Elezioni francia
(Ansa)
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Elezioni in Francia: come vota il popolo e perché

Il ballottaggio di domenica sarà decisivo per il futuro politico della Francia. L’esperto Del Valle: “Macron potrebbe replicare la strategia adottata in Spagna per fermare la Le Pen”

La Francia si prepara al ballottaggio delle elezioni presidenziali, un appuntamento cruciale che potrebbe ridefinire il panorama politico del paese. Il primo turno ha evidenziato una nazione profondamente divisa, con gli elettori che si sono orientati principalmente verso due poli opposti, lasciando poche possibilità ai candidati centristi. Per comprendere meglio il tessuto sociale dietro questi risultati, è utile considerare l'analisi stilata per Panorama.it da Alexandre Del Valle, politologo e saggista specializzato in geopolitica, che delinea le dinamiche alla base delle preferenze elettorali dei diversi gruppi demografici.

Il Risultato del Primo Turno: Un Elettorato Polarizzato

I dati del primo turno hanno mostrato chiaramente una polarizzazione estrema. Marine Le Pen del Rassemblement National (RN) e Emmanuel Macron di La République En Marche (LREM) sono emersi come i principali contendenti. Le Pen ha ottenuto un forte sostegno nelle aree rurali e tra le classi lavoratrici, facendo leva su temi come l'immigrazione e la sicurezza. Macron, d'altro canto, ha trovato il suo supporto principalmente nelle aree urbane e tra le classi più istruite e benestanti, grazie a una piattaforma pro-Europa e riformista.

La Gioventù: Tra Idealismo e Ribellione

Secondo Del Valle, “i giovani francesi sono fortemente influenzati dal contesto educativo e familiare, contribuendo così a un voto estremamente polarizzato”. "I giovani, quelli scolarizzati, soprattutto che vanno in università, sono abbastanza di sinistra fino a una certa età," afferma Del Valle, sottolineando il ruolo delle istituzioni educative nel formare le opinioni politiche dei giovani. Tuttavia, Del Valle nota una significativa mobilità tra i giovani votanti. "Un giovane spesso è anche ribelle, può capitare molto spesso che un giovane sia o di estrema sinistra per ribellione... o direttamente all'estremo opposto guardi e voti con interesse il fronte nazionale." Questo riflette un desiderio di contrapporsi al sistema, che porta i giovani a scegliere candidati agli estremi dello spettro politico piuttosto che quelli centristi.

Adulti e Classe Sociale: Una Distinzione Marcata

Per quanto riguarda la popolazione adulta, Del Valle evidenzia una netta divisione basata sulle categorie sociali. "Chi è un operaio, o figlio d'operaio, raramente vota a sinistra," spiega Del Valle, indicando che le classi lavoratrici tendono a supportare quindi il fronte guidato da Le Pen e il RN. “Questi elettori si sentono spesso trascurati dalle politiche governative e vedono nella destra radicale una difesa dei propri interessi e sicurezza”. Al contrario, "vota a sinistra quello che è figlio di funzionario o piccolo borghese," sottolinea Del Valle, suggerendo che la sicurezza economica e il livello di istruzione influenzano le scelte elettorali. Questi elettori tendono a sostenere Macron, attratti dalle sue politiche pro-europee e riformiste, che promettono stabilità e progresso.

Anziani: Un Cambiamento Significativo

Un cambiamento rilevante si osserva anche tra gli elettori anziani. Storicamente, questa fascia d'età era più incline a votare per partiti moderati, evitando gli estremi. Tuttavia, Del Valle osserva che "prima il francese di base, mezzo anziano o anziano, votava o socialista o comunista o destra moderata, però non votava tanto per l'estrema destra." Questo atteggiamento è cambiato significativamente nel tempo. “Gli anziani di ooggi, che adesso hanno 70 anni, non conoscono quasi niente del passato, non hanno vissuto la seconda guerra mondiale, è meno traumatizzato da questo tipo dineventi storici che hanno plasmato per molti anni le nostre scelte e quindi l'anziano comincia a votare molto più estrema destra che 30 anni fa," spiega Del Valle. Questo cambiamento è attribuibile a “una percezione crescente di insicurezza e paura per il futuro”. Gli anziani, preoccupati per la loro sicurezza personale e sociale, vedono nella destra radicale una protezione contro le minacce percepite.

Il Fronte Repubblicano: Un'Alleanza Contro il Rassemblement National

Con il ballottaggio imminente, la strategia di Macron e degli altri partiti centristi e di sinistra sarà cruciale. Del Valle prevede che Macron cercherà di formare un "fronte repubblicano" per contrastare Le Pen. "Basterà che la destra moderata, i macronisti, più l'estrema sinistra abbiano una maggioranza di un voto o due voti di più," per formare un'alleanza in grado di sconfiggere il RN. Questo fronte repubblicano - suggerisce Del Valle “potrebbe replicare la strategia adottata da Pedro Sánchez in Spagna, dove una coalizione di sinistra, estrema sinistra e separatisti ha permesso a Sánchez di governare nonostante la destra fosse il partito maggioritario”. La Francia, con la sua lunga tradizione di antifascismo e resistenza all'estrema destra, potrebbe vedere una simile coalizione formarsi per impedire a Le Pen di ottenere il potere.

Il ballottaggio di questo fine settimana rappresenta dunque un momento cruciale per la Francia. I risultati del primo turno hanno rivelato un paese profondamente diviso, con elettori polarizzati tra due estremi. La gioventù, influenzata dall'educazione e spinta dalla ribellione, si orienta verso posizioni radicali. Gli adulti e gli anziani, mossi da preoccupazioni economiche e di sicurezza, mostrano tendenze votive che riflettono il cambiamento delle loro esperienze e percezioni. Il risultato delle elezioni dipenderà dalla capacità dei candidati di consolidare e mobilitare le loro rispettive basi elettorali, oltre che dalla possibilità di costruire alleanze strategiche per superare la polarizzazione. Con queste premesse, il ballottaggio promette di essere un momento decisivo per il futuro politico della Francia, con implicazioni profonde per il tessuto sociale del paese. La capacità di formare alleanze e di mobilitare gli elettori sarà determinante per decidere quale visione del futuro prevarrà in Francia.

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Rita Galimberti