Volodymyr ​Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Ansa).
Dal Mondo

La lettera dell'ambasciatore ucraino

Dopo la pubblicazione della nostra inchiesta sui neonazisti ucraini, abbiamo ricevuto una nota dall'ambasciatore Yaroslav Melnyk.

  • La lettera dell'ambasciatore ucraino
  • La replica di Panorama

Gentile Direttore,

confermando ii nostro profondo rispetto per la libertà di stampa, una fra le massime espressioni dei diritti fondamentali dei Paesi europei, vorrei segnalare la nostra perplessita per l'articolo "Ucraina: ii battaglione Azov e i neonazisti che tengono in scacco Zelensky'', pubblicato ii 22 marzo 2022 nel vostro sito, che presenta le informazioni in modo scorretto, manipolato e propagandistico, distorcendo la realtà ed i fatti storici. Abbiamo sempre seguito con interesse le pubblicazioni della vostra rivista, una delle testate piu autorevoli e diffuse in Italia. Ma il menzionato articolo di Elisabetta Burba ci ha lasciato sconvolti dalle falsità e distorsioni della realtà.

Valutiamo l'articolo come un chiaro tentativo di discreditare lo Stato ucraino e la chiesa ucraina, cosl come un tentativo di ferire i fedeli in un tempo per noi così difficile. È assolutamente inaccettabile seminare astio tra i popoli ucraino e italiano pubblicando questo tipo di articoli.

Non ho alcuna intenzione di entrare nei dettagli e di provare l'invalidità di tutte le argomentazioni. Riordinare i frammenti di informazioni accumulati e spiegare dov'è la verita e dov'è la manipolazione può portare a un intero lavoro scientifico. Ma l'articolo, che pretende di essere approfondito, si è rivelato un crudo miscuglio di fatti individuali, speculazioni e propaganda del Cremlino.

Come è successo che alcuni giornalisti italiani possono essere caduti al livello dei propagandisti di Mosca? Ed ora quando decine di corrispondenti italiani si trovano in Ucraina. E quando molti italiani, che hanno vissuto per anni in Ucraina, sono tornati in Italia, in fuga dai bombardamenti russi delle pacifiche città ucraine. Perché almeno non chiedere loro del nazismo in Ucraina, della xenofobia e dello stato della chiesa?

Da un mese gli ucraini resistono coraggiosamente a uno dei piu grandi eserciti del mondo. Da un mese le truppe russe quotidianamente spazzano via le intere città ucraine dalla faccia della terra, saccheggiando le case degli ucraini, violentando donne, uccidendo bambini, uccidendo con la fame, il freddo e la sete.

E i giornalisti della vostra edizione ritrasmettono senza scrupoli le narrazioni del Cremlino, tengono bordone a Mosca e quindi provano a giustificare tutti i crimini di guerra da parte dell'esercito russo che il nostro popolo sta provando sulla propria pelle.

Chiediamo almeno rispetto. II rispetto per l'atto eroico quotidiano dei militari ucraini, dei medici e dei volontari ucraini, del popolo ucraino. Rispetto per la nostra storia, ii nostro presente e il nostro futuro. II rispetto per la resistenza del nostro Paese, che dissuade la Russia dallo scatenare ulteriori aggressioni e dall'avanzare verso l'Occidente. Ma anche il rispetto dei vostri lettori.

Pubblicando tali articoli non si rende un buon servizio al lettore.

Auspichiamo, gentile Direttore, che Lei voglia rivedere quanto riportato dal Suo giornale e voglia dare spazio ad un contraddittorio o, almeno, alla pubblicazione della nostra lettera sul Suo giornale.

Siamo a disposizione Sua e della Redazione per ogni esigenza.

Cordiali saluti,

Ambasciatore Yaroslav Melnyk

La replica di Panorama

Gentile ambasciatore,
mi farebbe piacere conoscere i dettagli delle vostre contestazioni, che nella lettera da voi mandata sono piuttosto vaghi. Gradirei discuterne nel corso di un colloquio, nella speranza che possa trasformarsi in un'intervista. Cordiali saluti

Elisabetta Burba

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