Merkel sui matrimoni gay: liberalismo e strategia elettorale
Perché la cancelliera ha votato 'no' alla legge sulle nozze omosessuali ma ha lasciato liberi di scegliere i deputati della coalizione
La libertà di scelta è sacra. E uno Stato liberale deve poterla assicurare. Questo è il messaggio che la Germania ha fatto passare con l’approvazione della legge sui matrimoni gay.
Questo è anche il messaggio che è passato tramite la cancelliera tedesca Angela Merkel che, nonostante abbia espresso il suo 'no' al progetto per legalizzare le nozze omosessuali, ha lasciato liberi di scegliere i deputati della coalizione. Una mossa strategica di grande apertura.
La scelta della Merkel
L’approvazione del matrimonio gay è una battaglia che merita di essere cavalcata. E la cancelliera lo sa . Per quasi tutti i partiti, compresi i due che potrebbero formare un governo con i conservatori, cioè i liberali o la Spd, i matrimoni gay sono infatti la conditio sine qua non per sottoscrivere un'alleanza governativa.
Con l’approvazione da parte del Bundestag tedesco di un progetto di legge voluto dai socialdemocratici, subito dopo che la stessa Merkel aveva abbandonato la sua opposizione a queste unioni, fa comprendere inoltre il peso della pressione dell'opinione pubblica sulla cancelliera che, però, non perde di vista i conservatori e le loro opinioni.
Subito dopo che il plenum del Bundestag aveva approvato la legge anche grazie agli stessi voti favorevoli di una parte dei parlamentari conservatori (a cui era stata lasciata appunto libertà di scelta) la Merkel ha argomentato il suo ‘no’ rilasciando una breve dichiarazione.
La cancelliera, nel suo discorso, ha ricordato che negli ultimi anni in Germania sono state eliminate le discriminazioni per le coppie omosessuali. A suo giudizio, però, quando l'articolo 6 della Costituzione tedesca segnala che "il matrimonio e la famiglia si trovano sotto la protezione speciale dell'ordine statale", significa "matrimonio tra un uomo e una donna". Nonostante questo riguardo al voto, consapevole delle diverse opinioni nel suo partito, non poteva che lasciare ai deputati del gruppo parlamentare conservatore la libertà di scegliere secondo coscienza.
Parole incoraggianti e di grande apertura quelle espresse dalla stessa leader che, togliendo un argomento forte di campagna elettorale ai socialdemocratici, ha concluso il suo discorso definendo "emozionante" il dibattito derivato dal via libera parlamentare e sostenendo che dal voto espresso si sono generate "pace sociale e coesione".
La legge
Approvata a maggioranza con 393 voti a favore e 226 contrari la legge aprovato a giugno 2017 garantisce pari dignità alle nozze tra persone eterossessuali e omosessuali.