Usa, immigrazione e dreamers: perché il Senato boccia la proposta di Trump
Oltre all'accordo bipartisan, è stata respinta la misura voluta dal presidente. Ecco i dettagli e cosa succederà ora
Il Senato statunitense non è riuscito a superare le proprie divisioni sul progetto di riforma della legge sull'immigrazione. Dopo aver bocciato un'iniziativa bipartisan su cui Trump aveva minacciato il veto, ha respinto anche tre differenti proposte di legge, una delle quali promossa proprio dal presidente americano sui "dreamers". Almeno 14 repubblicani si sono uniti alla maggior parte dei democratici nell'opporsi alla misura.
Diventa sempre più incerto il futuro dei dreamers, i migranti arrivati negli Stati Uniti irregolarmente da bambini. Il programma che li protegge dall'espulsione (il Daca) è stato abolito da Trump e scade il 5 marzo.
Ecco i dettagli.
Cosa sono i Daca e perché Trump li vuole eliminare
Il Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) è il programma del governo federale degli Stati Uniti, creato nel 2012 dall'amministrazione di Barack Obama, che offre alle persone arrivate illegalmente negli Usa da bambini (i cosiddetti "dreamers") il diritto temporaneo di due anni di vivere, studiare e lavorare legalmente in America, se rispettano alcune condizioni. In tal caso, il diritto si rinnova di due anni in due anni dando ai giovani la possibilità di iscriversi al college o essere assunti in un posto di lavoro.
Durante la campagna elettorale Donald Trump aveva più volte dichiarato di voler smantellare il Daca. Una volta alla Casa Bianca, perseguendo la sua feroce lotta all'immigrazione, ha deciso di abolirlo dal 5 marzo.
Sono oltre 1,8 milioni i migranti portati illegalmente nel Paese da bambini, il cui destino ora è a rischio esplusione.
Quali sono le misure bocciate dal Senato
In queste settimane la dirigenza repubblicana del Senato ha cercato di raggiungere un accordo per un percorso che vada verso il raggiungimento della cittadinanza per i dreamers e il rafforzamento della sicurezza delle frontiere e dei regolamenti esistenti sull'immigrazione. I suoi sforzi sono però falliti.
Un accordo bipartisan tra democratici e repubblicani era stato raggiunto: avrebbe protetto i dreamers dall'espulsione in cambio di 25 miliardi di dollari per la sicurezza alle frontiere. Trump aveva però minacciato di porre il veto perché non includeva le restrizioni sull'immigrazione legale che avrebbe voluto.
Oltre all'accordo bipartisan, il Senato ha bocciato anche due più modeste misure. Una era stata promossa da un gruppo di centristi (54 sì sui 60 necessari), l'altra era stata scritta dal repubblicano John McCain e dal democratico Chris Coons (52 sì), e mirava ad estendere la protezione legale dei dreamers oltre la scadenza.
È stato respinto anche un progetto di legge repubblicano che recepiva la proposta della Casa Bianca su dreamers e immigrazione: avrebbe risolto lo status legale dei dreamers con una sorta di sanatoria ma anche abolito la lotteria dei visti, ridotto la catena migratoria al nucleo famigliare e fornito 25 miliardi di dollari per la sicurezza delle frontiere, compreso il finanziamento dell'amato muro di Trump. L'esito finale è stato 39 sì (contro i 60 necessari) e 60 no. Almeno 14 repubblicani si sono uniti alla maggior parte dei democratici nell'opporsi alla misura promossa da Trump. Alla Casa Bianca è stato inviato un forte messaggio: molti nel partito di Trump non erano contenti del coinvolgimento del presidente nelle decisione sui dreamers.
"Pensavamo di essere in grado di risolvere il problema", ha detto uno sconsolato leader della maggioranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell.
Cosa sarà ora dei dreamers
Con la bocciatura di tutte le proposte di legge, ora il Congresso non ha vie percorribili per dare ai dreamers una protezione dall'esplusione, una volta che quella legata al programma Daca scadrà il 5 marzo.
I Repubblicani della Camera dei rappresentanti probabilmente ora spingeranno per il voto su un loro testo, una legge conservatrice sull'immigrazione, che tuttavia ha magre possibilità di passare al Senato.
Nel frattempo l'attenzione passa sui tribunali statunitensi, che potranno dire se i dreamers verrano espulsi il 5 marzo oppuno no. Già due giudici hanno recentemente bloccato l'ordine di Trump di porre fine al programma Daca.