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Garante, regole, sanzioni: come funziona uno sciopero in Italia

Chi è il garante e che funzioni svolge? E quali sono le regole per scioperare? Abbiamo raccolto - e risposto - ad alcune delle domande più gettonate

Dopo l’annuncio dello sciopero del 17 novembre e lo stop da parte del garante, in molti si sono chiesti “ma come funziona organizzare uno sciopero”?

Abbiamo risposto per voi ad alcune domande.


Chi è il garante?

L'Agenzia Nazionale per la Conciliazione e l'Arbitrato (ANC) è l'organismo italiano preposto a gestire e monitorare gli scioperi. Fondata con l'obiettivo di facilitare la risoluzione pacifica delle controversie tra lavoratori e datori di lavoro, l'ANC svolge un ruolo cruciale nel favorire il dialogo e la conciliazione nelle situazioni di conflitto sindacale.

Che ruolo svolge?

Quando si verifica uno sciopero, l'ANC interviene come mediatore neutrale, cercando di agevolare la negoziazione tra le parti coinvolte. Il suo scopo principale è quello di promuovere un accordo che soddisfi entrambe le parti, evitando danni significativi alle attività economiche e sociali. Nel caso in cui le trattative dirette tra sindacati e datori di lavoro non portino a una soluzione, l'ANC può assumere un ruolo più attivo attraverso l'arbitrato. In questa fase, l'agenzia assume la responsabilità di prendere decisioni vincolanti sulle questioni in disputa, cercando di risolvere in modo imparziale e giusto le divergenze tra le parti.

Che obiettivi ha?

L'obiettivo finale dell'ANC è garantire la stabilità e la continuità delle attività lavorative, nonché preservare la pace sociale. La sua presenza e il suo intervento mirano a limitare gli impatti negativi degli scioperi sull'economia e sulla società nel loro complesso, promuovendo un clima di collaborazione e comprensione tra lavoratori e datori di lavoro.

Come fanno i sindacati a organizzare uno scippero in Italia?

Per organizzare uno sciopero in Italia, i sindacati devono seguire una procedura normativa. Innanzitutto, è essenziale che il sindacato presenti un preavviso di sciopero alle autorità competenti e ai datori di lavoro interessati. Questo preavviso, di solito, deve essere inviato almeno 10 giorni prima dell'inizio dello sciopero, se riguarda i servizi pubblici, e almeno 5 giorni per gli altri settori.

Quali sono le regole da seguire per organizzare uno sciopero?

  • Preavviso: I sindacati devono fornire un preavviso prima di intraprendere uno sciopero. Questo preavviso varia a seconda del settore, ma di solito è di almeno 10 giorni per i servizi pubblici e 5 giorni per gli altri settori.
  • Motivazioni: Lo sciopero deve essere motivato da ragioni connesse con le condizioni di lavoro, i salari, o questioni di carattere sindacale.
  • Servizi Essenziali: Durante uno sciopero, i sindacati devono garantire la fornitura di servizi essenziali per la sicurezza e la salute pubblica. Questo può includere, ad esempio, servizi di emergenza e trasporto pubblico essenziale.
  • Vietato lo Sciopero Politico: Gli scioperi non devono avere finalità politiche o essere orientati a obiettivi estranei alle relazioni industriali.
  • Divieto di Sostituzione: I lavoratori in sciopero non possono essere sostituiti da personale esterno durante il periodo di sciopero.
  • Conciliazione e Arbitrato: I sindacati possono essere chiamati a partecipare a procedure di conciliazione o arbitrato, gestite dall'Agenzia nazionale per la conciliazione e l'arbitrato (ANC), al fine di risolvere le dispute senza ricorrere a uno sciopero effettivo.

Perché il garante ha detto no allo sciopero del 17 novembre?

La Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero ha dichiarato che lo sciopero proclamato da Cgil e Uil non può essere considerato generale. Ciò è dovuto al fatto che esclude circa 16 settori e si sviluppa su un arco temporale di 5 giorni. Essendo uno sciopero plurisettoriale, è tenuto a conformarsi alle normative specifiche dei vari settori interessati. Secondo la delibera del 2023, alcune deroghe alle normative sono previste solo nel caso di uno sciopero generale; in mancanza di tale caratterizzazione, si applicano le discipline individuali dei singoli settori, comprese le disposizioni sulla durata e la rarefazione dello sciopero. Di conseguenza, lo sciopero non può interessare il settore del trasporto aereo e il Corpo dei Vigili del Fuoco, poiché coinciderebbe con scioperi indetti da altri sindacati. Solo in uno sciopero generale è eccezionalmente prevista la possibilità di interrompere il servizio per 24 ore in tutti i mezzi di trasporto, quali aerei, navi e treni. Per adeguarsi alle direttive della Commissione, Cgil e Uil dovrebbero limitare la durata dello sciopero a 4 ore nel settore dei trasporti, escludendo il comparto del trasporto aereo. In caso di mancato rispetto di tali limitazioni, come minaccia la Uilt, il ministro dei Trasporti potrebbe intervenire con decreti o la Commissione potrebbe avviare un procedimento di valutazione per l'applicazione di sanzioni.

Quali sono le sanzioni in cui si può incorrere se non si rispettano le regole di uno sciopero?

Le sanzioni per il mancato rispetto delle regole degli scioperi possono variare, ma in genere possono includere:
  • Sanzioni Pecuniarie: I sindacati o i lavoratori che non rispettano le regole potrebbero essere soggetti a multe o penalità finanziarie.
  • Responsabilità Civile: In alcuni casi, il mancato rispetto delle norme degli scioperi potrebbe comportare la responsabilità civile, con l'obbligo di risarcire danni causati a terzi.
  • Divieto di Sciopero: In situazioni gravi, le autorità competenti potrebbero imporre un divieto futuro di sciopero per un determinato periodo.
  • Intervento dell'Autorità Giudiziaria: Se il mancato rispetto delle regole si configura come violazione di leggi specifiche, potrebbe comportare l'intervento dell'autorità giudiziaria.
  • Perdita di Protezioni Sindacali: I lavoratori potrebbero perdere alcune protezioni sindacali se il loro comportamento durante uno sciopero è considerato illegittimo.



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Redazione Panorama