Guerra all'Isis, Putin: "Speriamo di non dover usare il nucleare" - Foto e video
Per la prima volta nella guerra contro l'Isis in Siria Mosca ha utilizzato un sommergibile. Che può anche essere armato con testate nucleari
9 dicembre
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato l'analisi dei risultati dei raid compiuti nelle ultime ore contro Raqqa, in Siria, con un nuovo missile di precisione e si è augurato che tali missili non debbano mai essere armati con testate nucleari. La Russia ha attaccato la Siria con missili lanciati per la prima volta da un sottomarino, che si trova nel Mar Mediterraneo. Putin ne ha parlato con il ministro della Difesa, Serghei Shoiugu, facendo notare che i missili da crociera Calibre lanciati dal sottomarino schierato nel Mediterraneo possono essere equipaggiati anche con testate nucleari: "Tutto deve esser analizzato, compreso quel che accade sul campo di battaglia e il modo in cui le armi colpiscono.
Tanto i Calibre che gli A-101 (missili di precisione,ndr) hanno dimostrato di essere molto efficienti in toto. Si tratta di un'arma di precisione nuova, moderna e altamente efficiente e, come sappiamo, può essere armata tanto con testate convenzionali che con testate speciali, comprese quelle nucleari", ha spiegato Putin. "Decisamente niente di tutto ciò è necessario per combattere i terroristi. E speriamo che non sia mai necessario", ha aggiunto il capo del Cremlino.
L'operazione suona come una nuova dimostrazione di forza della Russia, che da settimane sta rafforzando il suo dispositivo militare nella regione. Il sottomarino da cui sono partiti missili è il Rostov sul Don, un sottomarino di ultima generazione, considerato silenzioso e discreto; martedì ha lanciato vari missili da crociera e distrutto, secondo il ministro Shoigu, un importante deposito di munizioni, una fabbrica di mine e infrastrutture petrolifere. Shoigu ha menzionato la distruzione di "due centri di comando dell'organizzazione terrorista Isis nella provincia di Raqqa". E parlando al presidente Putin in un incontro diffuso dalla tv statale, ha fatto notare che "il missile da crociera Calibre è tornato a dimostrare la sua efficacia sulle distanze lunghe".
La Russia aveva informato preventivamente dell'attacco gli Stati Uniti, come reso noto dal portavoce del Pentagono, Peter Cook. "Lo abbiamo apprezzato", ha aggiunto il portavoce ricordando che Mosca aveva il dovere di fornire questa informazione sulla base del memorandum d'intesa firmato con Washington per evitare incidenti nei cieli della Siria. Con questi lanci dal sottomarino, Mosca allarga il ventaglio delle sue opzioni militari nella guerra a sostegno del regime siriano. Nel caso dei bombardamenti precedenti, aveva tra l'altro lanciato missili da crociera da navi da guerra situate nel Mar Caspio; e aveva anche fatto ricorso a cacciabombardieri di stanza in Russia che lanciano missili dal territorio russo.
4 dicembre
13:00 - I gruppi parlamentari conservatore e socialdemocratico, che sostengono l'esecutivo di Angela Merkel e controllano quasi l'80% dei seggi del Bundestag, avevano già indicato l'intenzione di appoggiare la missione a sostegno della Francia. I partiti dell'opposizione, la sinistra e i verdi durante il dibattito, iniziato mercoledì, avevano annunciato il loro voto contrario.
Martedì il Consiglio dei ministri aveva approvato la missione militare, della durata di un anno, rinnovabile, con un finanziamento di 134 milioni di euro, centrata su riconoscimento, sicurezza e logistica. Ovvero senza bombardamenti.
Il governo tedesco ha dichiarato che l'Isis rappresenta "anche secondo una risoluzione delle Nazioni Unite, una minaccia alla pace mondiale e alla sicurezza internazionale per "il suo violento bagaglio estremista e salafita, le sue azioni terroriste, i gravi attentati persistenti, sistematici e contro i civili, così come il reclutamento e l'addestramento dei combattenti stranieri". La Merkel ha ha dato così una risposta concreta in pochi giorni dalla richiesta di aiuto pervenutagli da Francois Hollande.
