Cosa succederà dopo gli ultimi missili della Corea del Nord
Tre razzi a corto raggio la notte di venerdì, mentre sono in corso le esercitazioni militari congiunte degli Stati Uniti e della Corea del Sud
Continuano le provocazioni della Corea del Nord mentre il Consiglio di Sicurezza Onu conferma la linea dura delle sanzioni nei confronti di Pyongyang.
Il regime di Kim Jong-un ha lanciato sabato mattina (nella notte tra venerdì e sabato in Europa) tre missili balistici a corto raggio, ignorando così gli avvertimenti degli Stati Uniti che pure negli ultimi giorni avevano sperato in una moderazione del dittatore: magari creando così una condizione più adatta per il dialogo.
Lanciati dalla provincia di Gangwon
Secondo il Pentagono, i tre missili sono stati lanciati nell'arco di 30 minuti a partire dalle 6.49 locali (le 23.49 di venerdì in Italia) dalla provincia nordcoreana di Gangwon.
Corea del Sud
La Corea del Sud ha reso noto che due missili hanno percorso circa 250 km prima di cadere nel Mar del Giappone, mentre Washington ha fatto sapere che il terzo è esploso quasi subito.
Giappone
Il capo di gabinetto del governo giapponese, Yoshihide Suga, ha subito annunciato che i vettori non hanno minacciato la sicurezza nazionale poiché non hanno raggiunto le acque territoriali del Paese. Il premier Shinzo Abe - ha aggiunto Suga - ha comunque chiesto alle forze di autodifesa di rimanere in stato di allerta.
Da parte sua, il capo dello Us Pacific Command, Dave Benham, ha detto che non c'è stata la minima minaccia a Guam o al territorio degli Usa. Ma questo ennesimo test promette di aumentare la tensione tra Pyongyang e Usa-Corea del Sud.
Lo staff presidenziale di Seul, infatti, ha già annunciato che le forze militari statunitensi e sudcoreane andranno avanti con le loro esercitazioni congiunte in corso "anche più a fondo" in risposta all'ultimo exploit di Kim.
Sanzioni Onu
Intanto, l'ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente dell'Italia al Palazzo di Vetro, ha detto che "nel comitato sanzioni per la Nord Corea del Consiglio di Sicurezza Onu c'è una chiara idea comune sulla necessità di continuare a esercitare pressione su Pyongyang per evitare che continui a violare le risoluzioni internazionali, questo è l'obiettivo di tutti i membri".
Il panel di esperti presenterà un rapporto sulla situazione nel Paese al Consiglio di Sicurezza prima del 6 settembre, ha aggiunto Cardi, sottolineando che "il risultato del dossier è preoccupante, perché conferma che la Nord Corea ha la capacità di evadere le sanzioni, e per questo dobbiamo essere risoluti". (ANSA).