La vittoria di Trump in Iowa scatena bugie e paure della sinistra
Il primo voto per le primarie repubblicane ha fatto ripartire la narrazione del mondo in pericolo con il Tycoon alla Casa Bianca. Eppure le guerre di oggi sono colpa della debolezza di Biden
Martedì è serata principe per i talk di politica in tv. Ad un certo punto un noto giornalista dice, testuale, commentando il risultato del voto in Iowa con la schiacciante vittoria di Donald Trump, «da oggi l’America ed il mondo hanno un problema in più…».
La frase colpisce non solo per l’ormai arcinota posizione della sinistra, dei suoi politici e dei suoi sostenitori secondo i quali la democrazia è un bene se vince uno dei suoi (Biden, Obama) ed un male, anzi, un «problema» se invece a vincere è l’antagonista. Ma questo ormai non fa più notizia.
L’analisi vera da provare a fare è se davvero per il mondo riavere Trump alla Casa Bianca sia un problema. E l’unico modo per farlo è ricordarsi cosa successe dal 2017 al 2020, quadriennio del tycoon a Washington.
A memoria non ci sono venute in mente disastri, guerre o problematiche internazionali (Covid a parte). ma non fidandoci della nostra testa abbiamo fatto una ricerca nell’archivio del web. bene: i fatti salienti di ogni singolo anno (classico articolo del 30 dicembre) raccontano del matrimonio del principe William e Kate, dell’incendio a Notre Dame, dei problemi nel Myanmar, qualche attentato terroristico (di matrice islamica), della fine dell’Isis. Anzi, in realtà la cosa principale fu l’incontro, storico, tra Trump e Kim Jong-Un, la prima volta di una stretta di mano tra i leader di Usa e Corea del Nord.
Insomma, nel mondo non si stava così male; c’erano guerre e problematiche regionali, ma nulla di trascendentale.
Adesso analizziamo il quadriennio del democratico Joe Biden: guerra in Ucraina, guerra in Medio Oriente, minacce di guerra a Taiwan, missili sulle navi internazionali nel mar rosso, islam che torna a ruggire e soprattutto mondo occidentale mai così debole (basti pensare alla questione Brics).
Davanti ad un quadro globale di questo tipo come si possa dire che una presidenza Trump sarebbe un problema per il mondo diventa difficile capirlo, se non per una semplice questione di tifoseria e posizione personale politica.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: con Biden l’America ha perso quel potere di controllore del mondo, anche di quello occidentale, per questioni politiche ed economiche, fare i poliziotti infatti costa (date un occhio solo alle spese militari Usa) ed in periodi di crisi alla fine ognuno guarda nel proprio portafoglio. Una scelta che ha pesato e pesa sulle economie di mezzo mondo, Italia compresa. In più, visto il precedente, non è detto che con Donald Trump le cose potrebbero peggiorare o restare come sono oggi; forse addirittura potrebbero in qualche modo migliorare.
Il problema per il mondo, per gli Stati Uniti e, di riflesso, anche per noi italiani, negli ultimi 4 anni è stata la debolezza della presidenza Biden, idolatrato al momento della vittoria nelle presidenziali dalla sinistra, e che oggi la sinistra stessa (per prima quella interna Usa) prova a sostituire ben conscia del fiasco assoluto del quadriennio che va a concludersi.
Il resto è malafede o tifoseria.