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Perché l’Europa continua ad essere accogliente coi migranti (e l’Italia no)

Perché l’Europa continua ad essere accogliente coi migranti (e l’Italia no)

I Paesi che ospitano più immigrati li vedono come un’opportunità, Spagna e Svezia in testa. Da noi prevale invece un senso di disagio. Come in Ungheria e Bulgaria

Nell’Europa sorpresa dal flusso migratorio proveniente dal Mediterraneo, il sentimento contro i migranti è entrato in politica e scalda i partiti populisti e il malcontento dei cittadini. Un sentimento diretto sia contro chi è fuori dall’Unione Europea, sia contro i membri più poveri dell’Ue. Nonostante ciò, però, un sondaggio citato dall’Economist e basato su uno studio della Commissione Europea, rivela che gli europei sono ancora ben disposti e accoglienti verso i migranti. Soprattutto in quei Paesi che già ne ospitano, Spagna e Svezia in testa.

E l’Italia? L’Italia conferma l’esito delle recenti elezioni politiche, che hanno visto la Lega di Salvini anti-migranti spingere il centrodestra come coalizione dominante. Alla domanda “Ti senti a tuo agio nelle interazioni sociali con gli immigrati?”, in Italia domina una sensazione di disagio (il 40% si trova a suo agio, quasi il 48% a disagio). 

Ecco una rappresentazione schematica dei risultati:

  • 1. Spagna              a suo agio con i migranti: 83%
  • 2. Svezia                81%
  • 3. Irlanda               80%
  • 4. Paesi Bassi          79%
  • 11. Media europea   57%
  • 12. Germania          55%
  • 21. Italia                 40%
  • 25. Ungheria           17%
  • 26. Bulgaria            15%

Più della metà degli europei a suo agio con gli immigrati

Oltre la metà (57%) degli intervistati afferma di sentirsi a proprio agio in qualsiasi tipo di relazione sociale con gli immigrati (manager, collega di lavoro, vicino di casa, medico, amico o famigliare, partner incluso), ma la risposta varia ampiamente da Paese in Paese. Poco più di un terzo (34%) si sente a disagio con almeno uno di questi tipi di relazione.

(Fonte: Commissione Europea)

Quello che colpisce è che l’immigrazione è vista particolarmente bene se l’intervistato abita in un Paese che ospita un numero significativo di immigrati. L’83% degli spagnoli e l’81% degli svedesi dichiarano di sentirsi a proprio agio con un immigrato. Gli svedesi, poi, sono particolarmente felici di avere degli immigrati come amici, con l’87% che si sente totalmente a proprio agio. Non sorprende che la Svezia abbia accolto il più alto numero di rifugiati pro capite durante la crisi dei rifugiati nel 2015.

L’Italia (40%) è al di sotto della media europea (57%) quanto a senso di accoglienza ed è sestultima tra 25 Stati europei. Peggio di noi, in ordine, solo Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Ungheria e Bulgaria.

Chiudendo la classifica, l’Ungheria dell’autocrate anti-immigrati Orban e la Bulgaria, che chiuse i confini con la Turchia per evitare il flusso migratorio, si distinguono per la loro antipatia verso gli immigrati, nonostante entrambi i Paesi ne abbiano pochissimi: nel 2017 la percentuale di popolazione straniera in Bulgaria era solo del 2% e in Ungheria del 5%, a differenza del 18% della Svezia. Più della metà degli intervistati ungheresi e bulgari si sentirebbe a disagio in qualsiasi tipo di relazione con un immigrato. 

Immigrazione: un’opportunità o un problema?

L’immigrazione rappresenta un’opportunità o un problema? Gli europei sono significativamente divisi in merito. È netta la distinzione tra Paesi su questo tema. Oltre la metà degli intervistati dell’Italia ma anche di Ungheria, Malta, Grecia, Slovacchia e Bulgaria vedono l’immigrazione soprattutto come un problema, mentre gli intervistati di Svezia, Irlanda e Regno Unito la vedono principalmente come un’opportunità. 

Sono soprattutto i più giovani e quelli con una migliore istruzione i più inclini a considerare l’immigrazione come un’opportunità, mentre gli intervistati più anziani e quelli con livelli di istruzione più bassi sono più orientati a sentirla come un problema.

Sulla base dei diversi sentimenti sui migranti, si può approssimativamente mettere da una parte, tra gli accoglienti, i Paesi del Nord Europa e il Portogallo, e dall’altra parte i Paesi dell’Europa centrale e orientale, oltre a diversi Paesi mediterranei, in particolare quelli maggiormente colpiti dai recenti flussi migratori come Italia e Grecia.

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