(Credit Idf)
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Trovati a Rafah i corpi di 6 ostaggi, assassinati da Hamas pochi giorni fa.

Le Idf aggiornano i dati, sarebbero state 6.000 le persone entrate da Gaza in Israele il 7 ottobre 2023. 2.200 i "civili"

Il portavoce delle IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha rilasciato una dichiarazione questa. mattina in seguito al recupero dei corpi di Hersh Goldberg-Polin ( cittadino americano), Eden Yerushalmi, Carmel Gat, Alexander Lobanov, Almog Sarus e Ori Danino, assassinati da Hamas dopo quasi undici mesi di prigionia.Hagari ha dichiarato: « Stamattina, i nostri cuori sono spezzati insieme alle famiglie di Ori Danino, Alex Lobanov, Almog Sarusi, Hersh Goldberg-Polin, Carmel Gat ed Eden Yerushalmi, che i loro ricordi siano una benedizione. Poche ore fa, abbiamo informato le famiglie che i corpi dei loro cari erano stati trovati dalle truppe dell'IDF in un tunnel sotterraneo a Rafah. Secondo la nostra valutazione iniziale, sono stati brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas poco prima che li raggiungessimo». I sei ostaggi erano stati rapiti vivi la mattina del 7 ottobre 2023 dall'organizzazione terroristica Hamas. I loro corpi sono stati trovati durante i combattimenti a Rafah in un tunnel sotterraneo, a circa un chilometro dal tunnel da cuie le Idf hanno salvato Farhan al-Qadi qualche giorno fa. Dopo l'identificazione di Farhan, i militari israeliani hanno ricevuto istruzioni di agire con estrema cautela, persino più del solito, sapendo che potrebbero esserci altri ostaggi nella zona ma non avevano informazioni sulla posizione esatta degli ostaggi. I combattimenti erano in corso in superficie e le truppe hanno eliminato i terroristi anche durante gli scontri di ieri mentre le truppe stanno ancora operando sul campo al momento nel quale scriviamo.

L'Hostages Families Forum ha dichiarato in una nota: «Con profondo dolore, annunciamo ancora una volta l'omicidio di 6 ostaggi. Questi 6 individui sono stati presi vivi, hanno sopportato gli orrori della prigionia e sono stati poi freddamente assassinati». Il forum ha poi parlato delle trattative per un cesate il fuoco: «Un accordo per il ritorno degli ostaggi è sul tavolo da oltre due mesi. Se non fosse per i ritardi, i sabotaggi e le scuse, coloro di cui abbiamo appreso la morte questa mattina sarebbero probabilmente ancora vivi. È tempo di riportare a casa i nostri ostaggi: i vivi per la riabilitazione e i caduti e gli assassinati per la sepoltura nelle loro terre d'origine».

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto domenica mattina all'assassinio dei sei ostaggi israeliani da parte dei loro rapitori di Hamas: «Coloro che uccidono gli ostaggi non vogliono un accordo. Dico ai terroristi di Hamas che hanno assassinato i nostri ostaggi e dico ai loro leader: il vostro sangue è sulla vostra testa. Non ci fermeremo e non staremo in silenzio. Vi inseguiremo, vi prenderemo e vi porteremo a rendere conto. Insieme all'intera nazione, mia moglie e io partecipiamo al profondo dolore delle famiglie. Siamo tutti in lutto con loro. Desidero esprimere il nostro profondo apprezzamento per le nostre forze, i soldati dell'IDF e i coraggiosi agenti dell'ISA, che rischiano la vita per il ritorno dei nostri figli e figlie».

Intanto proseguono le indagini su quanto avvenuto la mattina del 7 ottobre 2023 e ieri il giornalista di Channel 12 News, Omri Maniv, ha rivelato i veri numeri dietro l'attacco del gruppo terroristico Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele. Il 7 ottobre, 6.000 (non 3.000) terroristi si sono infiltrati nel territorio israeliano; di questi, 3.800 erano terroristi di Hamas Nukhba e altri 2.200 erano "civili" di Gaza, terroristi e saccheggiatori, entrati anch'essi in Israele, e 1.000 terroristi di Hamas hanno aperto il fuoco contro Israele dall'interno di Gaza. In totale, 7.000 terroristi hanno aperto il fuoco contro Israele e si sono infiltrati nel corso della mattinata del 7 ottobre. Inoltre, la barriera di confine tra Gaza e Israele è stata violata in 119 punti (non 60). La mattina del 7 ottobre 2023 sono stati lanciati in totale 4.300 razzi. Questi numeri si basano su un'indagine approfondita condotta dalla divisione Gaza delle Idf, che è stata sottoposta al capo di stato maggiore delle IDF, Herzi Halevi. Un portavoce dell'IDF ha risposto: «Le indagini operative non sono ancora state completate e sono in corso in conformità con la valutazione della situazione e alla luce delle esigenze operative. Quando saranno completate, saranno presentate al pubblico con la massima trasparenza».

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Stefano Piazza