La verità sul Governo Conte-Bis
I problemi del nuovo esecutivo, i retroscena che hanno portato alla sua nascita
Come previsto ad annunciato il Governo Conte-Bis è pronto a partire. Si tratta dell'ennesimo ribaltone alla faccia degli italiani ma è tutto "legale" perché siamo in una Repubblica Parlamentare, come ci hanno spiegato in tutte le salse. Perchè la gente arriva fino ad un certo punto, poi la parola passa alla politica con tutti i suoi giochini e giochetti. Dove il Pd, da sempre, sguazza dato che ormai non le contiamo nemmeno più le volte in cui è riuscito ad arrivare al Governo da sconfitto alle elezioni. Tanto basta un "piuttosto che Berlusconi" o un "piuttosto che Salvini" oppure il sempre buono "piuttosto che la destra" ed il gioco è fatto.
Da sottolineare il fatto che l'unica cosa che oggi spaventa i creatori dell'inciucio guarda caso è la consultazione popolare, cioè il voto sulla Piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle che deve dire si o no all'accordo. Il si, in una maniera o nell'altra (ad ogni votazione il Pd ha gridato all'inaffidabilità del voto che sarebbe gestito a piacimento da Casaleggio) arriverà ma da quel momento la festa per aver salvato la poltrona, evitato il voto, cacciato Salvini, finirà e comincerà la vita vera e con questa i problemi.
Perchè un Governo, anche quello fatto dalla peggiore coalizione di sempre visto l'odio reciproco, alla fine deve "fare".
Non vediamo l'ora di vedere cosa succederà quando la prima Ong arriverà a Lampedusa. Dare il via libera agli sbarchi significherà trovarci davanti alle nostre coste una nave dopo l'altra per la gioia degli scafisti e della Lega che si porterà a casa un paio di punti percentuali nei sondaggi (dove il crollo post crisi di governo è già finito).
Restiamo al Viminale. Il secondo problema sono i Decreti Sicurezza. Il Pd ne ha chiesto come condizione indiscutibile e come prima cosa da fare la loro cancellazione. Che farà Di Maio? Che faraà Conte? Rinnegheranno quello per cui hanno votato a favore un mese fa (con tutto quello che ne consegue n termini di credibilità)?
C'è poi la manovra ed un bivio: il Reddito di Cittadinanza. Un rospo che qualcuno per forza deve ingoiare. Il M5S non si può permettere una rinuncia simile, il Pd non può dire si ad una cosa che ha da sempre contestato con violenza. Anzi, si può anche rinnegare se stessi (e questo esecutivo ne è la riprova) ma l'elettorato non lo accetterebbe e le divisioni interne molto evidenti in queste ore, potrebbero anche esplodere. Quindi, chi berrà l'amaro calice?
Potremmo proseguire con il Tap, Quota 100, ed altri temi su cui i due alleati sono divisi come laziali e romanisti. Quindi il tema è fino a che punto riusciranno ad andare contro i propri principi pur di restare al Governo. L'obiettivo vero è il 2021 quando comincerà il semestre bianco di Mattarella a fine mandato e l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica (lo ha detto la Boschi).
Di sicuro, vada come vada, da ieri il Movimento 5 Stelle ha perso la maggior parte dei suoi valori fondamentali, li ricordate? Il Vaffa, la scatoletta di tonno, la ribellione, il rovesciamento del palazzo e la fine dei giochi della politica. Nella storia della Repubblica mai si era visto in Presidente del Consiglio restare al suo posto cambiando magioranza in due settimane. Un grillino c'è riuscito. Complimenti. E la base sui social ribolle...
Da più parti si leggono le pagelle di questa crisi. Facile. C'è un uomo solo al comando: Matteo Renzi che ha creato questa alleanza, si è ripreso il partito, ha le chiavi del Governo e forse quando sarà il momento lo farà cadere creando, finalmente, un partito tutto suo. Tutti gli altri hanno perso.
L'errore di Salvini, che stando ad alcune voci mai smentite, prima di far partire la crisi avrebbe chiesto a Zingaretti se fosse stato anche lui per il voto anticipato ricevendo un si, deciso, in risposta, è stato proprio sottovalutare il fiorentino.
La palla ora è nelle mani del Governo del "piuttosto che". All'Italia servirebbe molto, ma molto di più