Sheinbaum
(Ansa)
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Le difficili sfide di Claudia Sheinbaum, prossimo presidente del Messico

La candidata del partito di sinistra Morena ha vinto nettamente le elezioni di domenica. Nel suo mandato dovrà affrontare una situazione particolarmente difficile

Le elezioni messicane hanno una vincitrice. Al primo posto si è collocata la candidata di sinistra Claudia Sheinbaum, che, esponente del partito di governo Morena, ha conquistato tra il 58% e il 60% dei voti. Al secondo posto si è invece piazzata Xochitl Galvez che, rappresentante del partito conservatore d’opposizione Pan, si è fermata attorno al 27% dei consensi. La Sheinbaum si avvia così a essere il primo presidente donna della storia messicana: un mandato, il suo, che avrà inizio il primo ottobre.

“Diventerò la prima donna presidente del Messico”, ha dichiarato la vincitrice, per poi aggiungere: “Non l’ho fatto da sola. Ce l'abbiamo fatta tutti, con le nostre eroine che ci hanno regalato la nostra patria, con le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti. Abbiamo dimostrato che il Messico è un paese democratico con elezioni pacifiche”. “Naturalmente mi congratulo con tutto il rispetto con Claudia Sheinbaum che ha vinto con un ampio margine”, ha affermato, dal canto suo, il presidente uscente, Lopez Obrador, che è anche il fondatore di Morena. La Galvez ha frattanto ammesso la sconfitta. “Pochi minuti fa ho contattato la Sheinbaum per riconoscere il risultato elettorale. Le ho detto che ho visto un Messico pieno di dolore e violenza e che spero che possa risolvere i gravi problemi del nostro popolo”, ha dichiarato la candidata di Pan.

Non è una situazione facile quella che si appresta ad affrontare la Sheinbaum. Innanzitutto il periodo elettorale è stato funestato da episodi di violenza. “Gruppi criminali hanno preso il controllo di ampie parti del Messico mentre combattono per il territorio per il traffico di droga negli Stati Uniti, guadagnano denaro dal traffico di migranti e sottopongono a estorsione i residenti per alimentare le loro imprese illecite”, ha riferito ieri Cnbc. "Anche la violenza contro personaggi politici è continuata durante questo ciclo elettorale”, ha aggiunto la testata.

In secondo luogo, l’Associated Press ha riportato che “Lopez Obrador lascia il suo successore con uno sconcertante deficit di bilancio pari al 5,9% del Pil”, aggiungendo che il Paese deve anche affrontare una carenza di acqua ed energia. Un’ulteriore incognita è infine rappresentata dai rapporti con gli Stati Uniti, soprattutto in vista delle prossime elezioni presidenziali americane: elezioni in cui i temi dell’immigrazione irregolare e del controllo della frontiera meridionale risultano già da tempo centrali. Non è quindi escluso che, nei prossimi mesi, le tensioni tra Washington e Città del Messico possano aumentare, mentre la Sheinbaum entrerà in carica appena un mese prima delle presidenziali statunitensi.

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Stefano Graziosi