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Il centrodestra di Silvio Berlusconi

Al Corriere della Sera il leader di FI ribadisce quanto dichiarato a Panorama in maggio: sarà lui la guida della coalizione moderata e liberale

In una lunga intervista rilasciata a Francesco Verderami del Corriere della Sera, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi fa il punto sulla situazione politica dell'Italia e del centrodestra in particolare, a una settimana dall'esito dei ballottaggi per le elezioni amministrative che hanno decretato una netta sconfitta del Pd e del M5S a vantaggio della coalizione FI-Lega-FdI.

Cosa ha detto Berlusconi

Berlusconi, ribadisce con convinzione quanto aveva dichiarato già a Panorama nell'intervista con il direttore Giorgio Mulè dei primi di maggio.

- LEGGI QUI L'INTERVISTA RILASCIATA A PANORAMA

Sottolinea la sua intenzione di restare in prima linea in politica e, in particolar modo, alle prossime elezioni (qualsiasi saranno le decisioni della corte di Strasburgo), la sua voglia di unire il centrodestra moderato, liberale, europeista, di risollevare l'Italia "affaticata" e si dice convinto della necessità di una proposta politica "credibile" che dia risposta anche a tutti gli elettori che hanno scelto in questi ultimi anni di votare per il M5S (il cui successo rappresenta "il fallimento della politica") rendendo tripolare il sistema partitico italiano, e che per questo vanno rispettati in quanto "esprimono un disagio, una rabbia, una delusione nei confronti della politica".

Il programma politico

Il ruolo del leader di Forza Italia sarà dunque ancora centrale fino a quando non si andrà a votare (a scadenza naturale della legislatura, dice). Tanto che sta scrivendo il programma di suo pugno, "un albero delle libertà, le cui radici sono i nostri valori cristiani e i nostri principi liberali, i rami rappresentano i diversi problemi del Paese e i frutti sono le nostre proposte per superarli e far ripartire l'Italia". E cita due suoi grandi cavalli di battaglia: la Flat Tax sui redditi con una quota esente per i primi 12 mila euro e il "reddito di dignità" per assicurare un reddito minimo ai più poveri in una riforma omplessiva del welfare. 


La riforma elettorale

Idee chiare, anzi chiarissime, anche sul prossimo sistema elettorale di cui si dovrà discutere a settembre: "I sistemi elettorali servono per garantire le decisioni degli elettori non per coartare la loro libertà costringendoli a scelte che non vogliono fare" dice Berlusconi. Dunque avanti al proporzionale sul modello del sistema tedesco "su cui tutti i principali partiti fino a 15 giorni fa erano daccordo e ora qualcuno deve spiegarmi cos'è cambiato".

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Redazione