La Germania si è impegnata anche a inviare 650 soldati in piu' in Mali e 50 in Iraq, che si uniranno ai 100 che sono già operativi lì.
3 dicembre
7:00 - Aerei da guerra britannici hanno effettuato nella notte attacchi in Siria, poche ore dopo che il parlamento britannico ha autorizzato raid contro obiettivi Isis nel paese. Lo rende noto il ministero della Difesa.
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Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo che il premier David Cameron ha incassato a larghissima maggioranza ai Comuni il via libera all'operazione, grazie alla fronda interna al partito laburista. Lo stesso via libera che gli era stato negato nell'estate del 2013, quando l'obiettivo erano però le truppe di Bashar Assad. Isis, riferisce il sito Site, che monitora l'attività jihadista sul web, ha già promesso vendetta contro il Regno Unito.
2 dicembre
Il punto
- Ok all'allargamento dei raid britannici "anti-Isis" alla Siria a portata di mano alla Camera dei Comuni, dove il governo conservatore attende oggi pure i voti di diversi laburisti "moderati". Ma secondo un sondaggio svelato stamane dal Times solo il 48% della popolazione è favorevole, contro il 58% dopo i fatti di Parigi. E il dibattito fiume (10 ore) ai Comuni si annuncia acceso dopo che David Cameron si è lasciato andare a definire il leader del Labour, Jeremy Corbyn, contrario ai raid, "simpatizzante dei terroristi".
- Intanto nuove accuse di aver usato bombe al fosforo in Siria piovono sulla Russia, impegnata da due mesi in una campagna aerea contro l'organizzazione dello Stato islamico (Isis) ma anche contro gli insorti, che combattono il governo di Damasco e l'Isis stesso. Secondo quanto riferisce il Daily Mail, ordigni al fosforo bianco sarebbero stati usati dai russi a Raqqa la capitale di Isis ed il tabloid britannico ha pubblicato quelle che sostiene essere le foto di raid.
- Francia e Germania hanno inviato una lettera di intenti al governo turco per chiedere l'autorizzazione all'utilizzo della base di Incirlik, nella provincia meridionale di Adana, per operazioni militari in Siria. Lo riportano media turchi, secondo cui Ankara sarebbe pronta a concedere il via libera. La base di Incirlik, vicina al confine turco-siriano, è considerata strategica per le operazioni nella regione. A luglio la Turchia ne aveva concesso l'uso agli Usa nell'ambito della Coalizione anti-Isis.
- Gli Stati Uniti sono pronti ad espandere la loro azione militare in Siria ed Iraq inviando altri uomini delle forze speciali. L'annuncio del capo del Pentagono, Ash Carter, è arrivato mentre a Parigi Barack Obama tornava a difendere la strategia fin qui portata avanti. Ma il presidente americano non è arretrato di un millimetro: avanti con i raid aerei, con azioni mirate sul territorio da parte di piccoli commando e con la formazione e l'addestramento delle forze alleate locali. No invece ad un vero e proprio coinvolgimento di truppe Usa nei combattimenti in prima linea. Così l'amministrazione statunitense - senza specificare il numero - si prepara a spedire nuovi soldati che si aggiungeranno ai circa 50 gia' presenti nelle retrovie della guerra all'Isis, portata avanti da iracheni, peshmerga curdi e ribelli siriani filo-occidentali. Mentre i "consiglieri militari" dispiegati dall'inizio della campagna e impegnati nel sostenere le truppe locali sono circa 3.500.
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27 novembre
19:00 - Secondo il settimanale tedesco Spiegel la Russia sta ampliando il sostegno militare alla Siria e, nonostante le smentite di Putin, dispiega truppe di terra. Il settimanale ha anticipato il contenuto di un articolo del numero di domani: almeno due soldati russi sarebbero già caduti. Si tratterebbe di due uomini delle truppe speciali del Gru, della 22esima brigata Spetsnaz di stanza a Rostov sul Don. Il 12 novembre a Rostov si sarebbero svolti anche i funerali. Ai media russi, conclude lo Spiegel, non sarebbe stato consentito di citare l'avvenimento.
