I possibili impatti della crisi siriana sulla Libia
(Ansa)
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I possibili impatti della crisi siriana sulla Libia

Se il rapporto tra Putin ed Erdogan dovesse deteriorarsi, potrebbe crescere la tensione nel Paese nordafricano

Il riesplodere della crisi siriana potrebbe avere delle ripercussioni anche sui delicati equilibri libici. Alcune delle sigle a cui appartengono gli insorti siriani sono infatti storicamente spalleggiate dalla Turchia. Ankara ha preso, sì, le distanze dall’offensiva in corso. E' tuttavia difficile credere che non abbia dato il suo benestare a quei raggruppamenti a cui offre notoriamente il proprio sostegno. Se così fosse, i rapporti tra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin potrebbero guastarsi.

Il presidente russo è infatti un ferreo alleato di Bashar al Assad: non a caso, sta cercando di puntellare il suo governo, nonostante le difficoltà militari dovute al coinvolgimento russo in Ucraina. Ebbene, in caso di turbolenze tra lo zar e il sultano, la Libia potrebbe risentirne. Non dimentichiamo infatti che il Paese nordafricano è spaccato tra due governi: uno, quello occidentale, spalleggiato dalla Turchia; l’altro, quello orientale, sostenuto dalla Russia.

Secondo quanto riferito da Agenzia Nova, a fine novembre il viceministro della Difesa russo, Junus-bek Evkurov, è stato accolto a Bengasi dal generale Khalifa Haftar e dai suoi figli, Khalid e Saddam. Non si tratta della prima visita dell’alto funzionario di Mosca. Questo significa che il Cremlino continua a guardare con interesse alla parte orientale della Libia, utilizzandola tra l’altro come trampolino di lancio per irradiare la propria influenza su ampi settori della regione del Sahel. Non è d’altronde un mistero che Haftar goda storicamente del sostegno russo. Così come non è un mistero che il generale della Cirenaica sia il perno effettivo intorno a cui ruota l’esecutivo dell’Est.

Tra l’altro, Middle East Eye ha ipotizzato che Putin possa decidere di spostare i propri Africa Corps, attualmente dislocati soprattutto in Libia, in territorio siriano, per sostenere Assad. Un'eventualità, questa, che potrebbe incrementare la tensione con Ankara. Insomma, non è affatto escluso che la nuova crisi siriana possa produrre delle fibrillazioni libiche, facendo magari riesplodere un clima agitato tra i due governi rivali. Si tratta di uno scenario da tenere assolutamente in considerazione per gli impatti che potrebbe avere sul nostro Paese e, più in generale, su fianco meridionale della Nato.

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Stefano Graziosi