Come fermare i trafficanti di uomini in 15 mosse
Corpi di polizia specializzati, banche dati, accordi con i paesi di origine, corridoi umanitari per i migranti: sono le linee guida di eCrime
Maggiore repressione alla radice, riduzione delle opportunità, più assistenza e protezione dei migranti, prevenzione e anticipazione delle mosse dei criminali. Non sono principi generici, ma specificati punto per punto nello studio elaborato da eCrime, l’istituto di ricerca criminologica situato all’interno dell’università di Trento. All'interno, come mettere in scacco i trafficanti di uomini in 15 mosse, elencate dal professore Andrea Di Nicola, coordinatore del centro, e autore insieme con Giampaolo Musumeci di Confessioni di un trafficante di uomini, libro uscito l’anno scorso per Chiarelettere. L’approccio di Di Nicola, che ha studiato il fenomeno anche sul campo grazie al lavoro svolto con Musumeci, parte dal presupposto che gli scafisti sono soltanto dei pesci piccoli, spesso dei pescatori di villaggi sperduti che vengono messi sopra dei gommoni con l’unico avvertimento di tenere la barra dritta fino alla Sicilia. Dietro di loro operano organizzazioni criminali che pianificano ogni mossa e studiano le vulnerabilità geografiche e normative dei nostri paesi. Una vera rete, l’agenzia di viaggi più spietata del pianeta. Come fare per abbatterla? Ecco le 15 mosse consigliate.
1 - Uniformare la legislazione
Uniformare la legislazione in tutti gli stati europei, in modo da prevedere pene severe dappertutto per chi agevola l’immigrazione clandestina, oltre a sequestro e confisca dei beni utilizzati.
2 - Gruppi investigativi specializzati
Creare gruppi investigativi specializzati in tutti gli stati europei, sia nelle forze di polizia che nella magistratura. Un pool di esperti che si sappia districare nella giungla delle singole etnie e criminalità organizzata.
3 - Banca dati europea
Una banca dati europea che raccolga informazioni su porti di partenza, tratte, canali, referenti nei paesi di accoglienza, contatti, tariffe, numeri di telefono, tipo di violenze inferte.
4 - Accordi mirati
Stesura di accordi mirati di collaborazione con le forze di polizia e giudiziarie di determinati paesi che fungono da snodo per i traffici di esseri umani, vedi Turchia ed Egitto. Accordi che non vanno stretti dai singoli stati ma dall’Unione Europea.
5 - Lotta agli intermediari
Lotta contro tutti i vettori, agenzie di viaggio, albergatori, imprenditori, che facilitano il lavoro dei trafficanti e agiscono da veri intermediari all’interno di “stati ponte” come Turchia, Grecia, Serbia.
6 - Social network
Repressione e attività di intelligence sui social network, che sono utilizzati dai trafficanti.
7 - Politica migratoria comune
Elaborazione di una politica migratoria comune dell’Unione Europea, incentrata più su un’apertura intelligente che sulla difesa della fortezza assediata. Meno repressione e più accoglienza intelligente anche per prosciugare terreno fertile ai trafficanti.
8 - Corridoio umanitario
Creazione di un corridoio umanitario a disposizione dei richiedenti asilo, con delle basi in Turchia ed Egitto, per non costringerli ad arrivare fino alla porta dell’Europa.
9 - Trattative con gli Stati di partenza
Trattare con i singoli stati da dove partono i disperati: aiuti economici e investimenti europei in cambio di maggiore controllo dei flussi in partenza.
10 - Revisione del sistema normativo
Revisione del sistema normativo che crea le falle dove si infilano i trafficanti; per esempio in Italia rivedere i meccanismi dei permessi di soggiorno stagionali nominativi.
11 - Money transfer
Monitoraggio e controllo delle agenzie di money transfer, che vengono utilizzate per spostare il denaro cash per il contrabbando.
12 - Documenti di identità
Migliorare la qualità dei documenti di identità per evitare le contraffazioni.
13 - Risorse per pattugliamenti
Aumentare le risorse europee per i pattugliamenti in mare e le operazioni di salvataggio, avendo come principio guida la salvaguardia della vita umana.
14 - Protezione delle vittime
Maggiore protezione delle vittime dei trafficanti, piuttosto che espulsioni immediate o invio nei centri di detenzione provvisoria. Misure speciali di sostegno per i minori non accompagnati.
15 - attività di intelligence
Attività di intelligence geo-strategica per prevedere le rotte future e conoscere le strategie dei trafficanti.