12:04 - Otto persone, di cui 5 studenti, sono state uccise in un raid aereo che ha colpito una scuola a Raqqa, capitale dell'Isis in Siria. Lo riferiscono gli attivisti dell'ong "Raqqa is being slaughtered silently" senza precisare la nazionalità dei jet. Altre 12 persone sono rimaste ferite.
Gli attivisti precisano che il nome della scuola colpita è Heten. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) riferisce che gli aerei hanno effettuato non meno di 11 raid nell'area in cui è situata la scuola, uccidendo in tutto 12 persone nel quartiere, di cui appunto 5 studenti. Raqqa è sottoposta a bombardamenti delle aviazioni russa, francese e della Coalizione internazionale a guida americana di cui fanno parte 10 Paesi.
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23 Novembre
L'aviazione francese, dopo gli attentati di Parigi di venerdì 13 novembre, ha bombardato la sera del 15 novembre Raqqa, la capitale dell'Isis in Siria. Ieri il discorso del presidente Hollande, una vera e propria dichiarazione di guerra al Daesh. E subito dopo, nella notte, nuovi bombardamenti. Immediato l'appoggio della Russia che, oltre ad aver bombardato Raqqa, ha dichiarato di raddoppiare le forze in Siria e di voler creare una coalizione come quella "contro Hitler". Ha fatto seguito poi anche l'appoggio della Gran Bretagna. Attendista l'atteggiamento dell'Italia.
La Francia ha iniziato a lanciare le prime missioni dalla portaerei Charles de Gaulle verso l'Isis in Iraq. Il presidente Francois Hollande ha inoltre annunciato che la Francia intensificherà i bombardamenti in Siria, scegliendo "gli obiettivi che facciano più danni possibili all'esercito terrorista" dell'Isis. In un incontro con il Premier britannico David Cameron è stato concordato un supporto dalla Gran Bretagna all'azione francese. E nel frattempo la Russia, secondo le indiscrezioni del Jerusalem Post, dopo aver intensificato gli attacchi aerei, avrebbe inviato truppe di terra a sostegno di Assad.
17:32 - Dalla portaerei francese Charles de Gaulle, in navigazione nel Mediterraneo orientale, sono partite oggi le prime missioni per bombardare le postazioni dell'Isis, al momento limitate all'Iraq: lo ha annunciato il capo dello stato maggiore interforze, generale Pierre de Villiers, da bordo dell'ammiraglia della Marina Militare, spiegando che sono stati distrutti due obiettivi. In precedenza fonti giornalistiche ammesse sulla nave avevano riferito di aver visto decollare caccia Rafale carichi di bombe.
"Abbiamo condotto attacchi su Ramadi e Mosul, in appoggio a truppe di terra locali che stavano avanzando verso le milizi8e del Daesh", ha precisato de Villiers, utilizzando l'acronimo che in lingua araba equivale a
quello di Isis.
A bordo si trovano 26 tra Rafale e Super Etendard, il che significa triplicare la consistenza della forza aerea dispiegata dalla Francia in funzione anti-jihadista, andandosi ad aggiungere ai sei Rafale e agli altrettanti Mirage 2000 già di stanza rispettivamente negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania. Ai piloti sarebbero stata impartita l'istruzione di raggiungere il bersaglio passando sul territorio turco, a nord, oppure giordano, a sud, per evitare la contraerea siriana.
14:45 - Sull'intervento in Siria, "la Francia ha preso la sua decisione nello scorso mese di settembre, ora sta alla Gran Bretagna di capire come può a sua volta impegnarsi" nella lotta all'Isis. Cameron ha annunciato che il suo Paese mette a disposizione della Francia una base militare britannica a Cipro per rafforzare la lotta contro l'Isis. Dopo l'incontro all'Eliseo con il presidente francese, Francois Hollande, Cameron ha assicurato che il Regno Unito "farà il possibile" per aiutare la Francia, convinto che la minaccia è "comune" e che il suo Paese debba intervenire in Siria e ha anticipato che questa settimana presenterà al Parlamento il suo piano d'azione.
