( Ansa)
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Hamas ha dichiarato di essere disposto a liberare solo 22 dei 34 ostaggi vivi

Propaganda propal scatenata e sugli scudi c'è sempre l'ex parlamentare del MoVimento 5 Stelle Alessandro Di Battista che sui social diffonde notizie false e teorie complottiste contro lo Stato Ebraico.Ultima la falsa ricostruzione dell'operazione dell'Idf nell'ospedale di Kamal Radwan definito dalle Idf «l'ultimo bastione di Hamas a Jabalia».

Hamas ha parzialmente respinto una lista di ostaggi di cui Israele chiede il rilascio durante la prima fase di qualsiasi accordo di cessate il fuoco. Lo riferisce l'emittente pubblica Kan, citando una fonte palestinese anonima, ripresa dal quotidiano Times of Israel. Il gruppo terroristico palestinese è disposto a rilasciare 22 dei 34 ostaggi sulla lista, ma si rifiuta di accettare la liberazione degli altri 12. Invece, secondo le stesse fonti, il gruppo terroristico di Gaza ha offerto di rilasciare 22 ostaggi vivi e 12 corpi durante la prima fase di un accordo. Israele ha rifiutato l'idea e ha chiarito che accetterà solo ostaggi vivi durante la fase iniziale di un accordo di rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che un'incursione militare, completata sabato, nell'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, ha ucciso 19 terroristi, «senza alcuna vittima civile», dopo che le autorità sanitarie gestite da Hamas riprese come sempre dalla stampa internazionale (compresa quella italiana), avevano precedentemente affermato che 50 persone erano state uccise, compreso il personale dell'ospedale che «gli israeliani hanno dato alle fiamme». Tra loro un posto d’onore come spacciatore di notizie false lo merita l’ex parlamentare del MoVimento 5 stelle Alessandro Di Battista, noto per la sua profonda avversione per Israele e gli ebrei, che ha pubblicato su Istagram un fotografia che ritrae i terroristi di Hamas catturati descritti come «quelli che vedete sono medici e pazienti di Gaza cacciati via dall’ospedale Kamal Awan dai soldati israeliani. Le Forze armate sioniste stanno facendo ai palestinesi quello che i nazisti hanno fatto agli ebrei. Non c’è alcuna differenza. Per la cronaca hanno bruciato l’ospedale. La fine dell’umanità sta andando in onda ora, in diretta anche se i media hanno deciso di non trasmetterla». Peggio di lui fanno i suoi follower che commentano questo ennesimo falso con commenti antisemiti.

Alessandro Di Battista con Mohammed Hannoun uomo di Hamas in Europa

L'ospedale Kamal Adwan è stato descritto dalle Idf «come l'ultimo bastione di Hamas a Jabalia», dopo che centinaia di terroristi avrebbero usato la struttura medica come rifugio dagli attacchi israeliani. Le Idf hanno reso noto che dei 940 palestinesi che hanno attraversato un posto di blocco dell'esercito fuori dall'ospedale, 240 sono stati arrestati perché presunti membri di gruppi terroristici. In totale, circa 600 civili e altri 95 pazienti, assistenti e personale medico sono stati evacuati da Kamal Adwan. Riguardo ai 240 agenti terroristici le Idf hanno fatto sapere che «almeno 15 hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, che ha dato inizio alla guerra in corso. Molti altri sono considerati comandanti di spicco dei gruppi terroristici di Hamas e della Jihad islamica palestinese». Inoltre, le Idf hanno reso noto che alcuni degli agenti terroristici si sono finti personale medico e pazienti, e alcuni hanno cercato di andarsene su barelle e ambulanze. Di un primo gruppo di 21 pazienti che hanno lasciato l'ospedale, i militari hanno detto che 13 si sono rivelati essere sospetti operatori terroristici. Anche il direttore dell'ospedale, Hussam Abu Safiya, descritto dalla propaganda propal e dall’ineffabile Di Battista come «un medico tra le macerie», è stato arrestato in quanto sospettato di essere un agente di Hamas.

