Statale 36: habemus tunnel (all'italiana)
Ritardi, lungaggini, errori, costi extra. L'opera inauguarata oggi dopo 5 anni è frutto del solito modo "italico" di fare le cose
330 milioni di euro e 5 anni di lavori per un tunnel lungo 1,8 chilometri. E’ finita questa mattina, con l’inaugurazione del tunnel della Statale 36 (la Valassina) a Monza, l’odissea di centinaia di migliaia di pendolari che dal 1989 aspettavano la realizzazione di questa galleria sulla più importante via d'accesso alla Valtellina e all'Engadina dei Grigioni.
Un tratto sotterraneo indispensabile per rendere scorrevole la principale strada extraurbana della Lombardia che parte proprio da Cinisello Balsamo collegando il capoluogo lombardo al lago di Como e il passo dello Spluga.
I lavori per la costruzione di questo tunnel sotto la città di Monza, che si inseriscono in un più elaborato progetto di connessione tra la stessa statale 36 e il sistema autostradale di Milano, sono iniziati nel 2008 ma facevano parte di un progetto che risale a ben 24 anni fa e divenuto esecutivo nel 2003 con una prima data di fine lavori nel 2006.
Ma in questi interminabili anni di scavi e costruzione, circa 90 centimetri all’anno, i costi non hanno subito gli stessi rallentamenti dei lavori ma anzi si sono quasi quadruplicati fino a raggiungere la cifra di 330 milioni di euro.
L’intero progetto, con svincoli e raccordi autostradali, però sarebbe dovuto costare 90 milioni di euro. Solo la galleria, ad oggi, ha superato i 75 milioni di euro, pari a quasi 40 milioni di euro a chilometro.
In soldoni al giorno è stato realizzato un metro!!!!! (anzi, qualche centimetro in meno) al costo di 40mila euro al metro!!!!!!
La galleria inaugurata questa mattina, è costituita da due carreggiate separate, una per ogni senso di marcia, ciascuna composta da una corsia da 3,50 metri, due banchine laterali di circa 90 centimetri per una larghezza complessiva di 24,80 metri. Inoltre sono state realizzate 13 piazzole di sosta con accesso esterno ma non sono presenti corsie di emergenza, la cui realizzazione avrebbe comportato la riscrittura dell’intero progetto.
Ma che cosa avrebbe rallentato per così tanti anni i lavori di realizzazione del tunnel?
Esclusa l’apertura del mastodontico svincolo autostradale di Cinisello Balsamo molto simile ad una piovra a otto rami di ingresso e uscita, con due rotatorie, due sottopassi e una galleria di 80 metri, i restanti ritardi e aumenti dei costi dei lavori di realizzazione del tunnel sarebbero da imputarsi, secondo il Compartimento Anas Lombardia, alla complessità dell’opera e alle innumerevoli condotte fognarie, idriche, cavi della luce rinvenuti nel sottosuolo monzese.
Eppure nel resto d'Europa per costruire opere ben più impegnative vengono impiegati tempi decisamente minori. Ad esempio il ponte dell’Oresund che collega la Danimarca alla Svezia è lungo poco meno di 16 chilometri ed è considerato il più lungo ponte strallato del continente europeo adibito sia al traffico stradale che ferroviario con una campata centrale di 490 m. Dopo 4 anni il progetto era stato ultimato. L’inaugurazione è avvenuta il 1 giugno del 2000. In poche parole 4km l'anno contro i 400m l'anno della Valassina)
Stessi tempi in Norvegia. Il tunnel Korgfjell è una galleria stradale della lunghezza di 8.568 metri. I lavori di costruzione sono iniziati il 20 ottobre 2001 e la galleria è stata inaugurata il 16 settembre 2005. Solo 4 anni (più di 2km l'anno). Il costo dell'opera, comprese le strade di raccordo ad entrambi i portali, è stato di circa 450 milioni di corone norvegesi. E ancora.
l tunnel di Laerdal è un traforo stradale sempre in Norvegia lungo 24,51 km ed è la galleria stradale più lunga del mondo. Questo record è stato detenuto in precedenza solo dalla galleria stradale del San Gottardo. I lavori di costruzione? Ebbero inizio il 15 marzo 1995; l'ultimo diaframma è caduto il 3 settembre 1999 e il traforo è stato aperto al traffico il 27 novembre 2000 (quasi 5 km l'anno contro i 400m del lavoro italiano). Niente di paragonabile al mini tunnel di Monza.