Legge marziale in Corea del Sud. Caos nel paese
Scontro frontale il presidente Yoon Suk Yeol e l'opposizione guidata Lee Jae-myung con il quale lo scontro appare ormai insanabile. Di sicuro quanto accade a Seul in queste ore non può che far felice il dittatore nordcoreano Kim jong-un
Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha dichiarato poco fa la legge marziale d'emergenza, accusando l'opposizione «di aver organizzato un'insurrezione» e di «cercare di rovesciare la libera democrazia». In un discorso trasmesso alla TV nazionale Yoon ha denunciato l'opposizione per aver ripetutamente utilizzato la sua maggioranza nell'Assemblea nazionale per mettere sotto accusa i membri del suo gabinetto e bloccare l'approvazione dei piani di bilancio del suo Governo. «Ciò ha paralizzato l'amministrazione nazionale, che avrebbe dovuto essere il fondamento della libera democrazia, ma che è diventata un mostro che la distrugge». I canali di informazione della Corea del Sud stanno tutti trasmettendo il discorso del presidente, avvenuto circa un'ora fa. Non è chiaro cosa implichi esattamente la legge marziale e cosa cambierebbe immediatamente in Corea del Sud. Ma i membri dell'opposizione stanno già denunciando il presidente.
Il controverso leader dell'opposizione
Il leader dell'opposizione, ha affermato che la Corea del Sud «vive un momento disperato. Il destino del Paese è in gioco», definendo la dichiarazione di legge marziale «illegale, incostituzionale e contraria alla volontà del popolo».A proposito di lui, occorre ricordare che lo scorso 5 novembre un tribunale di Seul, ha emesso una condanna a un anno di carcere, con pena sospesa. Lee è stato giudicato colpevole di aver violato la legge elettorale, accusato di aver rilasciato dichiarazioni false durante la campagna per le elezioni presidenziali del 2022, in cui fu sconfitto dall'attuale presidente. Le indagini su Lee Jae-myung e la recente sentenza del tribunale hanno attirato grande attenzione in Corea del Sud, generando un ampio dibattito pubblico. A Seul si sono tenute manifestazioni sia a favore che contro il leader dell'opposizione: i suoi sostenitori ne difendono l'innocenza, mentre i detrattori chiedevano il suo arresto. Lee Jae-myung sulla scena politica da un ventennio ha già annunciato l'intenzione di presentare ricorso. È la prima volta che un presidente sudcoreano dichiara la legge marziale da quando la dittatura militare è finita nel Paese alla fine degli anni ottanta.
Un presidente debole
Yoon Suk Yeol, eletto presidente nel 2022, si trova in una situazione di stallo politico pressoché costante con l'opposizione, che controlla il Parlamento. Yoon Suk Yeol, esponente del People Power Party, ha conquistato la presidenza della Corea del Sud battendo di misura il rivale Lee Jae-myung, con uno scarto di appena 0,7 punti percentuali. Questo risultato ha reso le elezioni del 2022 le più competitive nella storia del Paese da quando, nel 1987, sono state introdotte le elezioni dirette. Il mandato di Yoon è stato fin qui segnato da bassi livelli di gradimento, in gran parte dovuti a controversie e scandali. Tra questi spiccano le accuse contro sua moglie, Kim Keon-hee, coinvolta in presunti casi di manipolazione azionaria e nella controversa accettazione di una costosa borsa di lusso Dior. Di recente Yoon si è scusato, ammettendo che sua moglie avrebbe dovuto adottare un comportamento più adeguato.
Sul piano politico, il presidente sta affrontando ulteriori sfide ad esempio il parlamento, dominato dall'opposizione, ostacola l'attuazione della sua agenda, rendendo difficile per Yoon implementare le sue politiche e mantenere le roboanti promesse elettorali. In mancanza di informazioni certe è difficile avere un quadro completo della situazione, tuttavia, l’impressione è che il presidente abbia forzato la mano dopo che l'opposizione sudcoreana ha apportato significative riduzioni ai bilanci proposti dal Governo e dal Partito al potere. Parallelamente, ha avviato azioni per mettere sotto accusa alcuni esponenti governativi, concentrandosi in particolare sul capo dell'agenzia di revisione contabile, accusato di non aver avviato indagini sulla first lady. Di fronte a questa situazione, il presidente Yoon Suk Yeol ha adottato una misura estrema, definita «opzione nucleare» che è pericolosissima non solo per lui ma per la giovane democrazia sudcoreana. Tutto accade mentre le relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud storicamente tese e caratterizzate da una profonda diffidenza reciproca- sono ai minimi storici e di sicuro quanto accade a Seul in queste ore non può che far felice il dittatore nordcoreano Kim jong-un, sempre più coinvolto nella guerra in Ucraina che alla lunga potrebbe diventare una trappola anche per lui. Una trappola mortale.
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