Israele colpisce al cuore Hezbollah. Sempre più probabile la morte di Hassan Nasrallah
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Israele colpisce al cuore Hezbollah. Sempre più probabile la morte di Hassan Nasrallah

Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo armato libanese, Hassan Nasrallah, non è raggiungibile dopo gli attacchi israeliani alla periferia sud di Beirut di ieri sera: lo riporta l'agenzia di stampa Reuters

Dopo quasi un anno dallo scoppio della guerra, e nel pieno del conflitto con Hezbollah, ieri il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è intervenuto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nel suo durissimo discorso ha menzionato Hamas, la minaccia iraniana, la continuazione dei combattimenti in Libano e il ruolo delle Nazioni Unite, definita «una palude antisemita, una società terrapiattista anti-israeliana e una sprezzante, sdegnosa farsa» Non appena Netanyahu è sceso dal palco, il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha dichiarato che l'Aeronautica israeliana ha colpito la sede principale di Hezbollah a Beirut, capitale del Libano. Secondo Hagari, il quartier generale era stato costruito sotto edifici civili nel quartiere di Dahiyeh, nota roccaforte di Hezbollah a Beirut. Secondo quanto riportato in Libano, al momento dell'attacco alti funzionari di Hezbollah si trovavano nel quartier generale, e tra gli obiettivi dell'attacco c'era anche il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un alto funzionario statunitense ha dichiarato ad ABC News che Israele aveva preso di mira Nasrallah nell'attacco, aggiungendo che il leader di Hezbollah e alcuni dei suoi collaboratori si trovavano a Beirut per una breve visita al momento dell'attacco. Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo armato libanese non è raggiungibile dopo gli attacchi israeliani alla periferia sud di Beirut di ieri sera, come riportato dall'agenzia di stampa Reuters.

Da parte sua, Hezbollah non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale ma fonti della sicurezza in Libano hanno dichiarato al servizio in lingua araba di Sky News che il ritardo nell'annuncio di Hezbollah sulla sorte di Nasrallah aumenta la probabilità che sia stato eliminato. L'esercito israeliano, con un comunicato pubblicato su Telegram, ha reso noto di avere eliminato «il terrorista Muhammad Ali Ismail, comandante dell'unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano. Nell'operazione è stato ucciso anche il suo vice, il terrorista Hussein Ahmad Ismail, e altri comandanti e operatori di Hezbollah sono stati eliminati insieme a loro». Poco prima dell'attacco a Hassan Nasrallah, il capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, Hashim Safi al-Din, è stato ucciso in un attentato a Beirut. Safi al-Din, un membro anziano di Hezbollah e noto narcotrafficante, cugino di Nasrallah e capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, era considerato il «numero 2» dell'organizzazione ed era la persona designata a succedere a Nasrallah in caso di morte. Secondo alcune fonti, Hashem Safieddine, cugino di Nasrallah e capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, sarebbe rimasto ferito o eliminato durante l'attacco, ma una fonte all'interno dell'organizzazione terroristica ha dichiarato a Reuters che Safieddine è vivo. Il Ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno due persone sono state uccise e 76 sono rimaste ferite nell'attacco israeliano, ma si tratta di una valutazione preliminare e si prevede che i numeri aumenteranno.

La scorsa notte, l'esercito israeliano ha emesso un altro ordine di evacuazione per i residenti dei quartieri di Al-Barajneh e Al-Hadath, invitandoli a lasciare luoghi specifici indicati sulle mappe nella zona meridionale di Dahiyeh a Beirut: «Se siete presenti vicino a strutture di Hezbollah, per la sicurezza vostra e dei vostri cari siete obbligati a evacuare immediatamente gli edifici e ad allontanarvi da essi per una distanza non inferiore a 500 metri», ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, Avicay Adraee. Nella notte, nel sud della Siria, l'intelligence della Divisione Intelligence e del Comando Nord ha condotto un'operazione che ha portato all'eliminazione di Ahmed Muhammad Fahd: « Fahd era responsabile di operazioni terroristiche contro le forze dell'Idf e lo Stato di Israele, provenienti dall'area della Siria meridionale, tra cui un piano di attacco mirato verso le alture di Golan. È stato neutralizzato mentre stava progettando di compiere un altro L’atto terroristico imminente continuerà a colpire e neutralizzare i membri di Hamas ovunque si trovino». Come detto Hezbollah tace sulla sorte di Nasrallah, tuttavia, dall’Iran arrivano segnali che lasciano intendere che il capo di Hezbollah sia morto. In tal senso Ali Larijani, consigliere della guida suprema iraniana Ali Khamenei, ha dichiarato alla televisione di stato iraniana: «La resistenza ha leader e quadri forti, e ogni leader che verrà martirizzato verrà sostituito». Anche Hamas ha preso posizione: «Noi... condanniamo fermamente la brutale e continua aggressione sionista e l'escalation contro il fraterno popolo libanese attraverso feroci attacchi aerei, incluso l'attacco di oggi che ha preso di mira edifici residenziali». Infine, mentre stiamo scrivendo, un missile lanciato dal Libano verso Tel Aviv è caduto in mare. Nel frattempo, l'IAF sta conducendo attacchi su larga scala contro numerosi obiettivi appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah nelle aree del Beqaa e in diverse località del Libano meridionale. Tra gli obiettivi colpiti figurano i lanciatori destinati a colpire civili israeliani, edifici utilizzati per immagazzinare armi e infrastrutture.

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Stefano Piazza