Ferrovie: tutti gli attentati degli ultimi 2 anni
Incendi, bombe rudimentali e cavi tranciati. Gli attentati degli ultimi 24 mesi che hanno mandato in tilt il nord Italia
Gli incendi alla stazione di Bologna
Il 21 dicembre, la circolazione ferroviaria sull'asse Milano - Roma è rimasta bloccata per moltissime ore. Il motivo? Quattro roghi dolosi che hanno interessato altrettanti pozzetti che alloggiano impianti alla stazione di Santa Viola, periferia ovest della città di Bologna.
L'ennesimo attentato ai trasporti ferroviari, che ha avuto pesanti ripercussioni sul traffico ad alta velocità ma anche sulle linee convenzionali. Sul luogo sono state trovate scritte recenti "No Tav" ma per il ministro dei trasporti Maurizio Lupi si tratterebbe dell'ennesimo "atto terroristico" verso la Tav. Poi ha aggiunto: "Non ci fermeranno nella strada di innovare e cambiare l'Italia".
Ma alle dichiarazioni del Ministro Lupi hanno fatto seguito quelle del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "Voglio rassicurare tutti gli italiani: non torniamo a rievocare parole del passato, è in atto un'operazione di sabotaggio e verifichiamo quanto accaduto. Stiamo monitorando".
Firenze: 21 dicembre 2014
ANSA/Giorgio BenvenutiFirenze, 21 dicembre. Una bottiglia incendiaria con tanto di innesco e fiammiferi attaccati viene lasciata vicino ai binari della linea di alta velocità a Firenze. Inesplosa. Una seconda bottiglia incendiaria, invece, ha originato un incendio in un altro pozzetto di cavi elettrici, dalla parte opposta della galleria e ha mandato in tilt il traffico ferroviario proveniente da sud presso la galleria di San Donato a Rovezzano.
Su questo attentato indaga la Digos: non c'è alcuna rivendicazione ma il blitz incendiario farebbe pensare ad un'azione dimostrativa.
L'obiettivo era probabilmente l'interruzione del traffico ferroviario in entrambe le direzioni. Sono stati i tecnici Trenitalia ad accorgersi, intorno alle 5,30 del mattino, dell'incendio alla centralina a Rovezzano grazie all'allarme automatico che scatta in questi casi.
Le bottiglie incendiarie a Milano
18 dicembre 2014: due bottiglie incendiarie vengono trovate sui binari lungo la linea Milano-Torino. Il conducente di un treno regionale vede alzarsi del fumo e dà l'allarme. Sono le 11 del mattino. L'immediato intervento del personale delle ferrovie e dei Vigili del Fuoco ha evitato l'interruzione della libnea ferroviaria e gravi danni alla tratta.
A Torino attentato con la molotov
16 dicembre 2014. A Rivoli, alle porte di Torino, tentativo di incendiare con una molotov il camion di una delle ditte che lavorano per l'Alta velocità a Chiomonte.
Firenze: l'attentato ad una gru
2 dicembre 2014: a Campo di Marte, su una gru viene trovata una bottiglia con liquido infiammabile, diavolina, carta e un mozzicone di sigaretta che doveva funzionare come innesco. Ma non ha funzionato e l'incendio non si è sviluppato.
La No Tav colpisce a Bologna
ANSA/DANIELE MASCOLOAnsa19 maggio 2014: vengono tranciati alcuni cavi di rame e fibre ottiche nei pressi della linea ad Alta velocità Bologna-Milano a Lavino di Mezzo in provincia di Bologna. Inizialmente il fatto viene segnalato come un tentato furto di rame, ma poi si scopre che i due pozzetti dei cavi elettrici a fianco dei binari sono stati incendiati. La procura apre un'inchiesta per danneggiamento aggravato. Vicino viene trovata una scritta "No Tav".
Attentati anche a Rovereto
23 aprile 2014. Due rudimentali ordigni incendiari sono stati trovati lungo la ferrovia del Brennero, alle porte di Rovereto, nei pressi del cantiere per la realizzazione della bretella Ai Fiori.
Sulla massicciata vengono trovate due bottiglie di plastica da un litro e mezzo contenenti liquido infiammabile con due stoppini bruciati. Evidentemente gli attentatori hanno acceso l'innesto che però non ha funzionato.
Su una centralina elettrica è stata trovata la scritta "Terrorista lo Stato, liberi i No Tav". Un analogo tentativo di attentato era stato compiuto un anno fa nella stessa zona, alle porte di Villa Lagarina. Anche in quel caso furono trovate bottiglie incendiarie.
Ancora Firenze nel mirino
21 dicembre 2013: esattamente un anno prima del sabotaggio di due giorni fa nella galleria San Donato a Rovezzano (Firenze). Quel giorno la circolazione ferroviaria fu sospesa a Bologna dalle 5 del mattino tra le stazioni di Bologna Centrale e Bologna San Ruffillo, sulla linea convenzionale Bologna-Firenze ma non quella ad alta velocità, per il danneggiamento doloso di un pozzetto che conteneva i cavi di alimentazione del sistema di comando e controllo della circolazione su quel tratto di linea.
Ci furono però ripercussioni anche i treni ad Alta velocità da e per Venezia oltre che per i regionali. I cavi allora furono incendiati. Dalle prime ricostruzioni emerse che il rogo era stato innescato da un pezzo di legno infuocato buttato nel pozzetto. Anche in quel caso l'allarme è stato dato intorno alle 5, ma non furono trovate scritte "No Tav".
Gli attentati a Lambrate e Rogoredo
26 marzo 2012. Gli anarco-insurrezionalisti che gravitano intorno alle frange più estreme della lotta No-tav mettono a segno, a Milano, un attentato incendiario alla linea ferroviaria.
Porta infatti la firma "No-tav' e "Sole e Baleno vivono" l'incendio che è divampato alle 2 e mezza, ai danni di una centralina elettrica tra le stazioni di Lambrate e Rogoredo, lungo l'anello ferroviario della città. Sul posto, oltre alle scritte, la polizia ha trovato anche una bottiglia con della benzina.