Ismail Haniyeh: spuntano nuovi dettagli sulla sua morte
Poche ore prima di di essere eliminato il leader di Hamas si vantava della sicurezze iraniana che lo stava proteggendo
Durante un'operazione mirata basata sull’intelligence iei l'IDF ha eliminato il terrorista Mohammed al-Jabari, che era vice capo della produzione di armi per la Jihad islamica. Al-Jabari era responsabile del finanziamento dell'infrastruttura di produzione di armi per la Jihad islamica nel nord di Gaza, della distribuzione di stipendi e fondi e faceva parte dei tentativi di ripristinare le capacità e l'infrastruttura di produzione di razzi della Jihad islamica. Prima dell'attacco, « sono state adottate numerose misure per ridurre il rischio di danni ai civili, tra cui l'impiego di munizioni di precisione, sorveglianza e ulteriori informazioni di intelligence». Inoltre, le truppe della 162a Divisione stanno continuando le attività operative precise, basate sull'intelligence, nell'area di Rafah. Nel corso della giornata di ieri, le truppe dell'IDF hanno eliminato circa 30 terroristi durante scontri ravvicinati e attacchi aerei. A poche ore dalla morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh emergono una serie circostanze che mostrano quanto il capo dell’organizzazione jihadista si fidasse della protezione iraniana tanto che poche ore prima di essere assassinato nella capitale iraniana si è vantato di quanto fosse al sicuro a Teheran, come ha riportato il Telegraph.
In un video girato martedì e ottenuto da MEMRI, Haniyeh ha detto ai giornalisti durante una mostra a Teheran: « Sono pieno di orgoglio nel passeggiare per questa mostra di civiltà. Spostandomi da un paese all'altro, con Gerusalemme al centro - Gerusalemme, il perno della nostra lotta con l'impresa sionista. Questi paesi e il popolo della nazione islamica vedono Gerusalemme come la loro prima direzione di preghiera e il luogo del Viaggio notturno del Profeta». Poi ha aggiunto: «Il messaggio è molto chiaro, le civiltà umane sono emerse da questa regione, da queste nazioni e da questi paesi. Oggi, c'è un tentativo di creare civiltà, ma queste civiltà si basano sull'uccisione, sullo spargimento di sangue, sul saccheggio delle risorse di altre nazioni e sull'occupazione delle terre di altri. Queste sono false civiltà che non sono destinate a durare. La civiltà che durerà per l'eternità è questa civiltà islamica che si basa sulla divina Sharia e sui valori umani». Questa è stata l'ultima intervista di Haniyeh, dato che è morto in un'esplosione nella sua stanza poche ore dopo aver partecipato all'insediamento del nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian.
Dopo gli attacchi del 7 ottobre, che hanno causato la morte di circa 1.200 israeliani, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno eliminato decine di figure e comandanti di spicco di Hamas durante la loro intensa campagna a Gaza. Tuttavia, Israele ha colpito importanti figure di Hamas e altri membri alleati del cosiddetto "asse della resistenza" anche al di fuori di Gaza. Gli eventi recenti segnano l'ultimo di una serie di almeno 34 attacchi israeliani che hanno portato alla morte di almeno 39 comandanti e membri di alto rango di Hamas, Hezbollah e del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) in Libano, Siria e Iran negli ultimi 10 mesi. Le autorità statunitensi hanno comunicato alla CNN che gli Stati Uniti prevedono che la ritorsione iraniana in risposta all'eliminazione del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, potrebbe essere simile al lancio di missili balistici e droni contro Israele del 13 aprile scorso
I funzionari hanno indicato che questa volta l'attacco potrebbe essere più vasto e complesso rispetto al precedente, includendo la possibilità di un'azione coordinata con delegati iraniani provenienti da varie direzioni. Il rapporto sottolinea inoltre che gli Stati Uniti ritengono che questa volta vi sia una maggiore preoccupazione per il fatto che le basi militari statunitensi nella regione possano essere tra gli obiettivi dell'attacco. La Cnn ha riferito che il presidente Joe Biden sta valutando ulteriori misure di difesa per gli Stati Uniti in Medio Oriente, in preparazione alla rappresaglia iraniana contro Israele. Biden, ha dichiarato giovedì sera che l'eliminazione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran « non ha contribuito a facilitare un cessate il fuoco a Gaza».Il presidente degli Stati Uniti ha rilasciato queste dichiarazioni ai giornalisti presso la Joint Base Andrews, nel Maryland, dove ha incontrato i prigionieri liberati dalla Russia nell'ambito di uno scambio di prigionieri.Parlando della sua conversazione serale con il primo ministro Benjamin Netanyahu, Joe Biden ha detto « di aver avuto un colloquio diretto con Netanyahu e di averlo incoraggiato a trovare rapidamente un accordo per il rilascio degli ostaggi e per un cessate il fuoco a Gaza».
Secondo vari funzionari statunitensi, il Pentagono ha discusso con il Comando Centrale statunitense ( CENTCOM) di quali cambiamenti apportare alla disposizione delle forze statunitensi nella regione, ma fino al pomeriggio di giovedì non era stata presa alcuna decisione definitiva. I funzionari hanno affermato che una risposta iraniana potrebbe verificarsi nei prossimi giorni. Il rapporto inoltre ha anche evidenziato che una coalizione di paesi, tra cui la Giordania e altri stati arabi, si è riunita ad aprile per condividere informazioni di intelligence e intercettare l'attacco iraniano, ma i funzionari affermano che non è chiaro se una coalizione del genere possa essere ricostituita così rapidamente e se tutti i paesi siano disposti a partecipare nuovamente.