Israele: attacco con coltello a Hadera, è terrorismo. Sei feriti dei quali due sono gravi
Oggi il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si sentiranno telefonicamente (la prima volta dopo mesi), per discutere i piani di Israele riguardanti un possibile attacco all'Iran che sembra vicino.
Questa mattina diverse persone sono state accoltellate a Hadera, una città nel centro di Israele. Lo riportano i media locali. La polizia israeliana afferma che l'accoltellamento in cui sono rimaste ferite sei persone, due delle quali in modo grave, è stato un attacco terroristico. La polizia rende noto che «un sospettato è stato localizzato e neutralizzato», senza fornire ulteriori dettagli.Secondo la prima ricostruzione l’uomo identificato l'aggressore come Ahmad Jabareen, 36 anni, cittadino israeliano della vicina città araba di Umm al-Fahm ha accoltellato le persone in quattro luoghi diversi e che sia fuggito a bordo di un motorino per essere successivamente catturato. Contestualmente, cinque persone sono rimaste ferite dalle schegge provocate dall'esplosione di un razzo nella zona di Haifa.Il servizio di ambulanza Magen David Adom ha riferito di aver trasportato al Rambam Hospital un ragazzo di 16 anni in condizioni moderate, insieme ad altri quattro uomini, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, che hanno riportato ferite leggere a causa delle schegge.Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato che circa 40 razzi sono stati lanciati nell'area.Non si fermano le operazioni militari nel sud del Libano e nella Striscia di Gaza dove ieri l'aeronautica israeliana ha effettuato attacchi contro «circa 185 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano e circa 45 obiettivi terroristici di Hamas».
Gli obiettivi includevano cellule terroristiche, infrastrutture, strutture militari, posti di osservazione, lanciatori e depositi di armi come ha reso noto l'esercito israeliano tramite il suo canale Telegram. Sempre a proposito di Gaza le Idf hanno distribuito volantini nella zona di Al Mawasi, a Khan Yunis, Gaza, indirizzando un avvertimento ai residenti locali contro l'adesione a organizzazioni terroristiche palestinesi e includendo un messaggio destinato al leader di Hamas Yahya Sinwar che si nasconde nel sottosuolo facendosi scudo degli ostaggi israeliani ancora in vita. Nel volantino si legge : «Le azioni terroristiche di Hamas e la manipolazione dei vostri figli per arruolarli nelle sue file vi hanno fatto perdere molti dei vostri cari nell'ultimo anno. Hamas tenta di persuadere i vostri figli a unirsi all'organizzazione terroristica promettendo denaro. Non desiderate un futuro migliore per i vostri figli?».Nel messaggio rivolto direttamente al leader di Hamas, Yahya Sinwar, i volantini contenevano la frase: «Sinwar, non esiste un tunnel abbastanza profondo. Chiedi a Nasrallah!» Negli ultimi giorni, è stato scritto che Sinwar ha ripreso contatti, dopo settimane di silenzio, con i mediatori coinvolti nei negoziati per un accordo sugli ostaggi ma la circostanza è del tutto falsa. Le forze di sicurezza israeliane, nelle ultime settimane, hanno cercato di verificare se Sinwar fosse stato ferito durante gli attacchi dell'IDF su Gaza. Questa mattina, il Wall Street Journal rivela che Sinwar avrebbe ordinato la ripresa degli attentati suicidi pochi giorni dopo essere diventato il leader quasi incontrastato di Hamas, a seguito dell'assassinio di Ismail Haniyeh. Infatti, poco dopo il suo ordine, un attentato fallito a Tel Aviv ha visto un terrorista di Nablus farsi esplodere in una zona poco affollata, causando solo il ferimento moderato di un passante, evitando così una tragedia di maggiori proporzioni. Oggi il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si sentiranno telefonicamente (la prima volta dopo mesi), per discutere i piani di Israele riguardanti un possibile attacco all'Iran. Lo riporta Axios, citando tre funzionari statunitensi. La telefonata dovrebbe servire anche a far chiarezza dopo che il Washington Post in un articolo che menziona la cancellazione all'ultimo minuto della visita del ministro della Difesa israeliano Gallant al Pentagono, ha scritto che« Israele sta preparando una risposta militare significativa all'attacco dell'Iran, senza aver informato gli Stati Uniti sui dettagli dei suoi piani» Secondo fonti citate, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, avrebbe dato istruzioni al ministro della Difesa Yoav Gallant di partire solo a due condizioni: dopo una telefonata tra Netanyahu e Joe Biden, e una volta approvata la risposta militare contro l'Iran. Sempre Il Washington Post, citando fonti israeliane, riporta che Netanyahu avrebbe cercato invano di contattare Biden. Tuttavia, un funzionario americano ha smentito che Joe Biden abbia rifiutato tali contatti ma forse oggi ne sapremo di piu'. Infine mentre scriviamo, è stato pubblicato su X un post nell'account ufficiale dello Stato di Israele nel quale si legge: «L'Iran, uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi. Il primo ottobre il regime iraniano ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele. Questo assalto non è stato semplicemente un attacco a Israele; rappresenta una minaccia significativa alla stabilità globale».
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