Expo 2030: fuori Odessa. Meloni: «Scegliete Roma, portiamo la storia nel futuro»
Oltre alla Città Eterna restano in gara Busan, in Corea del Sud e Riad, in Arabia Saudita. La scelta a novembre
La corsa ad aggiudicarsi Expo 2030 è iniziata già da qualche tempo.
Oggi a Parigi si è riunito il Bie, dell'Assemblea Generale del Bureau International des Expositions.
Durante la 172° Assemblea generale del Bie, sono stati presentati agli Stati membri i risultati delle missioni conoscitive svolte negli scorsi mesi per valutare i progetti di candidatura per l'Expo del 2030. Successivamente, gli Stati membri hanno votato i tre progetti che sono stati considerati dal Comitato esecutivo del Bie fattibili e in linea con i regolamenti dell'organizzazione. A rimanere in gara sono state Roma, Busan e Riad. Esclusa, invece, Odessa.
"Sono davvero onorata di essere qui oggi per comunicarvi quanto l'Italia, gli italiani - tutti noi - crediamo nella candidatura di Roma ad ospitare l'Expo 2030. È una sfida che la nostra Nazione, a tutti i livelli, sta portando avanti con grande entusiasmo" ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni presente a Parigi. "Potrei parlare di ciò che Roma ha rappresentato in passato e di ciò che rappresenta oggi. Potrei dirvi che è la città universale per eccellenza, la prima megalopoli della storia, che ha vissuto e continua a vivere rigenerandosi costantemente. Potrei ricordarvi che Roma è la capitale del dialogo tra le grandi religioni monoteiste; che ospita dozzine di organizzazioni internazionali; che è una città globale e lo è stata per migliaia di anni. Proponiamo a tutti i nostri partner di dimostrare insieme che è possibile costruire progetti su larga scala senza rovinare il territorio. Per questo il nostro sito espositivo sarà innovativo e completamente sostenibile sarà il più grande parco solare mai realizzato in una città. Ogni padiglione produrrà energia pulita immettendola nella rete comune”.