Eletti in Europa, in fuga per una poltrona in Italia
Appena nominati dal Partito Democratico Sergio Cofferati, Alessandra Moretti e Pina Picierno puntano a diventare Governatori di Regione
Dopo averci raccontato quanto sia fondamentale per i nostri destini stare in Europa ed essersi fatti eleggere a Bruxelles con la promessa di cambiarla a nostro vantaggio, alla prima occasione utile i nostri eurodeputati, tre del PD in questo caso, se la danno a gambe elevate per fare ritorno nella beneamata patria. Archiviate le migliaia di preferenze accordate loro dai cittadini solo nel maggio scorso, l'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati (121.090), Alessandra Moretti (230.624, seconda dopo Simona Bonafè) e Pina Picierno (216.796) sono infatti pronti a buttarsi in una nuova sfida elettorale, quella per le poltrone di governatore rispettivamente di Liguria, Veneto e Campania.
Sergio Cofferati
Sergio Gaetano Cofferati
Ansa
Nella Liguria funestata dalle alluvioni ma più dalla cattiva amministrazione, il "Cinese" è sostenuto da bersaniani e cuperliani senza però dispiacere ai renziani della prima ora nonostante il 25 ottobre scorso in piazza con la Cgil contro le politiche del governo sul lavoro ci fosse anche lui e nonostante gli attacchi subiti durante le primarie del 2012 da Matteo Renzi che infatti lo ha riconfermato anche per Bruxelles. Adesso l'ex sindaco di Bologna ed ex promessa della sinistra italiana annuncia che scioglierà la riserva sulle primarie liguri entro la fine della settimana. Nel frattempo però dice che “ci vuole discontinuità perché la Regione è in crisi”, ma soprattutto che “occorrono attenzione e un po' di rispetto per gli elettori”. Appunto.
Ma almeno un giro in Europa lui se l'è fatto. Le altre due nemmeno. E adesso, senza significative esperienze amministrative pregresse (la Picierno nessuna) i due volti televisivi del renzismo si candidano a guidare un ente complesso come la Regione.
Alessandra Moretti
Alessandra Morettiansa
Chi l'ha conosciuta da vicino durante le primarie del 2012, ricorda con Panorama.it che l'allora portavoce di Pier Luigi Bersani Alessandra Moretti "diceva che bisogna sempre andare in tv, da tutti. Solo che prima delle trasmissioni non si preparava sui dati ma sugli argomenti e le tecniche per fare polemica".
Descritta dai più come tipico caso di personaggio politico creato dai processi mediatici, la capolista alle scorse europee nella circoscrizione Nord-Est, seconda per numero di preferenze ottenute, adesso vuole vincere anche nel suo Veneto.
Nella sua biografia racconta della telefonata che non la fece dormire per una notte intera. Quella di Matteo Renzi che le proponeva di candidarsi per l'Europa. Appesa la cornetta, una valanga di interrogativi a toglierle il sonno: "Riuscirò a continuare a essere una buona mamma per loro (i figli, ndr)? Riuscirò a essere presente anche da Bruxelles? Riuscirò a dare una risposta alla domanda di futuro che percorre tutta l’Italia? Sarò in grado di far rivivere all’Europa dimensione di speranza?”.
Evidentemente ha trovato le risposte che cercava.
Pina Picierno
Pina Picierno, uno dei volti nuovi del Pd di RenziANSA / MATTEO BAZZI
La sua candidatura non è ancora ufficiale e dopo le ripetute gaffes (ultima quella sulle tessere false della Cgil) avrebbe perso qualche punto, ma per le primarie in Campania dovrebbe esserci anche lei, la già demitiana, veltroniana, franceschiniana, bersaniana e infine renziana Pina Picierno.
Già responsabile giovani nel Pd di Veltroni, ministro ombra nel 2009, eletta alla Camera nel 2008, rinominata e quindi rieletta nel 2013, Picierno vanta come fiore all'occhiello l'aver organizzato la visita di Matteo Renzi nella Terra dei Fuochi. Un titolo che infatti le è valso la nomina a responsabile legalità nella prima segreteria renziana e poi la candidatura alle scorse europee come capolista al Sud. Un colpo di mano dell'ultima ora che ha fatto letteralmente uscire fuori di testa il sindaco di Bari Michele Emiliano.
Amica intima di Roberto Saviano (il gossip dell'estate li dava per fidanzati), Pina ha svoltato la sua campagna elettorale quando, ancora mezza sconosciuta ai più, ha sventolato in televisione lo scontrino degli 80 euro di spesa. “Sono passionale, forte - ha dichiarato in un'intervista la Santanché del centrosinistra - se faccio una battaglia è perché ci credo”. Breve ma intensa.
Peccato solo per gli italiani che si erano fidati del suo impegno spassionato per l'Europa.
Nemmeno il tempo di disfare le valigie che rieccola, con gli altri due, a bussare al portone di casa. Le apriranno anche stavolta?