La Russia sceglie il terrorismo di Stato contro i Paesi della NATO
In Germania sono stati arrestati due persone collegate a Mosca pronte a colpire obiettivi militari tedeschi
Due uomini sospettati di essere stati reclutati dai Servizi segreti russi sono stati arrestati in Baviera con l'accusa di aver pianificato attacchi incendiari ed esplosivi contro infrastrutture e siti industriali militari in Germania. Questi attacchi avrebbero avuto l'obiettivo di sabotare gli aiuti diretti a Kiev e di monitorare basi militari della NATO nel Paese. Il Governo tedesco dopo l'annuncio ufficiale degli arresti, attraverso il ministro degli Esteri ha convocato l'Ambasciatore russo e sono state introdotte misure di sicurezza aggiuntive dal ministero dell'Interno.
Nancy Faeser, responsabile degli Interni, ha ribadito l'impegno della Germania a sostenere l'Ucraina, affermando che non si lasceranno intimidire dalle azioni russe: « I nostri addetti alla sicurezza hanno evitato possibili attentati dinamitardi, che avrebbero dovuto colpire e minare gli aiuti militari all’Ucraina. Non ci lasceremo spaventare e continueremo a sostenere in modo massiccio l’Ucraina». Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, durante una riunione del G7, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle accuse contro la Russia, dichiarando che «la Germania non permetterà che il terrorismo venga portato sul suo territorio».
L'imputato principale, Dieter S. secondo Der Spiegel, scambiava informazioni con una persona legata ai Servizi segreti russi già dall’ottobre 2023: l’obiettivo era lo studio di possibili atti di sabotaggio in Germania. L’uomo si sarebbe dichiarato «pronto a commettere attacchi esplosivi e incendi dolosi, soprattutto contro infrastrutture militari e siti industriali in Germania». Secondo gli inquirenti, Dieter S. ha scattato foto e filmato alcuni potenziali obiettivi, come mezzi di trasporto e attrezzature militari e avrebbe poi comunicato queste informazioni al suo contatto. Dieter S. è anche accusato di appartenere a un'organizzazione terroristica straniera e i Pubblici ministeri sospettano che abbia combattuto in un’unità armata della «Repubblica popolare di Donetsk» nell'Ucraina orientale tra il 2014 e il 2016. L’altro sospettato, Alexander J., ha raggiunto invece Dieter S. dalla fine di marzo 2024. Le indagini hanno rivelato che Dieter S. aveva intenzione di attaccare infrastrutture e siti industriali militari, inclusi possibili obiettivi come le basi militari americane in Germania. Alexander J. avrebbe assistito Dieter S. nel coordinare questi attacchi.
Questi arresti hanno sollevato interrogativi sulla vulnerabilità della Germania a possibili rappresaglie russe a causa del sostegno all'Ucraina. Inoltre, nei giorni scorsi in Polonia è stata arrestata un'altra spia russa, accusata di pianificare un attentato contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ma ciò che preoccupa è che la Direzione generale per le informazioni militari (Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie- GRU), l’intelligence militare di Mosca che dipende direttamente dallo Stato maggiore della Federazione Russa più volte accusato di hackeraggi, avvelenamenti, sabotaggi e operazioni di spionaggio in tutto il mondo, per la prima volta si rende protagonista di un episodio di terrorismo di stato contro un Paese della NATO. Probabile che un ruolo lo abbia avuto anche il Servizio informazioni estero (Služba vnešnej razvedki - SVR ) che si occupa delle attività di sicurezza e di contrasto delle minacce provenienti da o verso l'estero.
Durante una visita a Bruxelles il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato l'importanza del supporto tedesco all'Ucraina, ricordando che il Governo tedesco ha fornito due sistemi di difesa antiaerea Patriot e spronando gli alleati a fare la loro parte. Robert Habeck, vice Cancelliere, si è recato a Kiev per discutere di ricostruzione. Questi eventi evidenziano le crescenti tensioni tra la Russia e i suoi vicini europei, con la Germania e la Polonia che adottano misure rigorose contro le presunte attività di spionaggio e sabotaggio orchestrati dalla Russia che ora sceglie l’arma del terrorismo di Stato contro i Paesi della NATO.