14:31 - Nelle ultime 24 ore sono stati nel complesso 33, di cui 19 in Iraq e 14 in Siria, i nuovi attacchi aerei condotti dalla coalizione internazionale guidata dagli Usa contro l'Isis. A questi ne vanno aggiunti altri tre risalenti a sabato, ma non conteggiati in precedenza, concentrati nelle province siriane di Deir Ezzor e al-Hasakah, dove sono stati distrutti 283 veicoli e soprattutto un complesso di silos petroliferi per lo stoccaggio clandestino del greggio. Stando al commando alleato unificato di Washington, sono poi stati colpiti obiettivi presso Ramadi, Falluja, la stessa al-Hasakah e Ayn Issa, una trentina di chilometri a nord di Raqqa, capitale di fatto dell'auto-proclamato califfato.
12:37 - La Russia avrebbe inviato truppe di terra in Siria a sostegno di Bashar Assad. Lo riporta il Jerusalem Post che cita un articolo comparso sul quotidiano kuwaitiano 'al-Rai'. Nell'articolo - che non è stato confermato da altre fonti - si sostiene che le forze militari russe hanno fornito copertura ai carri armati T-90, con supporto aereo, che hanno attaccato diversi obiettivi strategici in mano alle forze ribelli a Idlib e Latakia. Un ufficiale Usa ha detto inoltre che 7 T-90 russi sono stati "osservati" in una base aerea vicino Latakia, roccaforte del presidente Bashar Assad.
8:40 Prosegue la campagna di bombardamenti russa in Siria: gli aerei dell'aviazione militare russa negli ultimi due giorni hanno effettuato 141 voli, attaccando 472 obiettivi terroristici. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, come riporta Ria Novosti. Gli attacchi si sono concentrati nelle province di Aleppo, Damasco, Idlib, Latakia, Hama, Homs, Raqqa e Deir el-Zor.
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19 Novembre
L'ammiraglio russo Viacheslav Popov ha comunicato che le navi da guerra russe al largo della Siria presteranno il loro aiuto alla portaerei francese "Charles de Gaulle". L'aiuto consisterà in un lavoro di "intelligence e segnalazione degli obiettivi" come indicato dal presidente Vladimir Putin.
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18 Novembre
Ore 13:30 - La Russia ha schierato un'unità d'artiglieria vicino a Homs: lo scrive il quotidiano Vedomosti, secondo cui su una delle mappe mostrate dalle tv russe durante un incontro di Putin con i vertici militari si segnalava la presenza di un'unità della brigata d'artiglieria '120' vicino alla città di Mahin.
Stando a una fonte del ministero della Difesa russo citata sempre da Vedomosti, si tratta di appoggio all'esercito siriano ma non di partecipazione diretta agli scontri da parte di truppe russe.
"Assad uno di noi"
12:20 - La Russia considera "inaccettabile" esigere l'uscita di scena di Bashar el Assad come condizione per unire le forze contro lo Stato islamico. A detta del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, dopo la carneficina di Parigi è diventato chiaro che le potenze globali devono unirsi senza precondizioni sul destino del leader siriano.
"Mi sembra che non ci siano più dubbi sul fatto che sia semplicemente inaccettabile avanzare alcuna precondizione per unire le forze nella lotta contro il terrore", ha detto il ministro in conferenze stampa.
Ha poi voluto aggiungere che nei colloqui di Vienna "non è stato raggiunto alcun accordo" sul fatto che Assad non parteciperà a uno o all'altro stadio del processo politico per risolvere il conflitto siriano. Lavrov ha sottolineato che alcuni partner nei negoziati hanno promosso tali idee ma non hanno avuto consenso.
I bombardamenti aerei condotti da Francia e Russia nelle ultime 72 ore nel nord della Siria hanno causato la morte di 33 jihadisti dell'Isis. Lo sostiene l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Citando fonti tra gli attivisti, l'ong aggiunge che gli uomini dell'Isis e decine di famigliari dei comandanti del gruppo terrorista hanno cominciato a lasciare Raqqa, la cosiddetta capitale del califfato in Siria, per spostarsi a Mosul in Iraq, in cerca di un luogo più sicuro. Anche Mosul è nelle mani dell'Isis.
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17 Novembre
16:50 - Russia e Occidente dovrebbero superare le attuali divergenze e dare vita a una coalizione contro lo Stato islamico come accadde nella lotta contro il nazismo.
