La notte della caccia all'ebreo nel cuore dell'Europa
Ieri sera ad Amsterdam centinaia di tifosi della squadra di calcio del Maccabi Tel Aviv stati aggrediti, picchiati e investiti con le auto dopo la partita di Europa League del Maccabi Tel Aviv contro l’Ajax . Enormi le responsabilità dell'intelligence e della polizia olandese che non hanno colto i molti segnali di pericolo degli scorsi giorni. Missione israeliana di soccorso.
Ieri sera ad Amsterdam centinaia di tifosi della squadra di calcio del Maccabi Tel Aviv stati aggrediti e picchiati dopo la partita di Europa League del Maccabi Tel Aviv contro l’Ajax. Non si è trattato della solita rissa tra ultras, perché era tutto meticolosamente preparato, né di una semplice manifestazione in favore della Palestina. Gli aggressori tutti arabi, con i volti coperti, si erano suddivisi in gruppi, nascondendosi nei vicoli, agli ingressi delle stazioni e nei pressi degli hotel che ospitavano i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv. Sapevano esattamente dove attenderli all'esterno dello stadio mentre uscivano e a quel punto li hanno attaccati, li hanno inseguiti armati di coltelli e bastoni per oltre un’ora, poi li hanno inseguiti con le auto, arrivando persino a investirli senza alcun intervento da parte delle Forze dell’ordine che non hanno scortato i tifosi israeliani verso gli hotel. I video che circolano sul web e sui social media mostrano i tifosi violentemente aggrediti, picchiati e investiti. Uno dei tifosi è stato costretto a dire «Liberate la Palestina» prima di essere lasciato andare. Alcuni tifosi si sono barricati nei negozi e in altri luoghi della città. Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che dieci tifosi sono rimasti feriti e che due persone risultano disperse, e che sono in corso i tentativi di contattarle.Un israeliano che ha assistito a quanto stava accadendo ha detto a Kan 11 News: «Aspettavano in gruppi a ogni angolo e non appena hanno riconosciuto gli israeliani, hanno iniziato a inseguirli. Altri aspettavano vicino agli hotel e al casinò in gruppi più grandi e lì hanno anche attaccato i tifosi. Poi altri sono passati in auto e non hanno smesso di suonare il clacson vicino agli hotel in cui alloggiano gli israeliani».Un altro testimone israeliano ha descritto così i fatti: «La Polizia ha iniziato a intervenire solo dopo circa mezz'ora o 45 minuti dall'inizio degli attacchi, dopo che gli aggressori avevano lanciato petardi contro le persone e dentro gli edifici». Un portavoce della Polizia di Amsterdam ha dichiarato che 62 sospettati sono stati arrestati durante gli incidenti, ma non ha potuto confermare se gli arrestati siano tifosi dell'Ajax.
Le reazioni in Israele
L'ufficio del premier israeliano ha dichiarato: «Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu è stato informato dei dettagli riguardanti il violentissimo incidente contro i cittadini israeliani ad Amsterdam, ha svolto una valutazione con il suo Segretario militare e il ministro degli Esteri e sta ricevendo aggiornamenti regolari. Il Primo ministro ha ordinato che due aerei di soccorso vengano inviati immediatamente per assistere i nostri cittadini. Le immagini crude dell'assalto ai nostri cittadini ad Amsterdam non saranno ignorate». Poi Netanyahu ha chiesto al Governo olandese e alle Forze di sicurezza «di adottare misure rapide e vigorose contro i rivoltosi e di garantire la sicurezza dei nostri cittadini». Il Consiglio per la sicurezza nazionale (Nsc) ha chiesto alla popolazione israeliana attualmente presente ad Amsterdam di rimanere nelle proprie stanze d'albergo, e a coloro che sono obbligati a uscire per recarsi al lavoro di evitare di esternare simboli israeliani ed ebraici e di informare immediatamente la Polizia locale di qualsiasi incidente insolito. Inoltre il Nsc raccomanda a coloro che possono anticipare il volo di ritorno in Israele di farlo. Il neo ministro degli Esteri Gideon Sa'ar ha commentato la situazione e ha scritto su X: «Siamo in contatto con le autorità nei Paesi Bassi in merito ai gravi eventi accaduti lì. Qualsiasi israeliano o ebreo che si trovi attualmente in difficoltà o abbia informazioni sulla posizione di un evento violento che si sta verificando in questo momento, contatti la hotline di emergenza». L'unità del portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha dichiarato: «A seguito dei gravi e violenti incidenti contro gli israeliani ad Amsterdam, con la direzione del livello politico e in conformità con una valutazione della situazione, le Idf si stanno preparando a dispiegare immediatamente una missione di salvataggio con il coordinamento del Governo olandese». La missione sarà dispiegata utilizzando aerei cargo e includerà team medici e di soccorso. L'Idf Homefront Command guiderà la missione di soccorso con la collaborazione di vari direttorati, rami e autorità di sicurezza israeliane dell’ esercito. Il Congresso ebraico europeo ha espresso la sua profonda indignazione e l’orrore per le aggressioni violente subite dai tifosi di calcio israeliani, avvenute giovedì sera nelle strade di Amsterdam a opera di sostenitori filo-palestinesi.«Questi attacchi antisemiti, scioccanti e in piena vista nelle strade di una città europea, dovrebbero rappresentare un serio campanello d'allarme per le autorità olandesi ed europee, evidenziando i pericoli delle manifestazioni anti-Israele lasciate senza controllo», ha dichiarato il presidente del Congresso, il dottor Ariel Muzicant.
