formula uno mondiale ferrari valsecchi sky sport motori hamilton verstappen russell sainz
EPA
News

"Hamilton, Verstappen e la scommessa Ferrari: faccio le carte alla F1"

Davide Valsecchi, volto noto di Sky Sport, prova a immaginare il Mondiale che sta per scattare tra mille incognite: "Pensano tutti di avere la macchina veloce, ma tra qualche gara..."

“Sogno di raccontare un Mondiale combattuto”. C’è già stato l’anno scorso… “Infatti mi ha dato grandi soddisfazioni, ma la battaglia per il Mondiale è un sogno per chi racconta le corse”. Davide Valsecchi è uno dei volti noti per chi ama la Formula Uno, talent della squadra di motori di Sky Sport e pronto a imbarcarsi in un’avventura lunga dieci mesi dentro una stagione in cui i nuovi regolamenti cambiano tutto. La speranza dei tifosi della Ferrari è che il Cavallino torni finalmente competitivo dopo anni di vacche magre, ma per chi frequenta ogni settimana di gara il paddock lo stimolo è molto più grande.

Il duello tra Verstappen ed Hamilton, la scommessa di Binotto e le incognite di un campionato che assomiglia a uno spartito bianco da scrivere: “Soprattutto mi piacerebbe vedere in lotta i piloti giovani che sono già pronti – insiste Valsecchi -. Due anni fa dicevo che Verstappen era maturo per vincere, adesso penso che lo siano Leclerc, Norris e anche Russell… Segnatelo… Ci sentiamo a metà stagione e magari Russell ha più punti di Hamilton e gliele ha suonate sui denti”

Un aggettivo per la stagione che comincia

“Esaltante, davvero, con l’incognita di auto di cui non conosciamo il livello. La Formula Uno è un mondo molto tecnologico e noi pensiamo che loro sappiano sempre tutto. Non è così. Questo è il momento in cui loro per primi non sanno nulla (usa un altro termine ndr), tutti sperano di aver fatto la macchina rivoluzionaria ma non sanno quanto vanno gli avversari. Sognano di vincere, poi si arriverà alla prima gara, qualcuno vincerà e gli altri la prenderanno sui denti”

Quindi dormono male in queste notti?

“Malissimo, anche chi è sicuro di aver fatto un grande lavoro perché ha paura di aver sbagliato. Ricordati cosa capitò a Vettel qualche anno fa, quando dopo i test disse che era la migliore Ferrari mai guidata e la stagione poi andò male”

Dalla prima occhiata superficiale che idea ti sei fatto?

“Mi hanno deluso le presentazioni con macchine che poi non erano quelle che adesso scendono in pista. Anche la Alfa Romeo sta girando camuffata e l’unica spiegazione è che si sentano in lotta per il Mondiale anche loro, altrimenti non ha un senso”

Sensazioni sulle big?

“Tutti hanno avuto diverse, forse brillanti. Attenti a dare giudizi in questo periodo perché anche chi dovesse dominare la prima gara non è detto che poi si ripeta per tutto il campionato. C’è chi non troverà l’assetto giusto subito e poi tirerà fuori il potenziale dopo, ci sono 3-4 gare di tempo prima del ritorno in Europa e a quel punto…”

L’Europa sarà la sentenza?

“A quel punto se non hai vinto mettiti il cuore in pace, vuol dire che hai sbagliato il progetto e soffrirai per i prossimi tre anni”

La Ferrari ha addosso una pressione diversa dalle altre?

“Non vince da tanti anni e da tempo ripete che l’obiettivo era arrivare pronta ai cambi regolamentari inizialmente previsti per il 2021 e poi rimandati a quest’anno per il Covid. A Maranello sono obbligati ad indovinare la macchina e devono lottare per il Mondiale. I primi riscontri sono buoni, è stato bello leggerlo anche se non vale una… mina (testuale ndr)”

L’asticella per la Ferrari dove la mettiamo?

“E’ altissima ma sono stati loro a mettersi in questa condizione. Si sono concentrati sul nuovo regolamento anche nel cuore della scorsa stagione e sono obbligati a lottare per il titolo anche perché sotto osservazione c’è anche il management così come accadde ad Arrivabene”

Chi è il maschio Alpha nel box Ferrari?

