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(Ansa)
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La pausa tecnica nella striscia di Gaza

L’esercito israeliano annuncia la sospensione di attività militari in orari prestabiliti per consentire la consegna degli aiuti umanitari. La sospensione dei combattimenti non impedisce però azioni mirate

L’esercito israeliano in una nota diffusa stamane afferma «che effettuerà una pausa tattica dell’attività militare quotidiana nelle aree del sud della Striscia di Gaza per consentire la consegna degli aiuti umanitari ai palestinesi». L'IDF ha precisato che la pausa avrà luogo tutti i giorni tra le 8:00 e le 19:00 lungo una strada che porta dal valico di Kerem Shalom alla strada di Salah a-Din, e poi verso nord verso l'area di Khan Younis. «Questo è un ulteriore passo avanti negli sforzi di aiuto umanitario condotti dall'IDF e dal COGAT dall'inizio della guerra», affermano i militari.

Bene precisare che la sospensione dei combattimenti durante il giorno non impedisce azioni mirate tuttavia, servirà ad una possibile riaperture delle trattative con Hamas. In tal senso il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha dichiarato che i mediatori del Qatar e dell'Egitto prevedono di coinvolgere presto Hamas per riproporre di avanzare con la proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, formulata dal presidente Joe Biden.

Altissima invece la tensione tra Isaele e Hezbollah e la scorsa notte caccia israeliani hanno attaccato un deposito di armi di Hezbollah ad Aitaroun, nel sud del Libano, come riportato da The Times of Israel, citando le forze di difesa israeliane (IDF). Ulteriori infrastrutture di Hezbollah sono state colpite a Chihine, e un altro edificio utilizzato dal gruppo è stato bombardato ad Ayta ash-Shab. I raid sono seguiti al lancio di diversi razzi e missili da parte di Hezbollah contro il nord di Israele. Nel tentativo di evitare che la recente escalation tra Israele e Hezbollah sfoci in una guerra totale l’inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein sta per arrivare in Israele. Lo riporta Axios, citando due funzionari israeliani.

La situazione al confine con il Libano nelle ultime settimane è peggiorata e la Casa Bianca è impegnata a prevenire lo scoppio di un conflitto di vasta portata che aggraverebbe ulteriormente la situazione già complicatissima a Gaza, dove sono in corso sforzi diplomatici per raggiungere un cessate il fuoco. Hochstein incontrerà il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant per discutere l'allentamento delle tensioni tra Israele e Hezbollah e metterli in guardia contro l'ipotesi «di una invasione di terra limitata in Libano». Secondo alcune fonti l'inviato speciale del presidente americano Joe Biden potrebbe anche recarsi a Beirut per colloqui con funzionari libanesi. Che gli Usa seguono preoccupazione quanto accade ai confini tra Israele e Hezbollah lo mostra il fatto che giovedì prossimo una delegazione israeliana guidata dal ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e dal consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi è convocata alla Casa Bianca per discutere di Libano, Gaza e del programma nucleare iraniano.

Esiste un altro fronte, meno discusso, che potrebbe aprirsi dopo che l'intelligence americana ha scoperto incontri nello Yemen tra gli Huthi e il gruppo terroristico somalo al-Shabaab (affiliato ad al-Qaeda) per la fornitura di armi. Tre funzionari americani hanno descritto questo sviluppo alla CNN come "preoccupante, capace di destabilizzare ulteriormente una regione già violenta". Ora, i funzionari stanno cercando prove che le armi degli Huthi siano state effettivamente consegnate ai jihadisti somali e stanno indagando per capire se l'Iran, che fornisce sostegno militare e finanziario agli Huthi, sia coinvolto nell'operazione. La notizia più allarmante della giornata proviene dagli Stati Uniti, dove fonti qualificate dell'intelligence riferiscono che, l'estate scorsa (quindi prima del 7 ottobre 2023), gli Huthi hanno ricevuto dalla Russia missili Iskander con camion di lancio e quattro Kinzhal ipersonici, venendo addestrati all'uso di tale attrezzatura. Entrambi i sistemi missilistici possono trasportare carichi utili convenzionali e nucleari che si disperdono su vaste aree. I missili ipersonici Kinzhal possono essere lanciati da più piattaforme, inclusi aerei e sistemi terrestri.

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Stefano Piazza