Il Giappone vara il quarto sottomarino di classe Balena
La nuova unità ha un dislocamento di 3.000 tonnellate, porta il numero SS-516, è ed entrata in acqua il 17 ottobre scorso durante una cerimonia tenutasi presso i bacini di carenaggio della città di Kobe.
Il colosso della metalmeccanica giapponese Kawasaki Heavy Industries (Khi) ha varato il quarto sottomarino d'attacco a propulsione diesel-elettrica di classe Taigei (Grande balena) e battezzato «Raigei» (significa Balena tonante), destinato alla sua Forza di autodifesa marittima (Jmsfd).
Il sottomarino capofila della classe, battezzato Taigei, (SS-513), era stato commissionato nel marzo 2022; il secondo della classe, denominato Hakugei (SS-514), è entrato in servizio nel marzo di quest’anno, mentre era stato varato nell'aprile 2020 il terzo della classe, denominato Jingei (SS-515), che dovrebbe entrare in servizio nel marzo 2024.
Una curiosità riguarda proprio i nomi: i sottomarini di classe Taigei incorporano tutti la parola «Gei» (balena) nel nome e seguono le serie delle unità «Shio» (marea) e «Ryu» (drago) viste nei precedenti sottomarini in servizio con la Jmsdf.
La nuova unità ha un dislocamento di 3.000 tonnellate, porta il numero SS-516, è ed entrata in acqua il 17 ottobre scorso durante una cerimonia tenutasi presso i bacini di carenaggio della città di Kobe. Sul Raigei per la prima volta saranno utilizzati i motori diesel Kawasaki 12V 25/31 ad alta potenza, ritenuti molto interessanti dagli analisti anche per possibili applicazioni su sottomarini di altri costruttori.
The Japan Maritime Self-Defense Force launched the 4th Raigei-class Taigei attack submarineyoutu.be
Questi motori sono compatibili con un nuovo sistema snorkel a fibre ottiche di maggiore efficienza, forniscono una migliore generazione di energia elettrica e riduzione dell’impronta sonar, e incorporano tecnologia basata su fibre ottiche. Non è ancora chiaro se tali motori saranno impiegati su tutte le unità della classe Taigei, che attualmente dispone di 6.000 cavalli per una velocità massima sott'acqua di 20 nodi (37 kmh). La parte elettrificata della motorizzazione è alimentata da batterie agli ioni di litio al posto di quelle al piombo, come le ultime due unità di classe Soryu, ovvero la Oryu (SS-511) e Toryu (SS-512). Il fornitore in questo caso è GS Yuasa, uno sviluppatore e produttore di batterie con sede a Kyoto che mantiene così il primato di essere stato l’unico ad aver installato batterie agli ioni di litio nei sommergibili.
Si prevede che il Giappone su questo fronte sia seguito dalla Corea del Sud sui Kss-III Dosan Ahn Chang-ho.
Intanto, la Difesa giapponese rende noto che il Raigei, la cui costruzione è costata circa 70,2 miliardi di yen (pari a 470 milioni di dollari), entrerà in servizio non prima del marzo 2025.
Il nuovo sottomarino ha un equipaggio di circa 70 persone, una lunghezza di 84 metri, una larghezza di 9,1 e un pescaggio di 10,4 metri. È, quindi, solo leggermente più grande dei precedenti sommergibili della classe Soryu, che hanno un dislocamento standard di 2.950 tonnellate. Tra le caratteristiche, per la prima a volta a bordo sono stati previsti scompartimenti per sole donne e uno spazio abitativo comune per un massimo di sei marinai femmine.
Quanto ad armamento, la classe Taigei utilizza lo stesso sistema di contromisure anti-siluro incorporate nelle ultime quattro imbarcazioni della classe Soryu e si prevede che utilizzerà il siluro più recente del Giappone, il Type 18, che presenterà miglioramenti nella propulsione, nel rilevamento dei bersagli e nell’elaborazione dati. Raigei è anche in grado di schierare il missile antinave americano Ugm-84L Harpoon Block II che ha una portata di 248 km, sufficiente per fornire al Giappone una capacità di “contrattacco” contro unità cinesi, nordcoreane e russe.