Chi è l'attentatore di New York, Sayfullo Saipov
Fanatico dell'Isis, uzbeko, 29 anni, sposato con tre figli, vive in New Jersey ed è arrivato in America con una green card vinta alla lotteria annuale
Si chiama Sayfullo Saipov, ha pianificato l'attacco del 31 ottobre di New york da un anno e lo ha compiuto nel nome dell'Isis come ha lui stesso dichiarato alla polizia di New York e all'FBI che lo hanno accusato di terrorismo.
Interrogato al termine di un intervento chirurgico per le ferite post-sparatoria durante l'attentato, non ha mostrato alcun segno di pentimento, si è detto "orgoglioso" dell'attacco e ha ammesso che "voleva continuare a uccidere" se non fosse finito con il furgoncino contro il pulmino della scuola vicina al luogo dell'attacco.
Chi è
Ha 29 anni Saipov, e negli Usa è arrivato nel marzo del 2010 grazie alla lotteria a cui milioni di persone piene di speranza partecipano ogni anno per aggiudicarsi la Green Card che consente di vivere e lavorare in America. "Si è radicalizzato qui", ha riferito il governatore di New York Andrew Cuomo, descrivendolo come un "lupo solitario".
Nel suo passato solo un fermo per infrazioni stradali e un interrogatorio nel 2015 per aver avuto contatti con persone indagate per terrorismo.
Vicino al furgoncino con cui ha ucciso 8 persone e ferite altre 12, sono stati trovati diversi coltelli, una bandiera dell'Isis e un appunto scritto a mano in arabo: "L'Isis vivrà per sempre".
Sposato, l'attentatore viveva in New Jersey a Parteson con la moglie e i tre figli. Nella sua abitazione è stato trovato materiale legato all'Isis.
La vita in America
Quando è arrivato negli Usa, sette anni fa, Sayfullo si è trasferito inizialmente in Ohio. "Era un lavoratore. Ha passato i primi tempi a migliorare il suo inglese. Gli piaceva dormire fino a tardi", dice Bekhzod Abdusamatov all'ANSA, 22enne che è stato presentato al killer dal padre appena arrivato negli Usa.
Dopo l'Ohio Saipov si è trasferito in Florida, dove ha lavorato come camionista. "Era una brava persona, non sembrava un terrorista. Era contento di essere qui", ricorda sempre all'ANSA Kobijion Matkarov, 37enne di origine uzbeka che ha conosciuto Saipov a Fort Meyers. Dalla Florida si è poi spostato a Paterson per essere più vicino alla famiglia della moglie e dove ha iniziato a lavorare come autista di Uber.
A Paterson Saipov frequentava la moschea e negli ultimi tempi, come riportato all'ANSA da alcuni conoscenti, sembrava "aggressivo, mostrando di avere posizioni estremamente radicali". Poi "si è chiuso in se stesso, sembrava depresso". Fino all'esplosione di follia del 31 ottobre.