Kim-Jong-un
Mida/Ansa/EPA/How Hwee Young
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Corea del Nord: se la bomba atomica colpisse Tokyo o Seul

Quasi 17 volte più potente rispetto a quella lanciata su Hiroshima, quella di Pyongyang farebbe fino a 3,8 milioni di vittime e 7,7 milioni di feriti

Se la Corea del Nord procedesse con un attacco nucleare, il numero delle vittime sarebbe elevato: tra 2,1 e i 3,8 milioni di morti a Tokyo e Seoul con ben 7,7 milioni di feriti. Questo secondo un nuovo report di 38 North, l'istituto di ricerca della Johns Hopkins University che si occupa proprio di studiare le difficili relazioni tra Washington e Pyongyang.

Da quando si è insediato il presidente Donald Trump ha minacciato più volte di usare la forza militare per impedire alla Corea del Nord di condurre ulteriori test missilistici. Ma questo non è avvenuto. Anzi.

Numero dei test effettuati da Kim Jong-un

Dal 2011 complessivamente la Corea del Nord ha effettuato 98 lanci di missili balistici e sei di nucleari. Il più recente (e più potente, tanto che Pyongyang ha sostenuto che sarebbe stata una bomba H) è stato quello del 3 settembre la cui velocità registrata è stata di circa 120 chilotoni (che corrispondono a un’esplosione di 120 mila tonnellate di tritolo).

I test hanno anche rivelato la crescente sofisticazione tecnica sono stati quello del 4 luglio e del 28 luglio, ovvero quelli che i media nordcoreani hanno dichiarato di essere missili balistici intercontinentali (ICBM) capaci di raggiungere gli Stati Uniti.

Devastante più della bomba lanciata su Hiroshima

Il rapporto dell’istituto di ricerca della Hopkins University offre scenari catastrofici basati sull'ipotesi che la Corea del Nord abbia un arsenale nucleare che va dalle 20 alle 25 testate. Ogni testata di Pyongyang si stima che vari da 15 chilotoni - circa la dimensione di "Little Boy" lanciata su Hiroshima nel 1945 e che fece più di 200 mila vittime dirette - fino a 250 chilotoni - ossia la forza stimata di un'arma termonucleare.

Il totale delle vittime

La relazione suggerisce che la Corea del Nord se lanciasse l'intero arsenale contro Tokyo (37,9 milioni di abitanti) e Seoul (24,1 milioni), i morti in ogni città potrebbero arrivare fino a 3,8 milioni.

L’affidabilità delle fonti nordcoreane

Secondo la relazione pubblicata su 38 North la maggior parte dei sistemi di armi nucleari nordcoreani non hanno un’affidabilità totale mentre gli alleati americani, Seul e Tokyo, dovrebbero ampliare il loro sistema di difesa aerea attraverso il potenziamento dell’installazione del THAAD. In Corea del Sud non molto tempo fa questa scelta aveva suscitato le ire della Cina, tanto che il nuovo presidente Moon Jae-in ne aveva congelato, in un primo momento, il completamento.

In più c’è da sottolineare, piegano su 38 North, che Tokyo e Seoul sono molto più popolose rispetto alla seconda guerra mondiale o la guerra di Corea (1950-1953). Questo significa che il numero dei morti sarebbe devastante in tutti e due i casi.

Cosa sono i THAAD, gli ICBM e gli EAGIS

Prodotto dagli Stati Uniti a partire dal 2008, e impiegato in Corea del Sud, il sistema THAAD serve a intercettare i missili nella loro fase di rientro, quando ormai sono sul bersaglio, e ha una gittata inferiore rispetto ai missili balistici ICBM. Idem per i missili EAGIS montati sulle navi giapponesi e americane che possono colpire i razzi nella fase di discesa ma che sono praticamente ininfluenti sui missili intercontinentali.

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Chiara Degl'Innocenti