Per un pugno di dollari: chi ha pagato Biden e chi Trump per la presidenza Usa
La Rubrica "The Lob"
La regola è sempre valida, anche a pochi giorni dalle elezioni Usa, anche nel momento più drammatico dell'economia del paese più forte del mondo occidentale: segui i soldi. La strada per la Casa Bianca passa pure da quelli. Ora il riassunto della situazione è tanto facile quanto fragile: Joe Biden è avanti a Donald Trump, sia nei sondaggi che nei soldi raccolti.
Ma se dei primi abbiamo imparato a dubitare (Hillary Clinton knows), dei secondi abbiamo imparato a fidarci. Specie quando vengono dall'America, patria dei contributi pubblici ai politici. Nel Paese non è possibile finanziare direttamente i candidati alla Casa Bianca per più di 2.800 dollari. Ma i veri protagonisti della raccolta sono i Pac (Political Action Committee): sono organizzazioni indirettamente riconducibili al candidato (o al suo partito) che raccolgono fondi da aziende o privati e li spendono per cene elettorali, convegni, manifestazioni, spot e quanto altro possa servire a diffondere il volto e la voce del candidato.
I dati
Secondo i dati pubblici, il candidato democratico Biden è riuscito a raccogliere un miliardo di dollari, un risultato senza precedenti nella storia americana. Donald Trump, invece, ne ha raccolti "appena" 600. A colpire, però, sono le differenze tra i due, quasi ontologiche.
Anzitutto, il Democratico raccoglie in percentuale più microdonazioni da privati: due terzi dei soldi totali, rispetto alla metà del Repubblicano. Segno che raccoglie più soldi da tanti, che tanti soldi da pochi.
Biden raccoglie soldi soprattutto in quattro stati, tradizionalmente più progressisti: California, New York, Massachusetts e Washington. Continua, non ce ne voglia, il tradizionale punto debole dei democratici, forti negli stati delle grandi città e deboli negli stati centrali.
Terzo, più importante. Biden raccoglie quasi tutti i consensi (o quantomeno soldi) del mondo tech. Tra i suoi maggiori donatori, conta infatti i Ceo della Disney, della Nielsen, della Nike, di Netflix e di TripAdvisor. E miete consensi anche tra i lavoratori della Silicon Valley. Secondo un'inchiesta di Wired Usa, gli impiegati dei colossi Google, Amazon, Apple, Facebook, Microsoft e Oracle hanno versato 20 volte più soldi a Biden rispetto a Trump. 4,8 milioni di dollari per il democratico, contro appena 240 mila per il repubblicano. I più "democratici"? Quelli di Google. I meno? Quelli di Oracle.
The Donald si accontenta dei vecchi amici imprenditori. Tra tutti, quello che individualmente ha donato di più (1,3 milioni) è Jeffrey Sprecher, amministratore delegato del colosso finanziario Intercontinental Exchange. Dopo di lui, i boss della catena di hotel e casinò Las Vegas Sands, della società di real estate Vornado Realty Trust, del colosso tecnologico Oracle e della finanziaria Wells Fargo.