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(Ansa)
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Hamilton vince in Cina e scrive la storia della Ferrari

Successo nella Sprint Race del britannico, ma anche le ombre di una qualifica in cui la Rossa è rimasta dietro alla McLaren (e non solo)

Lewis Hamilton scrive la storia della Ferrari, vince la Sprint Race del Gran Premio della Cina e regala un sabato da sogno ai tifosi ferraristi. Non è tutto luccicante, però, quello che arriva da Shanghai nel primo sabato con corsa breve della stagione perché dopo il gradino più alto del podio è arrivato il risultato delle prove ufficiali che ha parzialmente gelato la Rossa. Luci ed ombre, anche se la bella notizia è che rispetto all'esordio a Melbourne la Ferrari si è accesa, per usare le parole di Hamilton, cancellando l'impressione di mancanza di competitività con cui era ripartita dall'Australia.

Ora manca la prova definitiva nel gran premio in cui lo stesso Hamilton (5° in griglia) e Leclerc (6°) dovranno correre diversamente da quanto accaduto al britannico nella sprint, in una corsa in cui molto dipende dalla gestione dei pneumatici e dove essere davanti ad aria aperta o costretto a stare dietro può fare tutta la differenza del mondo.

Ha ragione Leclerc, in difficoltà rispetto al compagno di scuderia nelle prime due delle tre giornate del fine settimana, quando ha spiegato che rispetto al venerdì gli altri sono cresciuti e la Ferrari non ha migliorato. Colpa delle condizioni meteo, forse, o della diversa pressione delle gomme imposta dalla Pirelli. In ogni caso il segno che l'errore più grande da commettere sarebbe proiettare il dominio di Hamilton nella gara rapida a tutto il resto.

La verità è che la McLaren rimane più veloce di tutte e al suo interno c'è il giovane che scalpita (Piastri, secondo in gara e pole man per la prima volta nella sua carriera) e il pilota di riferimento che dissemina errori e sbavature un po' ovunque. E che alle spalle della McLaren ci sia un pacchetto di macchine in cui i dettagli fanno la differenza e in questo pacchetto è compresa la Ferrari.

Quanto visto nella Sprint Race, però, non può essere dimenticato in fretta. Hamilton ha dominato, respingendo il timido tentativo di Verstappen subito dopo il via e prendendo il largo fino al vantaggio di 7 secondi con cui ha chiuso davanti a Piastri e al campione del mondo. E' stato perfetto nella gestione dei pneumatici, ha superato il momento di difficoltà per il deterioramento di quelli anteriori e poi fatto la differenza nel momento in cui sono stati gli avversari a fare i conti con lo stesso problema.

Nel gran premio non sarà così, non in partenza.

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Giovanni Capuano