Ostia sul litorale, con l'altro clan nomade degli Spada. I vertici sono costituiti anche da esponenti delle famiglie Di Silvio, De Rosa, Bevilacqua e Spinelli.

Ma a Roma agiscono anche altre mafie potenti e pericolose oltre al clan a cui apparteneva "zio Vittorio". Una mappa disegnata già prima dell'indagine su Mafia Capitale da inchieste come "I 4 Re di Roma" di Lirio Abbate sull'Espresso e libri come "Grande Raccordo Criminale" di Floriana Bulfon e Pietro Orsatti.

E quindi ecco la camorra romana di Michele Senese, i Casalesi, la 'Ndrangheta e Cosa Nostra. E poi la banda di Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, apparsa al grande pubblico a dicembre 2014 con la prima retata. Senza dimenticare le mafie straniere: cinese, albanese, nigeriana, russa e altre ancora.

Un quadro criminale riassunto di recente in Commissione Antimafia alla Camera dal prefetto di Roma Franco Gabrielli. "La mappa della criminalità organizzata nell'area di Roma vede attive affiliazioni delle tre mafie storiche ognuna in zone precise - ha detto - il che lascia supporre un accordo spartitorio sia per zone che per interessi".


Il caso Casamonica sulla stampa estera

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Redazione