L'Egitto pronto ad accogliere temporaneamente fino a mezzo milione di abitanti di Gaza
(Ansa)
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L'Egitto pronto ad accogliere temporaneamente fino a mezzo milione di abitanti di Gaza

Intanto la guerra continua con l'esercito israeliano che ha annunciato di aver eliminato "il regista" delle turpi cerimonie di restituzione degli ostaggi e dei corpi. Licenziato il capo dello Shin Bet tra le proteste popolari.

Questa mattina il quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato al gruppo terroristico Hezbollah, scrive che il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi avrebbe recentemente annunciato, durante i vertici dei Paesi arabi, la disponibilità dell’Egitto ad accogliere temporaneamente fino a mezzo milione di abitanti di Gaza. Questi verrebbero ospitati in una città appositamente creata nel nord del Sinai. Secondo il rapporto – che non ha ancora ricevuto conferme ufficiali – la decisione comporterebbe l’apertura della frontiera egiziana per consentire ai cittadini di Gaza di lasciare volontariamente il territorio. Inoltre, il documento evidenzia le preoccupazioni della Giordania, che ha espresso la volontà di assistere i rifugiati palestinesi, ma solo le famiglie dei feriti e per un periodo di tempo limitato. Se non ci saranno smentite si tratta di una svolta clamorosa che può’ aprire nuovi scenari sul futuro del Medio Oriente.

Ieri il governo di Gerusalemme ha approvato le dimissioni del capo dell'Agenzia per la sicurezza israeliana (Shin Bet), Ronen Bar. L'ufficio del Primo Ministro ha dichiarato: «Il governo ha ora approvato all'unanimità la proposta del Primo Ministro Benjamin Netanyahu di porre fine al mandato del capo dello Shin Bet, Ronen Bar concluderà il suo incarico di capo dello Shin Bet il 10 aprile 2025, o quando verrà nominato un capo permanente dello Shin Bet, a seconda di quale evento si verifichi per primo». Dopo che il licenziamento di Bar è stato approvato, una fonte diplomatica ha risposto a una lettera inviata dallo stesso Bar nel aquale ha difeso il suo operato, presentata ai ministri del governo durante la riunione in cui si discuteva della sua destituzione. «Il governo israeliano, che supervisiona lo Shin Bet, ha perso completamente la fiducia in Ronen Bar, che continua a rifiutarsi di dimettersi mentre usa cinicamente le famiglie degli ostaggi e fa un uso politico improprio della sua posizione per fabbricare indagini infondate», ha affermato la fonte.

Poi la stessa fonte ha aggiunto: «Ronen ha avuto l'opportunità di dimettersi con dignità dopo il suo grave fallimento del 7 ottobre, proprio come ha fatto il Capo di Stato maggiore uscente. Tuttavia, ha scelto di non partecipare alla riunione del governo che si occupava del suo caso, semplicemente perché aveva paura di fornire risposte, in particolare a una domanda critica: perché, dopo aver saputo dell'attacco di Hamas molte ore prima che accadesse, non ha fatto nulla e non ha avvisato il Primo Ministro, cosa che avrebbe potuto impedire il disastro? Se Ronen Bar avesse svolto il suo dovere con la stessa fermezza con cui ora si aggrappa al suo posto, non saremmo arrivati al 7 ottobre». Mentre il governo votava per il licenziamento del capo dello Shin Bet migliaia di israeliani si sono radunati davanti alla Knesset, il parlamento israeliano a Gerusalemme, per manifestare contro il piano del primo ministro Benjamin Netanyahu di licenziare il capo del servizio di sicurezza interna Shin Bet. I manifestanti hanno inoltre chiesto il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.

La guerra intanto continua e sempre nella giornata di ieri oltre ai missili lanciati dallo Yemen contro Israele (intercettati e distrutti), Hamas ha rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv, segnando quella che sembra essere la prima risposta del gruppo alla nuova offensiva israeliana su Gaza. Le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno dichiarato in un comunicato di aver colpito la città con una raffica di razzi M90, affermando che l'attacco «è una reazione ai massacri sionisti contro i civili». In precedenza, l'IDF aveva segnalato il lancio di tre razzi da Gaza verso il centro di Israele: uno è stato intercettato, mentre gli altri due sono caduti in aree aperte. L'attacco è avvenuto poco dopo l'inizio dell'operazione di terra dell'esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha annunciato l'uccisione del capo dell'agenzia di sicurezza interna di Hamas durante un attacco aereo sulla Striscia di Gaza. In un post su X, il portavoce militare Avichay Adraee ha dichiarato che, nei giorni scorsi, le forze dell’IDF hanno eliminato Rashid Jahjouh, leader del Servizio di Sicurezza Generale di Hamas. Jahjouh aveva preso il posto di Sami Oudeh, eliminato nel luglio 2024. In un'altra operazione, le forze israeliane hanno ucciso Ismail Abdel-Al, identificato come un membro di spicco della rete di contrabbando di armi della Jihad Islamica.Inoltre poco fa si è avuta la conferma dell’eliminazione di Osama Tabash- Abu Ali, comandante del Battaglione Orientale di Khan Yunis nell'ala militare di Hamas. Tabash grande amico di Yahya Sinwar oltre ai massacri del 7 ottobre 2023 è stato il “regista” della turpe cerimonia di restituzione dei corpi degli ostaggi compresi quelli della famiglia Bibas. Infine, il portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt ha ribadito che Donald Trump «sostiene pienamente Israele e l'esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni. Il presidente degli Stati Uniti ha chiaramente fatto capire ad Hamas che, se non avesse rilasciato tutti gli ostaggi, avrebbe vissuto l'inferno e sfortunatamente Hamas ha scelto di fare un gioco mediatico con le vite umane».

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Stefano Piazza