È l'esortazione del presidente della Commissione affari internazionale della Duma, Alexei Pushkov. "Siamo stati in disaccordo negli anni '30 (del '900) ma ciò non ci ha impedito di dare vita a una coalizione contro Hitler che si è rivelata efficace. Anche oggi dovremmo dare vita a una nuova coalizione contro questa sfida nuova dal punto di vista qualitativo", ha affermato Pushkov intervenendo a una conferenza dal titolo: 'Crisi in Europa: appello a un nuovo dialogo" a Bruxelles.
I presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin e Francois Hollande, hanno concordato telefonicamente di rafforzare la collaborazione tra i rispettivi apparati militari e di intelligence in Siria, sulla scia dei recenti attacchi terroristici contro un aereo della compagnia siberiana 'Metrojet' e a Parigi: lo rende noto il Cremlino in un comunicato, ove si parla di "contatti più serrati" e di "coordinamento contro i gruppi terroristici".
I due leader si vedranno di persona a Mosca il prossimo 26 novembre. Putin ha frattanto ordinato alle unità della Marina Militare russa nel Mediterraneo di cooperare con quelle francesi "come alleate" in funzione anti-Isis.
16:30 - La Russia ha reso noto di aver bombardato obiettivi Isis nelle province di Raqqa, considerata la roccaforte dell'Isis, e di Deir Ezzor in Siria.
"I bombardieri a lungo raggio Tu-22 hanno condotto attacchi contro obiettivi dell'organizzazione terroristica dello Stato Islamico nelle province di Raqqa e Deir Ezzor", ha comunicato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, aggiungendo che sono stati anche condotti attacchi anche con missili nelle zone di Aleppo e Idlib.
La Russia ha colpito Raqqa con missili Kalibr lanciati da un sottomarino nel Mediterraneo orientale.
14:30 - La Gran Bretagna deve fare di più contro l'Isis, alla luce degli attacchi di Parigi, e in Siria serve "una strategia complessiva": anche militare. Lo dice David Cameron ai Comuni. Il premier annuncia poi l'adozione di "primi passi importanti" del governo in risposta al no delle commissione Esteri a un ruolo di Londra nei raid sulla Siria.
A Raqqa c'è "la testa del serpente", ha esclamato ancora David Cameron alla House of Commons, tornando a insistere con i deputati perché rimuovano l'opposizione a una partecipazione britannica ai raid aerei in Siria.
Il premier ha ricordato che la Raf già partecipa - con l'autorizzazione dello stesso parlamento di Londra - alle incursioni anti-Isis della coalizione a guida americana in Iraq e che il Regno Unito offre al contempo sostegno logistico e d'intelligence a Usa, Giordania e Paesi del Golfo nelle azioni militari che questi compiono in Siria.
I jihadisti, del resto, "non riconoscono i confini tra Stati", ha notato. "E' in Siria, a Raqqa, che l'Isis ha il suo quartier generale - ha proseguito il primo ministro conservatore - ed è da Raqqa che alcune delle peggiori minacce contro il nostro Paese sono pianificate e orchestrate". "Raqqa e', se volete, la testa del serpente", ha concluso Cameron, parlando di "una minaccia diretta e crescente" alla stessa Gran Bretagna che il Paese "non puo' affrontare soltanto in Iraq, ma pure in Siria".
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16 Novembre
11:20 - L'aeronautica russa ha raddoppiato le incursioni aeree contro i jihadisti dell'Isis in Siria: lo ha riferito a Putin il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu.
Navi russe nel Mediterraneo hanno lanciato stamane dei missili da crociera contro la città siriana di Raqqa, considerata la roccaforte dell'Isis. Lo scrive Rbk citando Le Monde, che a sua volta cita il ministero della Difesa francese.
La Russia ha compiuto attacchi aerei su Raqqa, roccaforte dello Stato islamico nel nord della Siria. Lo riferisce un'alta fonte del governo francese. Stamattina il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato che la Russia avrebbe intensificato i raid contro l'Isis in Siria dopo che i servizi russi hanno confermato che è stata una bomba a causare lo schianto dell'Airbus russo il 31 ottobre nella penisola egiziana del Sinai.