“Leclerc senza dubbi. E’ quello più bellino, talentuoso, che ha più fascino e tifosi; è l’uomo. Il suo problema è che l’anno scorso costanza, cattiveria e pazienza di Sainz lo hanno messo dietro allo spagnolo e da qui riparte, ma è quello che ha chiuso la carriera di Vettel e il maschio Alpha della Ferrari è lui”

Meglio due piloti alla pari o una gerarchia certa?

“Quando i team principal dicono che è meglio avere due guide forti dicono una cavolata. Bottas era forte? Hamilton ha sempre avuto uno scudiero al suo fianco e anche Schumacher o Vettel quando ha conquistato i titoli consecutivi con Webber. Per vincere serve una macchina che funziona e un pilota in grande condizione mentale e questo succede quando comanda nel suo box e mette sotto il suo compagno di scuderia”

Hamilton o Verstappen? E’ cambiato il maschio Alpha del Circus?

“Sì, è Verstappen. Da quando ha vinto è incontenibile, ha annunciato che mette il numero 1 per sottolineare di essere il più forte al mondo e quindi si è preso la responsabilità di essere il nuovo maschio Alpha anche se in termini di talento e velocità Hamilton è capace di tirare fuori prestazioni eccezionali. Anche se…”

Prego

“Ho la sensazione che Lewis sia un po’ come i grandi attaccanti quando vanno avanti con gli anni: entrano in forma per periodi più brevi. A lui è successo sul finale ed è stato pazzesco, ma prima aveva commesso degli errori quindi credo che per lui non sarà facile. Aggiungiamo che servirà spirito di adattamento per una macchina nuova e che ha un compagno forte in Russell e che dovrà ammazzarlo sportivamente in fretta, altrimenti se ne viene battuto è finita. La sfida in casa con il giovane talento è la situazione classica che chiude le grandi carriere dei fenomeni”

Cacciando il direttore di gara Masi la federazione ha certificato che l’ultimo Mondiale non è finito in modo corretto?

“Sì ma non sono tra quelli che pensano che Verstappen abbia rubato il titolo ad Hamilton. E’ stato il numero uno in quasi tutte le statistiche stagionali, quindi ha meritato. E poi diciamo la verità: non mi sarei mai permesso da direttore di gara di far finire un Mondiale dietro una safety car. A Verstappen è andata clamorosamente bene ad Abu Dhabi ma sai cosa si dice quando c’è un incidente a 7 giri dalla fine di una gara?”

Cosa?

“Che la prende sempre nel sedere (testuale ndr) chi è primo ed è stato così”

Ti piace la scelta di silenziare i dialoghi tra box e direzione di gara?

“Hanno fatto bene. Molto del putiferio mediatico che si è scatenato dopo Abu Dhabi è nato dal fatto che tutti avevano ascoltato cosa era successo, ma chi ha letto davvero il regolamento? Far sentire tutto a tutti dà il permesso di giudicare anche da parte di persone che non sanno nulla. E poi c’è un altro lato della questione”

Anche i team dovranno stare più attenti

“Hai mai visto allenatori che discutono con l’arbitro durante le partite? I team principal sono diventati protagonisti anche perché avevano il permesso di aprire le comunicazioni e mettersi a discutere con chi dirige la gara mentre è in corso. Troppo”.

La Formula Uno sarà, insieme alla MotoGp, il cuore dell’offerta motoristica di Sky Sport: 1.400 ore di diretta, 400 gare su oltre 20 sport motoristici. Per le auto sono previsti anche appuntamenti in chiaro su TV8 per i gran premi di Imola, Spagna, Francia, Monza e Stati Uniti. Il resto farà parte del pacchetto offerto dai canali satellitari che copriranno i week end dalle parole dei piloti il giovedì alle analisi post gara della domenica sera con qualche novità nei format, anche legati alla MotoGp, come i test delle moto e un dietro le quinte di taglio più leggero dal titolo Paddock Life. Ci sarà anche Valentino Rossi che, salutata l’Aprilia e la carriera nel Motomondiale, si cimenta con la Audi nel campionato Wrt trasmesso in esclusiva da Sky Motori.

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano