Black Bloc all'attacco nel giorno di Expo 2015 - Foto - Video
I teppisti vestiti di nero si sono appropriati del corteo #NoExpo e hanno devastato il centro di Milano
Il punto della giornata
Alla mattina le celebrazioni per l'inaugurazione di Expo 2015, al pomeriggio la rabbia dei No Expo, o meglio di una frangia violenta dei contestatori dell'Esposizione universale, che hanno rovinato la festa per l'apertura della manifestazione.
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L'entrata in scena dei gruppi più radicali (i cosiddetti black-bloc arrivati a centinaia a Milano da Francia, Germania, Spagna e mezza Italia) temuta fin dai giorni scorsi, si è puntualmente avverata: i gruppi di manifestanti vestiti di nero, distribuiti in vari punti del corteo, hanno spaccato fioriere e vetrine dando fuoco ad auto e cassonetti,lanciando oggetti e molotov contro le forze dell'ordine.
Due ore abbondanti di guerriglia urbana, alla quale la polizia ha risposto con il lancio di 400 lacrimogeni, un numero che da solo fotografa i disordini.
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Il commento di Angelino Alfano, Ministro dell'interno
"Un grande grazie alle forze dell'ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese: dal prefetto al questore e a tutti quelli che hanno cooperato. Hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza" ha commentato in serata il ministro dell'interno Angelino Alfano.
"La tattica di ordine pubblico adottata a Milano - ha spiegato il ministro - ha infatti evitato il peggio. La giornata inaugurale di Expo non è stata macchiata dal sangue né dei manifestanti né delle Forze dell'Ordine. E adesso massima durezza contro questi farabutti col cappuccio".
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La Questura ha interpretato con grande lucidità gli avvenimenti, da un lato usato i lacrimogeni per tenere a distanza i manifestanti evitando il più possibile il contatto e le cariche, ma dall'altro non si è fatta "sviare", per usare le parole del questore, Luigi Savina, dal tentativo di far sparpagliare le forze dell'ordine per poi approfittare di un varco verso il centro lasciato incustodito.
L'obbiettivo dei black-bloc, infatti, era di portare la devastazione in Duomo, o all'Expo Gate, e per questo motivo lo schieramento di polizia e carabinieri, già imponente, si era concentrato non tanto davanti e dietro al lunghissimo corteo, molto partecipato, ma nelle vie che potevano condurre verso il centro.
Gli scontri
Il primo confronto si è avuto in piazza Resistenza Partigiana, un varco chiuso perfino con alte reti di ferro, camioncini, molti agenti, e difeso con gli idranti.
Poi in largo D'Ancona, dove i tafferugli sono durati a lungo, spostandosi verso Cadorna, nei pressi della basilica di Santa Maria delle Grazie - uno dei simboli di Milano - e poi Conciliazione. Due ore interminabili, che hanno lasciato dietro di sé decine di auto bruciate, barricate, gente spaventata, e molte persone con irritazioni alla gola per l'uso dei lacrimogeni.
Prime fra tutte quelle che si trovavano nella seconda parte del corteo, che hanno dovuto interrompere il cammino in via Carducci, ormai impraticabile per l'aria resa irrespirabile da fumogeni, lacrimogeni e il fumo nero delle auto incendiate.
I vestiti neri abbandonati
Ad un certo punto i 'blocchi neri' hanno cominciato a cambiarsi in massa, mischiati in mezzo ad altri compagni di corteo.
Sull'asfalto di alcune strade, alla fine, sono rimaste decine di tute, felpe, magliette, ovviamente nere, e ogni genere di accessorio del teppista, come ginocchiere, bombe carta, occhiali protettivi, kit per lenire l'irritazione agli occhi da lacrimogeni, passamontagna, perfino maschere antigas. "In momenti come questi bisogna evitare di perdere il controllo della situazione ma occorre tenere grande saldezza di posizione" ha dichiarato il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca che ha convocato per domani il Comitato per l'ordine e la sicurezza per fare il punto sui disordini di oggi.
Milano ferita
Alla fine il bilancio dei numeri è di 11 feriti tra le forze dell'ordine e di 10 antagonisti accompagnati in questura (uno è stato fermato in flagranza da due agenti in borghese in mezzo ai tafferugli). Ma la ferita alla città, in quello che doveva essere un giorno di lustro e orgoglio, è ben più grave della ferita fisica lasciata lungo i marciapiedi.
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19:40 - Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia assicura che "fin d'ora, mobiliteremo tutte le forze per ripulire e sistemare al più presto le zone coinvolte" dai disordini avvenuti durante la manifestazione di oggi.
Il sindaco, inoltre, invita "tutti i cittadini a dare un segnale di civilta' e democrazia, collaborando con noi per riparare i danni provocati da soggetti che possono essere definiti solo idioti, oltre che criminali". "Faremo di tutto - conclude - perche' i responsabili di fatti gravissimi e inaccettabili vengano individuati e risarciscano i danni morali e materiali".
19:25 - "Al momento non si registrano feriti significativi causati dai disordini ma soltanto alcuni contusi tra le forze dell'ordine". Lo dice il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. "Le forze di polizia hanno dimostrato grande professionalità, acume nella gestione e fermezza nella strategia consentendo che la fase violenta degli scontri venisse contenuta in meno di mezz'ora". "In momenti come questi - spiega il prefetto - bisogna evitare di perdere il controllo della situazione ma occorre mantenere grande saldezza di posizioni".
18:15 - Hanno già iniziato a ripulire e sistemare da soli, diversi titolari e dipendenti di bar e negozi danneggiati dall'azione dei black bloc. In zona Cadorna, in particolare, sui marciapiedi - con guanti e scope - stanno raccogliendo vetri e spazzatura, riposizionando i cestini dei rifiuti.
Mezzi dell'Amsa, l'azienda per la raccolta dei rifiuti, sono subito intervenuti nelle zone dove ci sono stati i danneggiamenti e stanno già ripulendo le strade, rimuovendo ostacoli e togliendo le cose gettate in mezzo alla carreggiata.
17:37 - In via D'Arezzo, mentre le forze dell'ordine avanzano tra le macchine bruciate, quasi in piazza Pagano, tanti caschi, giacche e pantaloni neri testimoniano il fatto che molti dei black bloc si sono cambiati d'abito.
17:20 - Tafferugli sono in corso anche in piazza Conciliazione, dove i 'neri' proseguono i danneggiamenti lanciando oggetti contro le forze dell'ordine. La polizia e' intervenuta sparando dei lacrimogeni.
17:10 - Gli antagonisti, completamente vestiti di nero e con i volti coperti, hanno dato fuoco a due auto parcheggiate in via Carducci all'angolo con corso Magenta a Milano, lungo il percorso del corteo. Gli antagonisti poco prima avevano ingaggiato una sassaiola con le forza polizia schierate in corso Magenta. Nessun contatto c'è stato tra antagonisti e forze dell'ordine.
Via Carducci, vicino al centro di Milano, è sotto attacco dei black bloc che, con maschere antigas e incappucciati, stanno lanciando fumogeni e pietre contro polizia, edifici e auto. Colpita anche la sede dell'Enel, proprio in via Carducci.
17:00 - Il mayday Parade, che era in corso a Milano, si e' bruscamente interrotto. Gli scontri avvenuti nella zona di Cadorna hanno visto la reazione della polizia che ha lanciato una grande quantita' di lacrimogeni. Impossibile, per i manifestanti che seguivano proseguire il corteo. La gente si sta disperdendo nelle vie laterali mentre la coda attende.
16:40 - "La malnutrizione è concausa della morte di 3 milioni di bambini sotto i 5 anni, ben metà dei 6 milioni di morti infantili che avvengono in un anno per cause evitabili, e sono 200 milioni i bambini nel mondo che sono affetti da una qualche forma di malnutrizione. Garantire a questi bambini e alle loro famiglie il diritto al cibo è una sfida che si può vincere ed Expo 2015 sarà un'occasione importante per portare al centro dell'attenzione questo tema". Valerio Neri, direttore generale di Save the Children, sintetizza così il senso della presenza dell'organizzazione all'interno dell'Expo. "Expo 2015 può e deve essere un'occasione da non perdere nel processo che porterà alla definizione dei nuovi Obiettivi delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Abbiamo sei mesi per sfruttare questa eccezionale occasione di contatto diretto con milioni di cittadini di tutto il mondo, insieme possiamo chiedere una maggiore attenzione delle istituzioni e costruire una nuova sensibilità sul tema della malnutrizione e della mortalità infantile, spingendo i governi a impegnarsi concretamente per garantire universalmente il diritto al cibo".
16:15 - Un gruppo di antagonisti ha imbrattato le vetrine della banca Intesa Sanpaolo all'angolo tra via De Amicis e piazza Resistenza Partigiana a Milano. Sulle vetrine è comparsa la scritta 'Più cemento più debito' e sono stati affissi diversi manifesti No Expo.
I manifestanti hanno anche spaccato anche la vetrina della concessionaria Ambros in via De Amicis e una pensilina dell'autobus con dei martelletti frangivento. I manifestanti hanno lanciato in direzione dei poliziotti delle bottiglie incendiarie oltre a fumogeni e petardi. La polizia ha risposto con dei getti d'acqua dagli idranti.
Sono moltissime anche le scritte No Expo apparse lungo il corteo, tra cui la sigla 'Smash Expo' a cui fanno capo gruppi di antagonisti tedeschi. Diverse le vetrine rotte lungo il percorso, tra cui quelle della finanziaria Fineco e di diversi negozi, tra cui un'agenzia di viaggi.
15:45 - L'Expo ben esprime la "grande sfida" per l'umanità del ventunesimo secolo: "smettere finalmente di abusare" dell'ambiente, perché tutti possano mangiarne i frutti. Ma l'Esposizione non contribuirà a vincere questa sfida, se non ascolterà la voce dei milioni di uomini e donne che anche oggi "hanno fame, e si ammalano, e persino muoiono, per una alimentazione troppo carente o nociva". E se chi ne visita i "meravigliosi padiglioni" non percepira' la presenza dei "volti" di chi ha fame. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio alla inaugurazione dell'Expo di Milano, in cui ha chiesto di non perdere "questa grande occasione".
15:19 - Aperto da un grande striscione con il logo di Expo e la scritta 'debito cemento è precarietà', il corteo No Expo Mayday Parade che si sta muovendo a Milano. La manifestazione di quest'anno è dedicata alle problematiche dell'alimentazione nel mondo e di conseguenza anche il corteo No Expo che la contesta con l'hashtag #NoExpo.
15:06 - Prime critiche per il padiglione Italia inaugurato quest'oggi per Expo 2015. Il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha detto che il padiglione è una "brutta struttura, fa orrore. Nessuno verrà a visitarlo soprattutto dopo che l'Expo sarà terminato". Il critico ha inoltre puntato l'indice sul costo per la realizzazione del padiglione pari a 100 milioni di euro. "Avessero dato a me 100 milioni avrei fatto molto meglio - ha aggiunto - È una cosa da bambini, una sorta di luna park".
Sgarbi non ha risparmiato nemmeno l'albero della vita: "È una cosa di circo, penso che Moira Orfei avrebbe fatto di meglio". Sulla mostra dentro Palazzo Italia l'esperto d'arte ha detto: "Quale mostra? Non c'è una mostra, l'unico quadro di valore è' quello di Guttuso e non è neppure il migliore dell'artista". Sgarbi ha quindi incalzato. "Le uniche vere opere che rappresentano l'Italia saranno esposte nel padiglione da me curato e che aprirà il 15 maggio". Infine, ha concluso ricordando che è stato un grave errore non portare all'Expo i bronzi di Riace: "Il padiglione della Calabria con i bronzi sarebbe stato il piu' visitato e invece così è modesto".
15:00 - Intorno alle 12 sono state 10 mila le persone che hanno raggiunto il sito espositivo di Expo con la linea 1 della metropolitana, la rossa. Lo precisa una nota di Atm. Il servizio si è svolto regolarmente per tutta la mattinata: i treni hanno cominciato a viaggiare trasportando i clienti con una frequenza di un treno ogni 2-3 minuti. Il servizio e' stato potenziato per tutto il giorno e anche per la notte, sia in metropolitana, sia in superficie. La M1 offrira' per tutta la giornata un servizio con una frequenza di un treno ogni 2-3 minuti, con un massimo di intervallo di 3 minuti e mezzo negli orari serali. L'ultimo treno partira' da Rho-Fiera Expo alle 00.40.
13:19 - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato il primo a firmare la Carta di Milano, il protocollo sull'alimentazione che potranno firmare tutti i visitatori di Expo. Renzi lo ha firmato sul palco poco prima di dichiarare "ufficialmente aperta Expo Milano 2015' e che sul cielo sull'Open Air Theatre passassero le Frecce Tricolori.
13:05 - La realizzazione di Expo 2015 "È stata possibile in questa città che non sa stare con mani in mano, una città laboriosa che saprà accogliere i turisti di tutto il mondo perché ha sempre accolto: ha accolto tre generazioni di italiani e ha consentito loro di trasformare propria vita in un progetto e in un sogno". Così il premier Matteo Renzi alla cerimonia ufficiale di inaugurazione dell'Esposizione Universale parlando di Milano, definendola "Capitale della concretezza e della solidarietà".
13:00 "Oggi inizia il domani di un Paese che ha un passato straordinariamente bello da far venire i brividi ma che ha voglia di futuro".
12:57 - "L'Italia s'è desta, sia pronti alla vita. Siam pronti a dire benvenuti a tutti". Così il premier Matteo Renzi alla cerimonia ufficiale di inaugurazione dell'Esposizione Universale. "Grazie a tutti le lavoratrice e i lavoratori".
12:220 "Il grande giorno è arrivato. Milano e l'Italia dopo 109 anni aprono le porte per ospitare l'esposizione universale" Così Giuseppe Sala, commissario straordinario Expo, che inaugurando ufficialmente Expo 2015 ha indicato che "i valori di questa manifestazione sono quelli che ci hanno ispirato anche in passato, ma e' diverso il modo per confrontarci costruttivamente sul tema del cibo e di una sua equa distribuzione tra i popoli". Sala ha rilevato che "non abbiamo voluto lasciare nessun Paese fuori e cosi' abbiamo creato la formula dei cluster del caffè, del cacao delle spezie e del biomediterraneo". La partecipazione dei Paesi era record, sono 54 i padiglioni costruiti, ha detto Sala, sottolineando che questa Expo "non è figlia di un miracolo italiano, ma della devozione al lavoro che gli italiani sanno esprimere".
12:20 - "Adesso comincia il momento più impegnativo perché bisogna finalmente andare sui contenuti e sui temi di cui certamente quello della fame è un aspetto macroscopico importantissimo ma per risolverlo bisogna legarlo a una serie di altri problemi e fattori". Così il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, al suo arrivo all'inaugurazione dell' Esposizione Universale. Il cardinale rileva quindi che il problema del cibo "bisogna legarlo al problema della finanza, al problema dell'economia, al problema di una diversa concezione di solidarieta' e, soprattutto, al problema del rispetto dell'uomo tutto intero che ha bisogno di un cibo naturale ma anche di un cibo spirituale. Non di solo pane vive l'uomo e da lì - sottolinea Scola - può nascere un'energia per condividere, per spezzare il pane e realmente superare questo problema che è superabile". Il cardinale Scola sottolinea poi che "sarebbe una cosa importante, se a proposito della questione della fame, Expo smentisse la falsa idea che non abbiamo i mezzi per abbattere completamente la questione. Ci sono tutti i mezzi - sostiene - bisogna avere una volonta' politica per sconfiggere definitivamente questo problema".
11:45 - "Ho avuto una bella impressione, finalmente tutto è' pronto per l'inaugurazione". Lo ha detto il presidente dell'autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, al suo arrivo nell'area Expo. "Sono felice ed emozionato - ha proseguito -, ancora di piu' se penso a come era partita l'Esposizione Universale".
11:41 - "A Roma avremmo fatto meglio...". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino, rispondendo ai cronisti con una battuta al suo arrivo nell'area Expo. "La mia prima impressione è positiva - ha proseguito -, è bello arrivare direttamente qui da Roma con il treno ad alta velocità".
11:00 - "Invito gli italiani a venire a visitare il nostro bellissimo Paese quando la situazione si sarà risolta": è l'appello del commissario del padiglione del Nepal a Expo 2015, Amit Ratnasahkya, nella giornata di apertura. Il Paese duramente colpito dal terremoto può risollevarsi con il turismo, secondo il commissario.
10:45 - Attacco di Anonymous questa notte alla piattaforma del sito di Expo. L'incursione ha bloccato l'acquisto dei biglietti ma senza "danni per fortuna rilevanti", conferma l'Ad Giuseppe Sala. "Abbiamo perso qualche registrazione di biglietti - ha aggiunto - e qualche statistica. Ma per i visitatori nessuna conseguenza".
10:10 - Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, come primo gesto ufficiale per l'apertura di Expo 2015, ha voluto portare la solidarietà della città di Milano al Nepal. Pisapia ha incontrato il commissario del padiglione, Amit Ratnasahkya: "Vi porto la solidarietà del nostro Paese - ha detto -. Vi sono vicino. Tornerò presto a trovarvi. Il sindaco di Milano per qualsiasi cosa c'è".
10:00 - Eccoci dunque arrivati, oggi, primo maggio 2015 è il giorno di Expo 2015. I cancelli hanno aperto alle 10, come da programma.