Il fallimento dell'intelligence e della polizia olandese
Fin qui la cronaca della notte dell’odio antisemita arabo nel cuore dell’Europa ma quanto accaduto lascia sgomenti anche per gli incredibili errori da parte delle autorità olandesi e dell’UEFA. Far giocare una partita come quella di ieri in una città ostile agli ebrei come Amsterdam dove vivono decine di migliaia di arabi e dove operano decine di gang criminali sotto il controllo della «Mocro Maffia» (la mafia marocchina) è stata una autentica follia. Inoltre, sono pesantissime le responsabilità dell’Intelligence olandese e della polizia incapaci di prevedere quanto sarebbe poi accaduto. Ma tutto questo non è casuale. Come riferisce il Jerusalem Post da tempo gli agenti della polizia olandese si sono rifiutati di proteggere obiettivi ebrei, hanno riferito due ufficiali al Nieuw Israëlisch Weekblad all'inizio di questa settimana. Marcel de Weerd e Michel Theeboom, rappresentanti della Jewish Police Network, hanno espresso preoccupazione per i cambiamenti che stavano vedendo nelle forze dell'ordine. «Ci sono colleghi che non vogliono più proteggere obiettivi o eventi ebraici. Parlano di 'dilemmi morali' e vedo emergere una tendenza a cedere a ciò. Ciò segnerebbe davvero l'inizio della fine. Sono preoccupato per questo», ha detto Theeboom.
Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà che ha vinto le elezioni nei Paesi Bassi l'anno scorso e che è un fedele alleato di Israele, ha reagito a un video che apparentemente mostra un tifoso del Maccabi circondato da diversi uomini: «Sembra un pogrom nelle strade di Amsterdam. Arrestate ed espellete la feccia multiculturale che ha attaccato i sostenitori del Maccabi Tel Aviv nelle nostre strade. Mi vergogno che questo possa accadere nei Paesi Bassi. Totalmente inaccettabile. Siamo diventati la Gaza d'Europa. Musulmani con bandiere palestinesi che danno la caccia agli ebrei, io non lo accetterò mai. Le autorità saranno ritenute responsabili per la loro incapacità di proteggere i cittadini israeliani». Infine, inquietante quanto afferma Elisa Garfagna, giornalista ed esperta di comunicazione, su quanto avvenuto ieri sera: «Il 9 e 10 novembre 1938 sono date tristemente note per la Notte dei Cristalli, un evento che segnò l'inizio di una violenta persecuzione contro gli ebrei in Germania. Questa violenza sistematica, alimentata dall'ideologia nazista, portò a conseguenze devastanti e alla Shoah. Guardando all'attualità, l'8 novembre 2024, Amsterdam rappresenta una data di non ritorno dalla storia. In un'epoca in cui l'antisemitismo e l’antiebraismo riemergono in vari teatri, come quelli calcistici, è fondamentale confrontarsi con il passato con allarme e preoccupazione. La storia non può ripetersi ancora ai danni del popolo ebraico. Amsterdam, storicamente un rifugio per molti perseguitati, oggi deve affrontare un pogrom vero e proprio. I ghetti non sono solo quelli fatti di pietre, ma sono fatti di pregiudizi e gabbie intellettuali che si trasformano in odio senza limite. Vogliamo permetterlo?».
@riproduzione riservata