Costa Concordia: è finita l'era dei brindisi e sorrisi
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Costa Concordia: è finita l'era dei brindisi e sorrisi

Dopo il naufragio nuove norme per la sicurezza dei passeggeri e meno show per i comandanti e gli ufficiali di plancia - Lo Speciale: 1 anno dopo -

Costa Concordia docet, anche se questa volta è stata necessaria una tragedia con 32 vittime, per cambiare alcune delle norme di sicurezza a bordo delle navi da crociera.

Meno ufficiali in giro nei saloni  delle navi a brindare con bicchieri di spumante o champagne e soprattutto corsi di evacuazione e sicurezza per i passeggeri effettuati prima della partenza e non più dopo, ore e ore, dall’imbarco.

Si chiama Passenger Muster Policy ed è infatti un nuovo regolamento che obbliga le società armatrici ad informare i passeggeri su come comportarsi a bordo in caso di emergenza, prima di salire sulla nave e non più entro le 24 ore successive alla partenza.

La nuova normativa è stata richiesta dalla Clia (Cruise Lines International Association) ed dalla ECC (European Cruise Council), due associazioni mondiali del settore delle crociere.

Roberto Martinoli, delegato per l’Italia di CLIA-ECC ha spiegato a Panorama.it che  dopo l’incidente all’isola del Giglio, ha sottoposto al Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) anche lai revisione della Convenzione Internazionale SOLAS (Safety of Life at Sea) in materia di registrazione degli incidenti marittimi gravi.

Una richiesta importantissima perché andrebbe a colmare un altro importantissimo “gap” per il settore marittimo. Ad oggi, infatti, non esiste nessun registro degli incidenti navali, neppure per quelli considerati “very serious”, ovvero con perdite di vite umane e dell’imbarcazione.

Panorama.it, ha intervistato Paolo Pignalosa, comandante di lungo corso, consulente tecnico e perito in molti incidenti marittimi, chiedendo che cosa è cambiato a bordo delle navi, dopo l’incidente della Costa Concordia.

Comandante, oltre al suo lavoro, lei ha sempre navigato come passeggero sulle più importanti navi da crociera del mondo. Dopo il naufragio della Costa Concordia, ha notato dei cambiamenti in termini di sicurezza?
“Dopo pochi mesi dal naufragio all’isola del Giglio, le compagnie di navigazione italiane con le quali sono andato in crociera avevano già modificato il piano di sicurezza per i passeggeri. In sostanza, tutti coloro che stavano per essere imbarcati venivano istruiti a terra sulle norme di sicurezza e di evacuazione a bordo della nave. Questo è accaduto non solo nei porti di partenza ma anche in quelli di scalo dove i passeggeri potevano iniziare la loro crociera. Insomma, c'è stato spiegato su che nave avremmo navigato e come avremmo dovuto muoverci in caso di necessità”.  

Una delle immagini che è saltata da un giornale ad un altro nei giorni seguenti alla Concordia, è quella del comandante Francesco Schettino che, calice al cielo, brinda tra i passeggeri. Oggi,  è cambiato qualcosa?
“Secondo la mia esperienza, quella che ho potuto fare direttamente, è cambiato moltissimo. Dalle crociere di due o tre anni fa e quelle del 2012, gli ufficiali di plancia non ci sono più tra i passeggeri. O almeno si vedono molto meno. Adesso il ruolo di rappresentanza è svolto moltissimo dagli hotel manager, hostess, addetti alle cabine, i maitre…”

E’ scomparso anche il saluto di benvenuto del comandante?
No, ma possiamo dire che il comandante non è più in giro tra un tavolo ed un altro oppure tra un salone ed un altro a brindare e ad intrattenersi. Partecipa al saluto di benvenuto ma solo per qualche minuto poi se ne va. Si intrattengono un po’ di più quegli ufficiali di bordo che però non hanno mansioni di guardia in plancia.

Lei, spendendo la sua esperienza e la sua professionalità, ha tentato di raggiungere la plancia comando…
A dire il vero è stata una sfida. Un paio di anni fa avevo chiesto ad un comandante farmi salire in plancia e mi era stato accordato. Così mi sono ritrovato in mezzo a tutti gli ufficiali-colleghi durante le fasi più delicate dalla manovra. Questa volta invece, pur insistendo mi è stato detto di no. Non ci sono riuscito.

Costa Concordia, dunque ha insegnato. Ma come comandante, lei sostiene che le nuove navi potrebbero navigare anche senza ufficiali…
La crescita del settore delle crociere registrata negli ultimi anni è andata di pari passo con una implementazione del comparto sicurezza che ha riguardato anche aspetti tecnico- strumentali delle imbarcazioni. Adesso sono presenti delle mappe elettroniche e degli strumenti di rilevazione della posizione della nave che sono precisissimi. Ovvero, gli armatori, ad oggi sono in grado di vedere, minuto per minuto, la posizione di ogni singola nave della flotta in navigazione con uno scarto di errore pari a circa 5 metri. Praticamente niente.

Anche la Costa Concordia era monitorata la notte del 13 gennaio 2012? Se sì, come è stato possibile che nessuno si sia accorto che la nave era così vicina alla costa dell’isola toscana? Se esistono questi monitor, chi è deputato al loro controllo?

Quei display sono in grado non solo di monitorare perfettamente la posizione delle navi ma persino le singole avarie che si possono verificare a bordo, minuto dopo minuto, oltre che la velocità di marcia e persino le emissioni di Co2.  

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Nadia Francalacci