5:00 - Dopo quelli di domenica nuovi raid aerei, i secondi in due giorni, jet francesi hanno bombardato posizioni di Isis a Raqqa e nei dintorni in Siria. Dopo le anticipazioni della rete americana Nbc giunge la conferma dello stato maggiore francese in un comunicato: "Per la seconda volta in 24 ore le truppe francesi hanno effettuato un raid contro Daesh (la dizione araba di Isis, ndr) a Raqqa in Siria" distruggendo un posto di comando ed un campo di addestramento.
Al secondo raid francese hanno preso parte 10 tra caccia-bombardieri Rafale e Mirage 2000. L'attacco è avvenuto all'1,30 ora italiana. I jet hanno sganciato un totale di 16 bombe, ha aggiunto il ministero della Difesa di Parigi sottolineando che "entrambi gli obiettivi sono stati distrutti contemporaneamente".
Il bombardamento "è stato condotto in coordinamento con le forze Usa, ed era diretto a distruggere obiettivi identificati durante voli di ricognizione effettuati da jet francesi", a differenza del primo in cui Parigi aveva colpito postazioni di Isis identificate dal Pentagono.
Le stragi di Parigi
Lo scrittore francese Marek Halter (il secondo da sinistra), l'Imam della Moschea di Drancy Mosque, Hassene Chalghoumi (quarto da sinistra), rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Parigi rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan - 15 novembre 2015MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
I parigini rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al ristorante Le Carillon - 15 novembre 2015ALAIN JOCARD/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Lo scrittore francese Marek Halter (il secondo da sinistra), l'Imam della Moschea di Drancy Mosque, Hassene Chalghoumi (quarto da sinistra), rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Parigi rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan - 15 novembre 2015MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Una donna piange davanti al Bataclan a Parigi - 15 novembre 2015MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
I parigini rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan - 15 novembre 2015MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Lo scrittore francese Marek Halter (il quarto da sinistra), l'Imam della Moschea di Drancy Mosque, Hassene Chalghoumi (sesto da sinistra), rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Parigi rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan - 15 novembre 2015MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Luciana Milani e il marito Alberto Solesin, genitori di Valeria, la ragazza veneziana morta nell'attentato terroristico al teatro Bataclan di Parigi. Venezia, 15 novembre 2015. ANSA/ANDREA MEROLALe stragi di Parigi
Giovanni FerrariLe stragi di Parigi
Valeria Solesin in una foto postata su Twitter.TwitterLe stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015: l'omaggio di Bono e del gruppo degli U2 alle vittime dell'attentato al teatro BataclanJeff J Mitchell/Getty Images)Le stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015, fiori e candele davanti al teatro BataclanJeff J Mitchell/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015, fiori e candele davanti al teatro BataclanJeff J Mitchell/Getty Images)Le stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015, il tributo alle vittime degli attentati terroristici: fiori e candele in Place de la RepubliqueGetty ImagesLe stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015, il tributo alle vittime degli attentati terroristici: fiori e candele in Place de la RepubliqueChristopher Furlong/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Nell'infografica realizzata da Centimetri che cosa è accaduto all'interno del Bataclan.ANSA/CENTIMETRILe stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015, fiori all'ingresso del ristorante Le Carillon, uno degli obiettivi degli attacchi dei terroristi David Ramos/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Parigi, 14 novembre 2015, fori di proiettile sulla vetrina di un barChristopher Furlong/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Un bambino posa una candela davanti al bar Le Carillon a Parigi - 14 novembre 2015Antoine Antoniol/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Fiori e candele davanti al bar Le Carillon a Parigi - 14 novembre 2015Antoine Antoniol/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Un abbraccio tra due amiche davanti al bar Le Carillon a Parigi - 14 Novembre 2015Antoine Antoniol/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Alcune persone accendono candele in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi a Lion - 14 novembre 2015JEFF PACHOUD/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Il silenzio davanti al Carillon cafe a parigi - 14 novembre 2015 EPA/YOAN VALATLe stragi di Parigi
