
Amatrice, l’intervento dei militari.

Una soldatessa impegnata con la CRI nelle operazioni di soccorso

Militari del Genio in azione con un mini escavatore

Militari sgomberano manualmente le macerie di un palazzo di Amatrice

L’Esercito con la Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco ad Amatrice il pomeriggio del 26 agosto 2016

Soldatesse in azione. I primi reparti ad arrivare sul posto sono stati la Scuola NBC di Rieti e il 6°Rgt Genio da Roma

Tra le macerie di Amatrice il lavoro incessante dell’Esercito.
Sono arrivati subito. Come in Friuli, come in Emilia e in Abruzzo. Le colonne dei mezzi militari hanno raggiunto le zone colpite dal terribile sisma che ha distrutto Amatrice nella notte del 24 agosto 2016. I primi a muoversi sono stati i più vicini alla catastrofe dalla Scuola NBC di Rieti , senza preavviso, come prevedono i protocolli d’intervento. Poco dopo prendevano la via di Amatrice,le colonne del 6° Reggimento Genio di Roma. Pronti a scavare con le mani, perché sotto le macerie i soldati (uomini e donne) devono intervenire delicatamente, quasi fossero impegnati in una grande operazione chirurgica per liberare i superstiti incastrati tra i resti delle case che li hanno sepolti durante il sonno.
Si lavora senza sosta, naturalmente, in collaborazione con gli altri soccorritori, con le Prefetture, i VVF, la Protezione Civile.
Insieme al 6° Reggimento Genio è arrivato anche il personale del Reggimento Granatieri e del Reggimento Lancieri di Montebello, sempre da Roma. L’Esercito ad oggi vede impegnati quasi 500 soldati e oltre 100 mezzi fra cui escavatori, pale caricatrici, assetti per rimozione macerie, torri di illuminazione.
Si ringrazia il Maggiore Salvatore Verde per la preziosa collaborazione.