Corea del Nord, il 7° congresso del Partito dei lavoratori - Foto
I lavori dell'assemblea del partito di regime che ha nominato "Presidente" il dittatore Kim Jong-Un, festeggiato da imponenti celebrazioni
Kim Jong-Un Presidente del Partito
Si è chiuso il 9 maggio, dopo quattro giorni di lavori, il VII congresso del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord, tenutosi dopo 36 anni dal precedente e il primo con Kim Jong-un al potere. Al dittatore, da anni "Primo segretario del Partito", è stata assegnata la carica, creata ad hoc, di "Presidente".
La carica di Kim Jong-un si affianca a quella del nonno, il fondatore dello Stato Kim Il-sung, proclamato nel 1994, alla sua scomparsa, "Eterno presidente" del Partito, e a quella del padre Kim Jong-il, morto nel 2011, che ne è stato proclamato "Eterno segretario generale".
Le cariche
Il congresso ha varato l'organigramma del Comitato permanente del Politburo. In aggiunta a Kim Jong-un che lo presiede e a Kim Yong-nam, Capo dello Stato de facto, si segnalano i nuovi ingressi del premier Pak Pong-ju, che ha in carico il dossier vitale dell'economia, e di uno dei segretari del Partito dei Lavoratori, Choe Ryong-hae, riabilitato dopo la "rieducazione volontaria" dolorosa a causa del figlio, sorpreso a vedere programmi della tv sudcoreana. Ultimo componente è il capo dell'Ufficio politico generale dell'Esercito del popolo coreano, Hwang Pyong-so.
Il ministro degli Esteri Ri Su-yong è uno dei 19 che fanno parte dell'Ufficio politico, mentre Kim Yo-jong, vice direttore del dipartimento Propaganda e sorella del leader, non ne fa parte malgrado gli esperti puntassero su un ruolo di vertice: risulta solo tra i 129 membri del comitato centrale del partito.
Grandi festeggiamenti a Pyongyang
Per celebrare la conclusione del Congresso, il governo nordocoreano ha organizzato una grande cerimonia a Pyongyang, in onore di Kim Jong-un incoronato presidente del partito. Migliaia di persone hanno affollato piazza Kim Il-sung, addobbata con i simboli del partito (la falce, il martello e il pennello) e manifesti di propaganda, lungo cui si è svolta un'imponente parata e sono state eseguite grandi coreografie di massa.
6 maggio 2016. Per il discorso solenne inaugurale tenuto al Congresso del Partito dei Lavoratori, Kim Jong-un ha dismesso il "Mao-suit", casacca e pantaloni di tela indossati in Cina da Mao, e si è affidato agli occidentalissimi completo scuro e cravatta grigia: una mossa che sarà oggetto di studio approfondito degli "esperti nordcoreani", tutta da interpretare.
In fondo è la vera sorpresa delle immagini trasmesse in tarda serata dalla tv di Stato Kctv sull'evento, primo del suo genere in 36 anni, visto che i temi dei "grandi successi" raggiunti con il nucleare e i missili, simboli della "forza" da super potenza militare, erano ampiamente attesi.
Le prime notizie
Solo in tarda serata la Kctv, la tv di Stato nordcoreana, ha dato notizia e trasmesso le immagini del discorso d'apertura del congresso tenuto in mattinata a Pyongyang da Kim Jong-un: 15 minuti di intervento, una prima indicazione sul prosieguo dei lavori, in cui il leader ha ribadito come il nucleare, come confermato dai test, e il lancio dei missili a lungo raggio siano "la prova della forza della Corea del Nord".
Per tutta la giornata i media del regime hanno rispettato un totale silenzio, malgrado le premesse fossero del tutto diverse. La Kctv, per cominciare, ha iniziato le trasmissioni in anticipo rispetto al solito, alle 8:00 di Pyongyang (1:30 in Italia), con l'annunciatrice che ha parlato di "giornata memorabile" segnata dal "congresso e dal principio di una nuova era". Nella Casa della Cultura 25 Aprile, addobbata in modo solenne e per le grandi occasioni con le bandiere del Partito (martello, pennello e falce, simboli in giallo su fondo rosso della comunità d'intenti di operai, intellettuali e contadini), i 3.000 delegati circa si sono riuniti a partire dalle 9:00 locali, come confermerà nel pomeriggio un funzionario nordcoreano.
I test nucleari
Le edizioni delle news di metà giornata e del pomeriggio (delle 17:00) della tv di Stato hanno ignorato il congresso, completamente: nella prima il tema guida è stato il livello eccellente di produzione di cemento raggiunto e la riuscita della "campagna motivazionale nazionale" dei 70 giorni precedenti il congresso; la seconda, invece, ha aperto con le coltivazioni di riso e l'uso dei fertilizzanti capaci di far fare un balzo alla produzione. La svolta è arrivata in serata: Kim Jong-un ha citato subito i test nucleari e quelli balistici, soprattutto a lunga gittata, per ribadire la "forza" raggiunta dalla Corea del Nord.
Le prossime nomine
Nel gioco della rifondazione del Partito dei Lavoratori uno dei passaggi più da seguire, forse alla fine dei tre giorni di lavori, saraà quello delle nomine di vertice: un posto di peso, secondo gli osservatori, sarà assegnato alla sorella del leader Kim Yo-jong, il suo "braccio destro" negli ultimi tre anni e la persona più fidata. Alla soglia dei 30 anni, ci potrebbe essere la promozione da vice direttore della Propaganda all'interno del Comitato centrale del Partito a quella di capo di dipartimento che vale un posto da ministro. Nati entrambi da Ko Yong-hui, moglie più amata da Kim Jong-il e morta a soli 51 anni per cancro, i due fratelli riproducono l'indissolubile legame tra il "caro leader" e Kim Kyong-hui, la sorella diventata la "lady Macbeth" di Pyongyang e la numero quattro del regime, fino a scomparire nel nulla dopo la caduta in disgrazia del marito Jang Song-thaek, giustiziato a dicembre 2013 per alto tradimento su ordine di Kim Jong-un.
Per il momento la macchina organizzativa e della propaganda ha lavorato a pieno regime arrivando a disporre la "sospensione momentanea" di funerali, matrimoni e spostamenti all'interno di Pyongyang per stroncare anche così sul nascere potenziali contrattempi alla consacrazione del "supremo leader".