Una donna piange davanti al Carillon cafe a Parigi - 14 novembre 2015EPA/YOAN VALATLe stragi di Parigi
Alcune persone in sillenzio davanti al Carillon cafe a parigi - 14 novembre 2015EPA/YOAN VALATLe stragi di Parigi
Una donna deposita fiori a Parigi dopo gli attentati da parte dell'Isis - 15 novembre 2015EPA/ROMAN PILIPEYLe stragi di Parigi
Parigi, 13 novembre 2015, lo Stade de France dopo gli attentati terroristiciGetty ImagesLe stragi di Parigi
Il corpo di una delle vittime degli attentati di Parigi in Boulevard des Filles du Calvaire vicino al teatro BataclanThierry Chesnot/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Alcuni parigini con le coperte termiche vengono portati via dalla zona del teatro Bataclan - Parigi, 15 novembre 2015MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Il corpo di una delle vittime degli attentati di Parigi in Boulevard des Filles du Calvaire vicino al teatro BataclanThierry Chesnot/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Alcuni parigini con le coperte termiche vengono portati via dalla zona del teatro Bataclan - Parigi, 15 novembre 2015FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Alcuni superstiti degli attentati di Parigi prima di essere portati via da alcuni autobus in sicurezza - 14 novembre 2015Antoine Antoniol/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Lo sgomento sul volto di un sopravvissuto agli attentati di Parigi prima di essere portato via su un autobus - 14 novembre 2015Antoine Antoniol/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Abbracci tra i superstiti degli attentati di Parigi prima di essere portati via da alcuni autobus in sicurezza - 14 novembre 2015 FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Alcuni parigini evacuati dal teatro Bataclan in Boulevard des Filles du Calvaire - Parigi, 14 novembre 2015 Thierry Chesnot/Getty ImagesLe stragi di Parigi
Le stragi di Parigi
Thierry Chesnot/Getty Images--------------------
15 Novembre
Un vero diluvio di fuoco sulla città da cui è partito l'ordine del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi di attaccare Parigi e dove si sono addestrati gli attentatori che hanno sconvolto l'Europa.
Sulle bombe la scritta: "Da Parigi con amore" come scrive su Twitter IDF Elite, un sito vicino alle forze armate di Israele, che posta anche una foto degli ordigni allineati per essere armati sui caccia, e che presentano sull'ogiva la scritta tracciata con un pennarello.
French Air Force bombed ISIS targets in Syria tonight. "From Paris with love" was written on the bombs. pic.twitter.com/a7PbN2ELE7
IDF Elite (@idfelite) 15 Novembre 2015
Almeno trenta raid aerei hanno messo in ginocchio la città siriana nelle ultime ore. Dodici jet francesi - guidati da dati di intelligence Usa e in coordinamento con gli americani - hanno scatenato l'inferno colpendo i centri di comando, di addestramento e reclutamento dello Stato islamico assieme ad altri obiettivi "nevralgici" dei jihadisti.
"Il primo obiettivo distrutto veniva utilizzato dall'Isis come posto di comando, centro di reclutamento dei jihadisti e deposito d'armi e munizioni. Il secondo obiettivo ospitava un campo di addestramento terrorista", afferma il ministero francese della Difesa nella nota diffusa a Parigi.
Le "infrastrutture operative dello Stato islamico" sono state "distrutte" in due raid "alle 19:50 e alle 20:25". Parigi sottolinea poi che l'operazione si è scagliata contro obiettivi "identificati in precedenza" dalle missioni di ricognizione condotte dall'aeronautica militare francese.
La città è avvolta in una palla di fuoco, hanno testimoniato gli attivisti sul terreno, ed è saltata del tutto la corrente.
Dopo le rivendicazioni dell'Isis di ieri, oggi si è saputo che è stato al-Baghdadi in persona ad ordinare di colpire i Paesi "nemici", creando un'unità specifica per la pianificazione degli attacchi terroristici all'estero.
Baghdad aveva informato Parigi, Teheran e Washington del pericolo
E Baghdad aveva avvertito della minaccia "imminente" Parigi, Teheran e Washington 24 ore prima della mattanza nella capitale francese.
