Kenya, violente proteste fuori dal Parlamento. Il paese sull'orlo della guerra civile | video
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Kenya, violente proteste fuori dal Parlamento. Il paese sull'orlo della guerra civile | video

La protesta scoppiata dopo l'approvazione della legge con nuove tasse. Imprecisato il numero di morti

In Kenya, migliaia di manifestanti hanno preso d'assalto gli edifici del Parlamento a Nairobi dopo la notizia dell'approvazione della legge finanziaria. Secondo le televisioni nazionali e il sito Kenyans, fuori dal Parlamento ci sarebbero stati spari e una decina di morti tra i dimostranti. Il numero esatto delle vittime è ancora incerto, ma i media parlano di almeno tre persone uccise. Alcuni deputati dell'opposizione si sarebbero uniti ai manifestanti.

Decine di feriti sono stati segnalati finora, ma il numero tende ad aumentare. Amnesty International ha riportato 52 arresti, oltre a 21 persone "rapite o scomparse per mano di agenti in uniforme e non". Si tratta principalmente di attivisti o influencer che, tramite le loro pagine social, avevano appoggiato le proteste antigovernative.

Nel corso degli scontri, la polizia ha effettuato alcuni arresti e ha sparato lacrimogeni. Il giornalista keniota Collins Olunga, dell'agenzia di stampa francese AFP, è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale, dove ha confermato di essere "stabile". Tra i manifestanti c'era anche l'attivista, sociologa e giornalista Rita Auma Obama, sorellastra dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

La Croce Rossa del Kenya ha denunciato che il suo personale e i volontari sono stati attaccati dalla polizia e alcuni di loro sono rimasti feriti, come riferisce il sito Kenyans. Gli episodi più gravi si sono verificati nei pressi della basilica della Sacra Famiglia, dove i medici e il personale sanitario della Croce Rossa stavano allestendo tende di fortuna per soccorrere i manifestanti feriti. La polizia, inseguendo alcuni dimostranti, ha sparato lacrimogeni e, secondo testimonianze, anche proiettili.

Dalle immagini televisive diffuse dai canali locali, una parte dell'edificio del Parlamento è in fiamme. Le immagini mostrano anche diversi parlamentari fuggire dall'edificio. Gruppi di dimostranti si sono diretti verso il palazzo della Contea e hanno incendiato l'ufficio del governatore Johnson Sakaja e altri uffici amministrativi. Come segnala il sito Kenyans, gli scontri continuano nella capitale con sparatorie in diverse parti della città.

Un testimone ha raccontato che i manifestanti hanno tentato di assaltare la State House nella città occidentale di Nakuru. Hanno anche incendiato gli uffici del partito al potere a Embu, nel Kenya centrale, secondo quanto riportato dal quotidiano Nation. Citizen TV ha mostrato filmati da Nyeri, nel Kenya centrale, con la polizia che affrontava i manifestanti nelle strade. L'emittente Ktn ha riferito di aver "ricevuto minacce dalle autorità" di chiusura mentre seguivano le proteste.

La Casa Bianca ha invitato alla calma in Kenya, stretto partner degli Stati Uniti, dopo che le proteste sono degenerate in violenze. "Gli Stati Uniti stanno monitorando attentamente la situazione a Nairobi. Condanniamo la violenza in tutte le sue forme e invitiamo alla calma", ha dichiarato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.

Infine, un "grave disservizio" ha colpito la rete internet del Kenya, come annunciato da NetBlocks, organismo di monitoraggio del web.

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Stefano Piazza