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(Ansa)
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Case occupate: i numeri, la criminalità, le pene

Le frasi di Ilaria Salis a favore dell'occupazione degli appartamenti sfitti ha riacceso l'interesse della cronaca su una problematica che in alcune grandi città è una vera piaga sociale

Le occupazioni abusive rappresentano un fenomeno complesso e controverso, che solleva numerose questioni etiche, sociali e politiche e riuscire ad avere una stima precisa del numero di immobili occupati non è facile.
Ad oggi infatti nonostante l’importanza del tema gli ultimi dati disponibili risalgono a non meno di quattro anni fa.

I numeri

Secondo gli ultimi dati diffusi, del 2021 da Nomisma e Federcasa a livello nazionale gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica occupati abusivamente sono circa 30.000 a cui si aggiungono altre 20.000 case di enti privati per un totale di 50.000 immobili occupati abusivamente. Numeri che ad oggi sono certamente più elevati visto che nella città di Roma, la stima dell'amministrazione del 2023 parla di una quota di occupazioni illegittime che si aggira tra il 7 e l'8 per cento delle circa 30 mila unità per i soli immobili comunali Ater.Un’occupazione abusiva che si estende ben oltre Roma, coinvolgendo numerose altre città italiane.

A Palermo, ad esempio, gli appartamenti occupati illegalmente ammontano a circa 3.000, mentre a Catania e Genova si contano rispettivamente un centinaio e 200 casi. Anche città del nord, come Torino e Venezia, presentano casi di occupazioni abusive, con 24 e 19 immobili occupati. Particolarmente critica è la situazione a Reggio Calabria, dove 110 alloggi risultano occupati abusivamente da famiglie Rom.

Questa emergenza abitativa non è solo un problema di illegalità, ma anche di giustizia sociale. Se da un lato, le occupazioni abusive possono essere viste come un sintomo di gravi problemi strutturali, come l'emergenza abitativa, la povertà e l'inefficienza delle politiche pubbliche dall’altro, rappresentano una violazione della proprietà privata e dell'ordine pubblico.

Chi occupa

Gli immobili sono occupati abusivamente da famiglie e migranti senza fissa dimora che, non trovando alternative, ricorrono all'occupazione per garantirsi un tetto. Ci sono anche italiani costretti dalla disperazione a occupare l’abitazione di qualcun altro. Questa situazione è spesso sfruttata da gruppi criminali, che creano vere e proprie agenzie immobiliari clandestine e illegali o utilizzano gli immobili occupati per traffici di droga.

Un esempio significativo è la città di Bari e la sua provincia, che detengono il record di circa 900 alloggi occupati abusivamente e gestiti dalla criminalità organizzata. In queste aree, i gruppi malavitosi non solo sfruttano la disperazione delle persone bisognose, ma ne traggono anche profitto, controllando il mercato nero degli alloggi e utilizzando gli spazi occupati per attività illecite. Questa realtà mette in luce l'interconnessione tra emergenza abitativa e criminalità, evidenziando la necessità di interventi urgenti e mirati da parte delle autorità per ripristinare la legalità e fornire soluzioni abitative dignitose e sicure.

Le Contraddizioni del Mercato Immobiliare

Paradossalmente, mentre migliaia di persone vivono in condizioni di precarietà abitativa, l'Istat rileva che circa il 30% delle abitazioni censite in Italia non è occupato. Si tratta di circa 10,7 milioni di abitazioni vuote su un totale di circa 36 milioni. Al Sud, la situazione è ancora più critica, con quasi il 36% delle abitazioni inabitato, rispetto al 24,8% delle regioni del Centro e al 25,6% del Nord-Est.

Alla base delle occupazioni abusive spesso vi è una crescente crisi abitativa. In molte città italiane, l'offerta di alloggi popolari è insufficiente rispetto alla domanda. Questo è dovuto a decenni di mancati investimenti nel settore dell'edilizia residenziale pubblica e a criteri di assegnazione spesso opachi o inefficaci.

Le conseguenze

La lentezza delle procedure di sfratto, che possono durare fino a sette anni per famiglie con figli minori, contribuisce a perpetuare questa situazione di stallo. In città turistiche come Roma e Firenze, questa incertezza ha portato a un cambiamento nel mercato degli affitti, con un aumento degli affitti turistici a breve termine tramite piattaforme come Airbnb, considerati meno rischiosi.
Le occupazioni abusive hanno inoltre conseguenze rilevanti sia per i proprietari degli immobili che per gli occupanti stessi. I proprietari subiscono un danno economico e spesso devono affrontare lunghe e costose procedure legali per riappropriarsi dei loro beni. Gli occupanti, invece, vivono in condizioni di precarietà e insicurezza, senza garanzie legali e con il costante timore di essere sfrattati.

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Linda Di Benedetto