Ecco le prossime mosse di Grillo sulla legge elettorale
La strategia del comico per disinnescare la fronda dopo l'incontro in streaming con Renzi
L’incontro sulla legge elettorale tra il Movimento 5 Stelle e la delegazione del Partito Democratico guidata da Matteo Renzi si è chiuso con un arrivederci e una tempistica breve in cui i rispettivi partiti dovranno mettere a punto delle proposte concrete. Ma c’è di più. Beppe Grillo ha conseguito anche un altro risultato, compattare il fronte intero, visti i profondi malumori che agitano da settimane i parlamentari grillini sempre più insofferenti al dirigismo del leader.
Renzi ha aperto ai pentastellati chiedendo di riflettere su una legge elettorale che garantisca la governabilità magari prevedendo il ballottaggio tra le due forze politiche più votate e in cambio sarebbe disposto a fare concessioni sul versante delle preferenze che ai grillini sembrano stare a cuore. Così i fedelissimi dell’ex comico, determinati a ritornare sulla scena politica con risultati visibili e sedare l’ampia fronda interna, già meditano di presentare a Renzi delle modifiche alla legge elettorale che rafforzino la governabilità come i ballottaggi senza coalizioni, il restringimento dei collegi elettorali (visto che anche loro giudicano quelli del democratellum troppo vasti) e le primarie interne. Mentre le preferenze, sarebbero giudicate dagli stessi uomini più vicini all’ex comico, sacrificabili. L’ala dissidente dei parlamentari del Movimento, alla luce dell’incontro si dicono attendisti e aspettano di vedere come sarà portata avanti la trattativa con Renzi.
Se, infatti, le decisioni sulla legge elettorale da presentare a Renzi saranno condivise in assemblea, si potranno dire soddisfatti. Se invece a decidere tutto saranno sempre i soliti Grillo e Casaleggio con la loro cerchia ristretta il bubbone tornerà a farsi dolente.