Gazprom, il crollo delle azioni e di un gigante della Russia
La Rubrica - Appuntamento in Piazza
Lunedì scorso, le azioni di Gazprom sono precipitate alla Borsa di Mosca dopo l'annuncio che la società non avrebbe distribuito dividendi basati sui risultati operativi del 2023.
Le quotazioni di Gazprom sono scese di quasi il 6%, toccando i 145,03 rubli, il minimo dall'ottobre 2023. A seguito della decisione del governo russo, principale azionista del monopolio del gas, di emettere una direttiva che prevede il rifiuto dei pagamenti, la capitalizzazione di Gazprom è diminuita di 144 miliardi di rubli, pari a quasi 1,6 miliardi di dollari, in poco più di un’ora.
Dopo aver perso la guerra del gas con l'Europa, il presidente russo Vladimir Putin punta sulla Cina, proponendole, oltre al gasdotto Power of Siberia, la costruzione di un secondo gasdotto, il Power of Siberia-2, con una capacità di 50 miliardi di metri cubi. Tuttavia, Putin non è riuscito a ottenere l’approvazione di Pechino, nonostante le assicurazioni di “amicizia” e di partenariato “strategico” “senza confini”. Pechino non vuole investire nemmeno un yuan nel progetto, chiedendo alla Russia di sostenere da sola il costo multimiliardario della costruzione. Gazprom "non distribuirà dividendi per molti, molti anni", avverte MMI: la società non ha un flusso di cassa operativo sufficiente per coprire i costi di investimento e il suo indebitamento sta crescendo rapidamente.
Il porno professore nel Ginnasio di Losanna
“C'è una certa agitazione nella palestra, per questo la direzione vi invia senza indugio le seguenti informazioni”. Queste le parole usate da Marc-André Jaquemet, preside della Gymnase Auguste Piccard di Losanna, in un'e-mail inviata venerdì al personale docente della sua scuola. L'e-mail è stata visionata da “24 heures”. Nell'e-mail si legge: “La Direction générale de l'enseignement postobligatoire (DGEP) è stata informata dalla direzione del Gymnase Auguste Piccard il 23 maggio che all'interno della scuola circolano foto e video pornografici che coinvolgono un insegnante”. Un insegnante della scuola avrebbe prodotto e poi caricato su un sito web pornografico liberamente accessibile immagini vietate ai minori di 18 anni. Questo contenuto, a cui la direzione ha avuto accesso, non sembra contravvenire ad alcuna legge o a quelle della piattaforma di hosting", continua il preside nella sua e-mail. I video sono stati immediatamente rimossi dal sito in questione”…
Israel Katz fa infuriare la Spagna
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha postao un video su X, accompagnato da un video in cui si susseguono le immagini di due ballerini che accennano passi di flamenco, intervallate da quelle drammatiche dell'attacco del 7 ottobre, con il sottotitolo “Gracias Espana”. Un chiaro attacco alla decisione spagnola di riconoscere lo Stato della Palestina che sarà ratificata il 28 maggio (come faranno anche Irlanda e Norvegia, destinatarie di analoghi video postati nei giorni scorsi), che ha mandato su tutte le furie il governo spagnolo.
Università di Torino nella Bufera
L’Unione Associazioni Italia Israele (UAII) depositerà denuncia-querela presso la Procura del Tribunale di Torino per la vicenda delle orazioni religiose del 17 maggio in Unito. Ad annunciarlo in una nota stampa è Celeste Vichi (Presidente Unione Associazioni Italia Israele). “Affinché siano individuate le condotte e le responsabilità di coloro che il 17 maggio scorso hanno tenuto interventi ed orazioni – anche a contenuto religioso – inneggianti al jhad islamico all’interno dell’Università degli Studi di Torino e nei confronti di tutti coloro che abbiano autorizzato e/o omesso di vigilare ed impedire che tali manifestazioni inneggianti all’odio razziale si tenessero presso un Ufficio – quale quello dell’Università – che svolge un servizio pubblico, con conseguente interruzione dello stesso, richiedendo, altresi, che l’Autorità Giudiziaria indaghi anche nei confronti di tutte quelle organizzazioni che possano aver sostenuto tali condotte”.