Per le Idf il raid di Kamal Radwan ha segnato una delle più grandi operazioni a Gaza dall'inizio della guerra .Nelle ultime settimane l' Esercito Israeliano ha intensificato le operazioni nell’area di questa struttura sanitaria, con l’obiettivo di consentire un’incursione nell’ospedale durante il fine settimana. Prima dell’operazione le Idf hanno facilitato l’evacuazione di 350 pazienti, operatori sanitari e personale medico, trasferiti in sicurezza presso altri ospedali grazie alla collaborazione del Coordinatore delle attività governative nei territori del ministero della Difesa (Cogat). Venerdì mattina, la 401esima Brigata corazzata ha circondato l’ospedale in meno di un’ora, avanzando da due direzioni. Durante le operazioni i soldati hanno disinnescato un grande ordigno esplosivo posizionato lungo una strada che conduceva al centro medico. Parallelamente, due cellule di Hamas, che tentavano di fuggire dalla struttura, sono state neutralizzate da attacchi di droni. L' Esercito Israeliano ha successivamente lanciato un appello alla popolazione civile e ai pazienti presenti nell’ospedale per lasciare la struttura. Durante l’evacuazione i civili sono stati fatti passare attraverso un posto di blocco militare, dove sono stati identificati e fermati sospetti legati ad attività terroristiche. I pazienti e il personale sanitario, invece, sono stati trasferiti all’ospedale indonesiano di Jabalia, insieme a generatori, carburante e altre attrezzature mediche fornite da Israele. Conclusa l’evacuazione, l’unità d’élite Shayetet 13 della Marina ha effettuato operazioni mirate all’interno dell’ospedale. Durante queste attività, sono state rinvenute e sequestrate armi, tra cui granate, pistole e munizioni.

Tuttavia, le Idf hanno sottolineato che il maggior numero di armamenti è stato scoperto in appartamenti nei pressi dell’ospedale, usati da Hamas come postazioni militari, molte delle quali dotate di trappole esplosive. Con la completa evacuazione del personale e dei pazienti, l’ospedale Kamal Adwan è ora fuori servizio. Le sue attrezzature e risorse critiche sono state trasferite all’ospedale indonesiano, che resta operativo per rispondere alle necessità della popolazione. Le Idf hanno dichiarato di non avere in programma la demolizione di Kamal Adwan dopo l'incursione. Una fonte militare ha detto che le truppe rimarranno nell'area di Kamal Adwan «per monitorare da vicino» l'ospedale per assicurarsi che non torni a servire come base per i terroristi. Fonti militari hanno detto che ci sono ancora altre operazioni da condurre a Jabalia contro le rimanenti cellule di Hamas, ma, in generale, le Idf sono vicine a completare la loro missione in quel luogo, dopo il raid dell'ospedale usato come base dai terroristi di Hamas.

Infine, mentre scriviamo si apprende che un'operazione mirata dell'Aeronautica israeliana (IAF), condotta sulla base di informazioni fornite dall'Intelligence delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e dall'Agenzia per la Sicurezza Interna (ISA), ha portato all'eliminazione di Abd al-Hadi Sabah, figura di spicco di Hamas. Sabah era un comandante di plotone Nukhba all'interno del battaglione occidentale di Khan Yunis e operava da un rifugio situato in un'area designata come zona umanitaria. Secondo l'IDF, Sabah è stato uno dei principali responsabili dell'infiltrazione nel kibbutz Nir Oz durante il massacro del 7 ottobre 2023, un episodio che ha causato un numero significativo di vittime civili 8 46 morti e 71 ostaggi). Durante il conflitto in corso, il leader terrorista ha guidato e orchestrato numerosi attacchi contro le forze israeliane. L'operazione è stata eseguita con l'adozione di misure volte a minimizzare il rischio per la popolazione civile. Tra queste, l'impiego di munizioni di precisione, l'uso di sofisticate tecnologie di sorveglianza aerea e una pianificazione basata su accurate informazioni di intelligence. In una nota ufficiale, l'IDF ha dichiarato: «Continueremo a perseguire tutti i terroristi coinvolti nel massacro del 7 ottobre e a garantire la sicurezza dei cittadini israeliani»

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Stefano Piazza