Violenza sessuale, come punire gli aggressori
Ogni volta che la cronaca registra casi di stupro, si riapre il dibattito sulla castrazione chimica. Ecco come funziona nei paesi che la utilizzano
Il caso di Milano
Ordina una pizza e viene violentata. Il fatto sarebbe accaduto in un appartamento di Milano dopo che una giovane donna, mercoledì scorso, ha ordinato un pizza a domicilio. A suonare alla sua porta con in mano il cartone della pizza calda, un uomo di nazionalità egiziana che, secondo quanto ha denunciato la donna alla polizia, l’avrebbe stuprata.
Mentre in queste ore sono in corso accertamenti da parte degli agenti della Squadra mobile di Milano la Lega chiede di introdurre in Italia, come in altri Paesi dell’Europa, la castrazione chimica.
Che cos'è la castrazione chimica
La castrazione chimica è un tipo di castrazione, solitamente non definitiva, provocata da farmaci a base di ormoni, indirizzata alla riduzione della libido e dell'attività sessuale.
Fu sviluppata come misura temporanea preventiva per stupratori e pedofili ed è applicata come parte della pena di reati a sfondo sessuale, in diversi paesi del Mondo.
Spesso, la legislazione prevede che lo stesso pedofilo o stupratore possa richiedere la castrazione chimica su base volontaria, talora ottenendo sconti di pena. Ma alcune associazioni per i diritti civili ne contestano l'applicazione.
Dove viene applicata
Attualmente sono moltissimi i Paesi dell'Europa che prevedono la castrazione chimica: Polonia, Regno Unito, Svezia, Danimarca, Norvegia, Spagna, Germania, Francia.
Ma anche in molti altri Stati del mondo come gli Stati Uniti, Canada e Russia.
Il parere del Consiglio d'Europa
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) è contraria e nel 2012 ha criticato duramente la Germania per il ricorso alla castrazione chirurgica, previsto dal suo ordinamento. Alla castrazione chirurgica possono essere sottoposte, su base volontaria, le persone condannate per gravi reati sessuali.
Il CPT, che ha esortato la Germania a porre fine a questa tecnica “degradante”, è un organo del Consiglio d’Europa, la più importante organizzazione europea per i diritti umani.
Il CPT sostiene che la castrazione chirurgica sia una tecnica mutilante e irreversibile che non possa essere considerata una cura medica per coloro che sono stati condannati per crimini sessuali. I pareri del CPT vengono sempre tenuti in grande considerazione dai 47 stati appartenenti al Consiglio d’Europa, ma non sono vincolanti a livello legale.
Cosa accade in Germania
La castrazione chimica in Germania è possibile, ma si pratica solo su base volontaria.
Il CPT nel 2012 ha esortato la Germania a porre fine a questa tecnica “degradante” e sostenne in un rapporto che non "è chiaro se in Germania i detenuti vengano informati chiaramente sulle gravi conseguenze fisiche e mentali di un simile intervento".
La Francia
Nel 2007 è Nicolas Sarkozy a parlare di castrazione chimica, promettendo ai francesi in primo luogo la loro sicurezza. E in particolar modo puntò il dito sui pedofili. Di fronte a un problema come quello della pedofilia, Sarkosy non esitò a parlare di cure mediche e a evocare l'introduzione della castrazione chimica.
La Moldavia
Nel 2012, dopo l’approvazione da parte della Polonia e dopo le discussioni in Argentina e Repubblica Ceca, anche la Moldavia ha deciso di adottare la castrazione chimica.
La legge è entrata in vigore il 1° luglio 2012 e da quel momento per tutti i pedofili, stranieri o moldavi che siano, sorpresi in atti sessuali con minorenni scatterà la castrazione chimica obbligatoria.
Nel Regno Unito
Lo stupro, definito da una legge riformata nel 2004 in Inghilterra e Galles come «rapporto sessuale vaginale o anale in assenza di consenso», è punito con un minimo di cinque anni di reclusione, fino all’ergastolo se ci sono aggravanti.
La castrazione chimica è data dal 2008 nel Regno Unito come opzione volontaria per coloro che sono stati condannati per reati sessuali.
Oltreoceano
Negli Stati Uniti la severità delle sentenze contro i colpevoli di stupro varia a seconda delle circostanze del caso. Uno studio effettuato dal ministero della giustizia statunitense ha calcolato in 11,8 anni di carcere la sentenza media contro i criminali accusati di stupro.
Ma il periodo di tempo medio trascorso in prigione per questi condannati, tenendo conto dei vari sconti e della buona condotta, è di 5,4 anni.
Alcuni stati consentono una riduzione della pena per i responsabili di gravi crimini sessuali se il condannato accetta volontariamente di sottoporsi alla `castrazione chimica´, che prevede l’uso di sostanze che annullano il desiderio sessuale