Un cortometraggio per ricordare il Genocidio Armeno
Il 24 aprile ricorre l’anniversario del Genocidio Armeno. In quella domenica del 1915 iniziò quello che è stato definito il Metz Yeghern - il grande crimine - che portò allo sterminio di un milione e mezzo di armeni nell’arco di un anno, il 70% della popolazione. Il massacro perpetrato dai «Giovani Turchi» nell’Impero Ottomano è riconosciuto e commemorato dall’ONU, dal Parlamento Europeo da più di 30 Paesi nel mondo e dal 2015 dal Vaticano, nella persona di Papa Bergoglio.
Il Genocidio Armeno viene considerato il primo genocidio del Novecento. Oltre alle fucilazioni, alle impiccagioni, alle torture e agli stupri, i Giovani Turchi, al fine di accelerare la «pulizia etnica», decisero di condurre migliaia di armeni lungo il «viaggio della morte», una marcia interminabile verso il deserto siriano senza acqua né cibo. Nonostante le cronache che raccontano questi eventi, a 106 anni dall’accaduto, la Turchia di Erdogan continua a negare il genocidio, rifiutandosi di fare i conti con la storia e mantenendo la sua ostilità verso l’Armenia.
Per celebrare questo 24 aprile, l’attore e conduttore Paolo Kessisoglu insieme all’amico esperto di relazioni istituzionali ed ex-ambasciatore armeno in Italia Sargis Ghazaryan hanno raccolto i volti e le voci di 40 armeni d’Italia in un corto dal titolo «Io sono Armeno». Gli armeni sono un popolo antico, generoso e dai più disparati talenti, protagonisti del tempo passato e lungimiranti figli della nostra contemporaneità. Sono soprattutto una vibrante comunità che conta 11 milioni di persone in Armenia e sparse in tutto il mondo. Protagonisti del video, oltre a Kessisoglu, sportivi come il calciatore della Roma Henrikh Mkhitaryan, la scrittrice Premio Campiello Antonia Arslan, l’Ambasciatore Laura Mirachian, l’attrice Laura Efrikian, l’Accademico dei Lincei Ermanno Arslan, i campioni del mondo di Kickboxing Giorgio e Armen Petrossian, l’attrice Marine Galstyan, uno dei vincitori della Biennale di Venezia 2015 Mikayel Ohanjanyan, il Presidente della Confindustria di Como Aram Manoukian, architetti, compositori, scrittori, avvocati, imprenditori, magistrati, medici in prima linea, ristoratori, studenti, ricercatori e tanti altri.
L’anima di un popolo racchiusa in un corto di pochi minuti, i loro sguardi esprimono verità e fierezza ed arrivano dritti al cuore di chi guarda il breve film. Questa volta il 24 aprile è sì per ricordare e ricordando prevenire, ma anche per conoscere e riconoscersi.