Attacco in Belgio; torna l'incubo terrorismo islamico in europa
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Attacco in Belgio; torna l'incubo terrorismo islamico in europa

La Rubrica - Appuntamento in Piazza

Lo scorso 10 novembre due agenti di polizia sono stati aggrediti da un uomo armato di coltello nel quartiere di Schaerbeek, nei pressi della Gare du Nord, una delle principali stazioni ferroviarie della città (Regione di Bruxelles-Capitale) Entrambi sono rimasti feriti e uno dei due, dopo essere stato trasportato d'urgenza in ospedale, è morto. L'aggressore è stato neutralizzato da un terzo agente e, secondo quanto riferito da alcuni testimoni ai media locali, avrebbe urlato Allah u Akbar (Dio è grande) prima di colpire. Non solo. Secondo i primi accertamenti l'uomo sarebbe inserito nella lista dei 'potenziali estremisti violenti', secondo quanto si legge sulle principali testate federali, avrebbe 31 anni e si chiamerebbe Y.M. Alcune ore prima, attorno a mezzogiorno, aveva urlato alcune minacce presso il commissariato di Evere, quartiere non lontano dal luogo dell'omicidio. L'aggressione è avvenuta in una delle zone considerate meno sicure della capitale: Rue d'Aerschot, fulcro dell'area a luci rosse di Bruxelles. Subito dopo la diffusione della notizia, sono giunti i primi commenti. "I nostri agenti di polizia rischiano la vita ogni giorno per garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Il dramma di oggi lo dimostra ancora una volta", ha affermato il premier Alexander De Croo. "Scioccata per l'omicidio di un agente di polizia di Bruxelles in servizio stasera", è stato il tweet della presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola.

USA Allison Fluke-Ekren condannata a 20 anni di prigione, era a capo delle donne jihadiste

La cittadina statunitense Allison Fluke-Ekren (nata Allison Brooks), 42 anni, cresciuta in una fattoria del Kansas, è stata condannata lo scorso 1° novembre a 20 anni di carcere dal giudice distrettuale degli Stati Uniti Leonie Brinkema (corte federale di Alexandria - Virginia), dopo essersi dichiarata colpevole di accuse di terrorismo. La CIA non credette mai alla storia della sua morte e non smise mai di cercarla e infine la catturò nel gennaio 2022 in Siria per poi trasferirla immediatamente negli Usa affinché fosse processata per i crimini commessi. Il caso Fluke-Ekren è uno dei più orribili processi ISIS mai ascoltati in un tribunale occidentale. Il suo status di donna nata negli Stati Uniti che ha raggiunto lo status di leadership nello Stato Islamico rende la sua storia unica tra i casi di terrorismo. Durante l'udienza di condanna la Corte ha incorporato nel verbale due lettere separate presentate dalla figlia adulta e dal figlio adulto di Fluke-Ekren, entrambi i quali hanno scritto di aver subito abusi da parte di Fluke-Ekren, iniziati in Kansas e continuati all'estero quando erano minorenni. Verso la fine del 2016, il Wali di Raqqa ha approvato la creazione del Khatiba Nusaybah, un battaglione militare composto esclusivamente da donne membri dell'ISIS. La Khatiba Nusaybah ha iniziato le operazioni per conto dell'organizzazione terroristica nel febbraio 2017.

Mali: Proteste di piazza per video ritenuti islamofobi

Venerdi scorso di migliaia di persone sono scese in piazza a Bamako per protestare contro la pubblicazione di un video sui social media che mostrava un uomo che commetteva secondo quanto riferito, un atto blasfemo contro l'Islam. Il tribunale penale di Bamako ha accusato sei persone coinvolte nella pubblicazione del video, in cui l'uomo ha fatto una serie di commenti offensivi contro i musulmani, il Corano e il profeta Maometto. e autorità hanno affermato che le proteste sono state organizzate dall'Alto Consiglio islamico del Mali (HCM), al quale hanno partecipato migliaia di persone che sono state viste portare striscioni con slogan come "No ai commenti blasfemi" e "Niente più attacchi all'Islam e al profeta Maometto ."L'imam Abdoulaye Fadiga ha detto ai giornalisti che l'atto è imperdonabile e che gli autori del video dovrebbero essere arrestati e processati. Negli ultimi dieci anni, il Mali è stato minacciato dai terroristi e dal 2020 è stato testimone di due colpi di stato militari. Il governo militare salito al potere nell'agosto 2020 ha avuto forti tensioni con la Francia, che aveva inviato truppe nella sua ex colonia con il pretesto di aiutare il Paese a respingere i ribelli. Il popolo maliano nutre un profondo sentimento di risentimento nei confronti della Francia a causa del suo mancato raggiungimento di risultati tangibili in termini di sicurezza, instabilità politica e problemi economici del paese negli ultimi dieci anni. Il risentimento è ulteriormente intensificato in Mali dopo anni in cui non è riuscito a contenere le insurrezioni, spingendo il Paese, così come molte altre nazioni africane, a rivolgersi alla Russia per un supporto tempestivo che fino ad oggi pero’ non ha portato nessun risultato.

Pakistan

L'ex primo ministro pakistano Imran Khan ha affermato che il primo ministro in carica Shehbaz Sharif, il ministro dell'Interno Rana Sanaullah e il maggiore generale Faisal Naseer, facevano parte del piano per assassinarlo. Nel suo primo discorso dopo l'attacco avvenuto lo scorso 3 novembre, ha esortato le persone a intraprendere la guerra santa se le tre persone menzionate non verranno rimosse dalle loro posizioni. L’attacco è avvenuto a Wazirabad, nella regione del Punjab, nel nord-est del paese, e i sostenitori di Khan e i media locali lo hanno descritto come un attentato. Una persona è stata uccisa e in tutto 14 sono state ferite, compreso lo stesso Khan. L’attentato a Khan rischia di peggiorare la situazione di instabilità politica del Pakistan. Dopol’attentato le proteste in suo sostegno sono aumentate, e sono iniziate anche in città diverse da quelle in cui Khan era passato, a partire da Islamabad, dove moltissime persone hanno bloccato le strade e bruciato pneumatici.

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Stefano Piazza