Rivelazioni che fanno tremare le mura delle cancellerie occidentali, ma anche quelle russe e iraniane, finite nel mirino dei jihadisti che da mesi promettono di portare la guerra in casa degli "infedeli" che li stanno cacciando indietro in Siria e Iraq.
Secondo le informazioni dei servizi segreti iracheni rivelate all'AP, il gruppo di fuoco per colpire Parigi "era composto da 24 elementi, 19 con il compito di effettuare gli attentati, addestrati a Raqqa, e altri 5 per il coordinamento e la logistica": in altre parole individuare i nascondigli e procurare armi ed esplosivi.
Lo "squadrone della morte" dell'Isis ha poi preso contatto con una "cellula dormiente" d'Oltralpe, che ha "facilitato il compimento della missione". Il ministro degli Esteri di Baghdad, Ibrahim al Jaafari, ha precisato che l'Iraq ha informato della minaccia imminente al più tardi giovedì scorso non solo la Francia ma anche l'Iran e gli Stati Uniti, e che il "warning" "riguarda tutti i Paesi europei" della coalizione anti-Isis. "Ma non ci hanno ascoltato", ha commentato Baghdad.
La conferma di un dipartimento Isis ad hoc
Dagli Usa funzionari di intelligence hanno confermato che al Baghdadi ha ordinato la creazione di un dipartimento dell'Isis che ha il compito specifico di colpire all'estero, "in particolare in Europa occidentale e negli Stati Uniti".
Mentre in Gran Bretagna gli esperti anti-terrorismo hanno evidenziato il possibile legame operativo e strategico tra gli attentati di Parigi, i kamikaze che qualche giorno prima hanno fatto strage a Beirut - 41 morti nel più sanguinoso attentato della storia recente libanese - e la bomba che si ipotizza l'Isis sia riuscito a piazzare a bordo dell'aereo russo schiantatosi in Sinai due settimane fa.
La difesa (debole) dell'intelligence francese
Fonti dell'intelligence francese si sono difese affermando che "minacce di attentati imminenti arrivano ogni giorno". L'ultima, più clamorosa, a metà settembre, quando il premier iracheno Abadi aveva paventato un attentato imminente nelle metro di Parigi e New York. In quel caso era sembrato un falso allarme, ma quello di giovedì scorso ha spezzato le vite di almeno 129 persone, in gran parte ragazzi e ragazze.
Gli 007 francesi ora rischiano di finire davvero nella bufera. Dovranno chiarire, loro e tutte le intelligence europee, come lo 'squadrone della morte' jihadista sia riuscito a penetrare nelle maglie della sicurezza europea.
Degli 8 terroristi entrati in azione a Parigi - il numero e' stato fornito dall'Isis stesso nella sua rivendicazione del massacro - almeno quattro sono presunti 'foreign fighter'. Tre francesi e un belga. Potrebbero essersi mescolati al fiume di centinaia di migliaia di migranti in fuga dalla guerra siriana.
Anche se questa rischia di essere una falsa pista, creata ad arte dal Califfo per minare la politica europea di accoglienza dei rifugiati già al centro di un furioso scontro tra e all'interno dei Paesi Ue. Clamorose le scivolate di queste ore sul caso del "passaporto egiziano trovato accanto a un kamikaze dello Stade de France".
Il documento appartiene infatti ad un ragazzo originario di Alessandria d'Egitto che ha la sola colpa di avere la passione per il calcio. "Non è un kamikaze, ma un ferito", anche gravemente, ha tuonato l'ambasciata egiziana in Francia.
C'è' poi il "passaporto siriano", con i dati personali di un certo Ahmad Almohammad. Il passaporto non è stato rilasciato da Damasco, spiegano gli 007 Usa. Forse acquistato in Turchia. Ahmad sbarca in Grecia il 3 ottobre a Lero, ma è costretto a riprendere un barcone per arrivare a Kalymnos (diverse miglia piu' a sud), perche' il traghetto della Blue Star Ferries non parte per il Pireo in quei giorni. Infine Atene (il 6 ottobre), la Serbia (il 7) e il giorno dopo la Croazia. Poi e' scomparso. È uno dei terroristi di Parigi o un'ignara pedina della guerra militare e politica di Baghdadi contro i suoi "nemici"?